ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01971

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 165 del 17/04/2019
Firmatari
Primo firmatario: ROTTA ALESSIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/04/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 17/04/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/04/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01971
presentato da
ROTTA Alessia
testo di
Mercoledì 17 aprile 2019, seduta n. 165

   ROTTA. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   il nono rapporto del piano di sorveglianza sanitario sulla popolazione esposta all'inquinamento da sostanze perfluoro alchiliche (Pfas), che la regione Veneto, tramite le Ulss, ha previsto per gli abitanti delle aree inquinate, rileva che il 65 per cento delle persone controllate ha valori elevati di perfluoroalchilici nel sangue e dovrà passare a un test medico di secondo livello;

   sono state 47.213 le persone invitate a partecipare allo screening, con un'adesione alla chiamata di circa il 60 per cento. Gli esiti degli esami effettuati disponibili sono 25.288. I valori elevati di Pfas nei 16.400 cittadini si sono affiancati ad alterazioni della pressione arteriosa o degli esami bioumorali. In particolare, nei controlli per i ragazzi-adulti sono stati riscontrati valori elevati per due tipi di colesterolo e per l'Egfr (stima la funzionalità dei reni), mentre sui 272 «soggetti in età pediatrica» sono stati accertati colesterolo alto e perdita di albumine;

   è anche in fase avanzata l'invito a partecipare a tale screening rivolto ai ragazzi nati nel 2003 (già convocato il 45,7 per cento di loro) e di quelli in età pediatrica nati nel 2008 (83 per cento di convocazioni già effettuate) e nel 2009 (30 per cento);

   il rapporto certifica che vi sono concentrazioni di Pfas anche nei bambini, in particolare si rileva la presenza di tre componenti, Pfoa, Pfos e Pfhxs, che stanno producendo interferenze con le funzioni metaboliche;

   il rapporto, inoltre, specifica che le concentrazioni nel siero dei soggetti in età pediatrica sono «inferiori a quelle della tabella degli adulti»; tuttavia, il numero di bimbi analizzati è finora molto più basso della media e la durata della residenza nell'area rossa è mediamente inferiore;

   il territorio interessato è suddiviso in area rossa A e area rossa B, a seconda dell'intensità dell'inquinamento rilevato. L'Area rossa A comprende i comuni serviti da acquedotti inquinati prima dell'applicazione dei filtri e localizzati sopra il plume di contaminazione della falda sotterranea. L'area rossa B comprende i comuni serviti da acquedotti inquinati prima dell'applicazione dei filtri, ma esterni al plume di contaminazione della falda sotterranea;

   nel rapporto si conferma, come già osservato nelle precedenti rilevazioni, che sono quattro i composti rinvenuti in più del 50 per cento della popolazione monitorata: si tratta di Pfoa, Pfos, Pfhxs e Pfna. Le concentrazioni nel siero risultano aumentare con il passare del tempo trascorso nell'area identificata. Tra gli adolescenti e gli adulti, si osservano concentrazioni sieriche di Pfoa, Pfos e Pfhxs significativamente più elevate nei maschi rispetto alle femmine, e nei residenti dell'area rossa A rispetto a quelli dell'area rossa B. Tali differenze, per il momento, non sono state invece riscontrate nella popolazione pediatrica, ma poiché il numero di soggetti con referti di laboratorio già completi è ancora relativo (272) sarà necessario rivalutare la questione quando la numerosità del campione sarà più consistente;

   si tratta di una vicenda che desta grandissima preoccupazione e che sta diventando una vera e propria emergenza clinica, certificata dalle autorità;

   ed è in base a queste evidenze che molte madri, con una lettera, hanno chiesto alla Ministra della salute che nelle mense scolastiche delle zone contaminate venga usata esclusivamente acqua in bottiglia, anche per cucinare –:

   se il Governo non ritenga di dover assumere iniziative per quanto di competenza, per fare sì che nelle mense scolastiche delle zone contaminate venga usata esclusivamente acqua in bottiglia.
(5-01971)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

controllo sanitario

inquinamento dei corsi d'acqua

zona inquinata