ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01995

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 166 del 18/04/2019
Firmatari
Primo firmatario: TRIZZINO GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/04/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 18/04/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/04/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01995
presentato da
TRIZZINO Giorgio
testo di
Giovedì 18 aprile 2019, seduta n. 166

   TRIZZINO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   le maggiori testate nazionali, nei giorni del 12 e 13 aprile 2019 hanno riportato la triste vicenda che ha coinvolto la signora A.L., vittima di una diagnosi sbagliata;

   nel 2014 dopo l'asportazione di un polipo apparentemente benigno, presso l'ospedale di Terni, l'esame istologico rivelava che lo stesso era di un quarto grado infiltrante (gravissimo) e che aveva compromesso la vescica. Confermato l'esito istologico anche presso l'ospedale Regina Elena di Roma, oltre alla vescica, venivano asportati utero e ovaie, ma l'esame istologico degli organi dava esito completamente negativo. La paziente, ritrovatasi non solo senza i propri organi e con una vescica artificiale, inizia ad affrontare una serie di infezioni che coinvolgeranno il suo corpo;

   a maggio 2017 a seguito di un ricovero di urgenza per fortissimi dolori addominali, le viene diagnosticato un tumore al peritoneo, ma l'esame istologico in laparoscopia dà esito negativo. Ad ottobre dello stesso anno la signora L. viene nuovamente ricoverata per setticemia, restando in coma 80 giorni. Iniziata la necrosi agli arti viene trasportata, in ritardo, al centro grandi ustionati di Cesena, dove le vengono asportati tutti e quattro gli arti;

   si tratta di un vero calvario che ha portato la stessa, mamma di due figli di 9 e 13 anni, ad intraprendere presso la clinica di Budrio delle cure molto costose e che senza aiuti sarebbe costretta a sospendere;

   oggi la signora L. ha ripreso a camminare con l'utilizzo di alcune protesi, ma per una vita più «normale» la stessa ha lanciato un appello rivolto anche alle istituzioni per poter accedere a protesi superiori di ultima generazione che le permetterebbero di utilizzare le mani artificiali, protesi che l'Asl non fornisce e che ad oggi risultano inaccessibili, visti i costi esorbitanti di circa 90.000 euro –:

   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno avviare con urgenza ogni iniziativa di competenza per fare luce sulla vicenda in questione e se non intenda intraprendere iniziative volte a considerare le protesi di nuova generazione come ausili fondamentali per supplire alle funzioni compromesse dei pazienti o migliorarle.
(5-01995)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

cancro