ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02039

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 170 del 07/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 07/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 08/05/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 07/05/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/05/2019

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 08/05/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02039
presentato da
RIZZETTO Walter
testo presentato
Martedì 7 maggio 2019
modificato
Mercoledì 8 maggio 2019, seduta n. 171

   RIZZETTO, DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il 2 maggio 2019, si è appreso da un'inchiesta giornalistica del noto programma televisivo «Le Iene» che dalle risorse destinate agli assegni familiari Inps sarebbero stati sottratti 6 miliardi di euro. Nello specifico, risulta che l'Inps avrebbe distribuito alle famiglie un miliardo di euro in meno all'anno, negli ultimi 6 anni;

   sicché, un miliardo l'anno non è stato versato a bilancio per le famiglie, ma spostato su altre voci di spesa dell'istituto;

   interpellato sulla questione l'ex presidente dell'Inps, Tito Boeri, ha affermato che la gestione degli assegni ai nuclei familiari è sempre stata in attivo dal 1978 e, cioè, da quando per legge la concessione degli assegni è stata vincolata al livello di reddito familiare. Ciò, secondo Boeri, avrebbe ridotto le erogazioni, ma non i contributi. Inoltre, ha aggiunto: «il surplus, di circa un miliardo l'anno, è aumentato per il calo demografico. Ma poi non è riallocato arbitrariamente dall'Inps: finisce nel suo bilancio e, in base alle leggi; a seconda dei governi in carica, va ad alimentare gestioni in passivo o altre prestazioni sociali molte delle quali indirizzate alle famiglie»;

   sul caso è intervenuto anche Mario Sberna, presidente dell'Associazione famiglie numerose, che denuncia che l'ammanco annuo di un miliardo di euro ha inevitabilmente determinato un taglio degli assegni familiari: per una famiglia con cinque figli, ad esempio, sono venute meno 1.200 euro in un anno, per una con tre figli la perdita annua è invece di 600 euro. Pertanto, se si considerano i sei anni dal 2012 al 2017, una famiglia numerosa si è vista sottrarre in media circa 7.000 euro;

   ed ancora, Sberna riferisce che aveva rivolto un'interrogazione su questo tema all'allora Ministro del lavoro, Giuliano Poletti; tuttavia, non c'è stato nessun riscontro utile, anzi, sembra che, successivamente, il bilancio dell'Inps sia diventato ancora meno trasparente, poiché i dati sono presentati in maniera aggregata e, dunque, sono meno comprensibili;

   sull'ammanco sono state rivolte delle domande anche all'attuale presidente Inps, Pasquale Tridico, che si è limitato a riferire che avrebbe fatto luce sulla vicenda –:

   quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato sui fatti esposti in premessa e se e quali iniziative intenda adottare per chiarire, urgentemente, se sia vero che gli assegni familiari siano stati decurtati negli ultimi sei anni, come esposto in premessa, e, in caso affermativo, quale destinazione sia stata data alle risorse in questione;

   se e quali iniziative intenda porre in essere per rendere il bilancio dell'Inps più trasparente, in modo che sia comprensibile la specifica destinazione delle risorse finanziarie dell'Istituto.
(5-02039)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

famiglia numerosa

bilancio

prestazione sociale