Legislatura: 18Seduta di annuncio: 168 del 30/04/2019
Primo firmatario: NITTI MICHELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/04/2019
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 30/04/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 28/11/2019 Resoconto BONACCORSI LORENZA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO) REPLICA 28/11/2019 Resoconto NITTI MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/04/2019
DISCUSSIONE IL 28/11/2019
SVOLTO IL 28/11/2019
CONCLUSO IL 28/11/2019
NITTI. — Al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:
il «Cristo crocifisso» è un dipinto a olio su tavola in cui sono rappresentati a sinistra la Vergine e San Giovanni, e inginocchiato a destra il committente del quadro, quasi certamente appartenente alla famiglia aristocratica e papalina Orsini;
il dipinto di circa due metri per un metro e cinquanta, opera con ogni probabilità di Antoniazzo Romano o di pittori della sua scuola, risulta databile alla fine del Quattrocento. Oggetto di devozione della popolazione romana dei rioni Regola e Parione, consentiva ai condannati alla pena capitale da parte del tribunale della continua Curia Savella di dire le ultime preghiere prima di essere messi a morte al ponte di Castel Sant'Angelo;
secondo la ricostruzione del Corriere della Sera a firma Fabrizio Peronaci del 23 febbraio 2016 dal titolo «Campo de’ Fiori, sparito olio del ‘400. Piazzette requisite, scatta l'indagine – Un Cristo crocifisso, oggetto di devozione popolare, portato via dall'altarino di via dei Cappellari. Fu restaurato a spese del Comune. Una pista porta al Collegio Inglese», il dipinto si trovava su un altarino nel vicolo chiuso da un cancello in via dei Cappellari in pieno centro a Roma, tra i civici 30 e 35;
dal medesimo articolo risulta come il quadro sia rimasto fino al 2008 nella rientranza tra i civici 30 e 35 (utilizzata anche come garage), salvo poi sparire quando la medesima rientranza situata nella piazzetta fu chiusa e l'edificio fu ristrutturato per essere affittato;
il professor Mario Valente (Comitato Nazionale per le Celebrazioni di Pietro Metastasio) acquisì informazioni circa il luogo in cui si trovava l'affresco e precisamente in un locale del Collegio Inglese, e seppe che ne sarebbe stata riposizionata una copia – stante la pregevolezza dell'opera d'arte – nella storica cappelletta su strada di via dei Cappellari, nonché che il suddetto Collegio avrebbe provveduto al restauro del dipinto;
nel febbraio 2016, la trasmissione televisiva Le Iene aveva denunciato in un servizio a firma di Dino Giarrusso come il cortile della piazzetta all'interno dell'enclave di via dei Cappellari, pur risultando al catasto un bene comune non censibile, fosse stato sottratto alla visibilità pubblica dall'apposizione di un cancello da parte del Collegio Inglese –:
quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato, per quanto di competenza, al fine di accertare dove si trovi l'opera d'arte, favorendone poi il rientro in possesso da parte del comune di Roma;
se non ritenga opportuno verificare a quale titolo e con quale autorizzazione il Collegio inglese abbia asportato il dipinto, sottraendolo al patrimonio pubblico dell'Italia e del comune di Roma.
(5-02012)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):opera d'arte
pittura
pena di morte