ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02035

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 170 del 07/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: NOVELLI ROBERTO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 07/05/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 07/05/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/05/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02035
presentato da
NOVELLI Roberto
testo di
Martedì 7 maggio 2019, seduta n. 170

   NOVELLI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il diritto alla libera circolazione dei prodotti originari degli Stati membri e dei prodotti provenienti da Paesi terzi che si trovano in libera pratica negli Stati membri, sancito dall'articolo 28 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea è uno dei principi fondamentali dell'Unione stessa;

   il principio della libera circolazione delle merci comprende anche i farmaci, la cui libera vendita nel mercato unico dell'Unione europea non è oggetto di limitazioni normative e prende il nome di «parallel trade»;

   l'importazione parallela di un medicinale costituisce quindi in Europa una legittima forma di scambio;

   il «parallel trade» consiste nel trasferimento commerciale di prodotti dagli Stati in cui i prezzi dei farmaci sono inferiori verso quelli in cui sono più elevati, trasferimento messo in opera da parte d'intermediari specifici, gli «importatori paralleli», diversi dai produttori titolari o licenziatari della proprietà intellettuale;

   all'interno dell'Unione europea, alcuni Governi incentivano la pratica dell'importazione parallela dei farmaci al fine di ridurre la spesa farmaceutica;

   l'importazione parallela dei farmaci, consentendo l'acquisto di medicinali a prezzi inferiori, rappresenta in potenza un vantaggio per i compratori pubblici e privati e un rischio per le industrie, che vedono calare i propri profitti, nonché per i consumatori che vedono aumentare i problemi legati alla sicurezza della merce e alla qualità per il riconfezionamento della stessa;

   a livello europeo, l'Italia è annoverata tra i Paesi esportatori di farmaci, dati i prezzi dei medicinali, mediamente più bassi;

   anche se una quantificazione risulta difficile, alcune stime indicano l'Italia come il Paese di provenienza di un terzo dei medicinali destinati al «parallel trade»;

   nel 2018 la Commissione europea ha chiuso le procedure di infrazione precedentemente avviate contro Polonia, Romania e Slovacchia che hanno messo in atto politiche volte a limitare il commercio parallelo di medicinali;

   secondo la Commissione, la carenza e la fornitura inadeguata di farmaci sono «un problema serio e in crescita che si è verificato negli ultimi anni in diversi Stati membri e può incidere gravemente sul trattamento dei pazienti» e, sottolinea la stessa Commissione, «il commercio parallelo può essere una delle ragioni della carenza di un certo numero di medicinali»;

   la Commissione ha quindi autorizzato gli Stati membri a introdurre normative che limitino l'esportazione di farmaci, normative che però devono essere giustificate e proporzionate;

   con una circolare del 18 giugno 2014, il Ministero della salute ha richiamato tutti gli operatori della filiera del farmaco e le autorità territoriali alla puntuale e corretta osservanza di quanto disposto in materia dal decreto legislativo n. 17 del 2014 per contrastare il fenomeno dell'indisponibilità territoriale di determinati medicinali presso le farmacie;

   nella citata circolare viene ribadito che non possono essere sottratti alla distribuzione e alla vendita per il territorio nazionale, praticando esportazione parallela, i medicinali per i quali sono stati adottati specifici provvedimenti al fine di prevenire o limitare stati di carenza o indisponibilità anche temporanea sul mercato;

   la temporanea irreperibilità sul mercato nazionale di medicinali indispensabili per la cura di determinate patologie viene monitorata dall'Aifa;

   l'Aifa aggiorna e pubblica sul portale istituzionale una lista dei farmaci temporaneamente carenti e si è fatta promotrice di un protocollo sulle carenze, firmato nel settembre 2016 dalla filiera farmaceutica;

   a dispetto delle vigenti normative italiane e delle azioni messe in campo dall'Aifa, alcuni medicinali continuano ad essere difficilmente reperibili e la scarsa reperibilità è probabilmente da collegare al fenomeno del «parallel trade» –:

   se il Governo sia a conoscenza delle ricadute del «parallel trade» in merito alla disponibilità di farmaci sul territorio italiano e se non sia intenzionato ad adottare le iniziative di competenza in modo da garantire tale disponibilità.
(5-02035)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto farmaceutico

libera circolazione delle merci

importazione comunitaria