ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02021

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 169 del 02/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: MOR MATTIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/05/2019


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 02/05/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/05/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02021
presentato da
MOR Mattia
testo di
Giovedì 2 maggio 2019, seduta n. 169

   MOR. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   nel corso della precedente legislatura, con la legge di bilancio 2017 (legge n. 232 del 2016), sono state introdotte agevolazioni fiscali volte a incoraggiare gli investimenti a lungo termine nelle imprese attraverso investimenti qualificati e piani di risparmio a lungo termine (Pir), che hanno generato effetti fortemente positivi sull'economia nazionale con risultati ben oltre le aspettative e ampie prospettive di crescita;

   lo strumento dei Pir rappresenta per l'Italia una straordinaria opportunità per sostenere una politica industriale volta a rafforzare la patrimonializzazione delle imprese, e tra queste in particolare quelle di medio-piccole dimensioni, e corrisponde a un caso di assoluto successo, tanto da aver raggiunto quota 11 miliardi di euro di raccolta nel solo anno 2017, trend positivo poi confermato anche nel 2018;

   con la legge di bilancio 2019 il Governo in carica ha modificato la disciplina dei Pir, introducendo – commi da 211 a 214 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145 – due vincoli: è stato previsto che il Pir debba investire una quota pari ad almeno il 3,5 per cento del totale in strumenti finanziari ammessi alle negoziazioni sui sistemi multilaterali di negoziazione, ed emessi da piccole e medie imprese, e un altro 3,5 per cento in quote o azioni di fondi per il venture capital;

   il comma 215 del richiamato articolo 1 ha rinviato a un decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio 2019, l'indicazione delle modalità e dei criteri per l'attuazione delle modifiche introdotte;

   durante questi primi quattro mesi del 2019 se, da un lato, alcune versioni preliminari diffuse del cosiddetto «decreto crescita» contenevano ipotesi di revisione della disciplina da poco innovata, dall'altro il Ministero dello sviluppo economico, con un comunicato stampa del 15 gennaio 2019, prometteva la piena operatività entro febbraio dei nuovi Pir attraverso l'emanazione tempestiva del decreto attuativo;

   ad oggi, decorso il termine previsto dalla legge di bilancio 2019, il decreto attuativo per individuare criteri e modalità per l'attuazione delle nuove disposizioni che si applicano ai Pir costituiti dal 1° gennaio 2019 non risulta ancora emanato;

   l'emissione dei Pir ha subito nei primi mesi del 2019 una netta battuta di arresto come emerso dalle evidenze riportate da numerose fonti stampa e, dal momento che la chiarezza normativa e la certezza dei tempi di attuazione sono due fattori essenziali per gli operatori finanziari, i continui rinvii da parte del Governo nell'emanazione delle disposizioni attuative costituirebbero la causa primaria dell'indecisione degli investitori –:

   in quali tempi sia prevista l'emanazione del decreto di cui al comma 215 dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145, che definisce le modalità e i criteri per l'attuazione delle modifiche alla disciplina sui Pir in vigore dal 1° gennaio 2019.
(5-02021)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

piccole e medie imprese

economia nazionale

politica industriale