ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01956

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 164 del 16/04/2019
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 16/04/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 16/04/2019
Stato iter:
17/04/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/04/2019
Resoconto MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 17/04/2019
Resoconto MICILLO SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 17/04/2019
Resoconto MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/04/2019

SVOLTO IL 17/04/2019

CONCLUSO IL 17/04/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01956
presentato da
MURONI Rossella
testo di
Martedì 16 aprile 2019, seduta n. 164

   MURONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   se il Governo intendesse aumentare gli incentivi alle rinnovabili e all'efficientamento energetico basterebbe procedere al taglio dei sussidi diretti e indiretti ai combustibili fossili, che nel 2016 sono stati pari a circa 14 miliardi di euro, ma finora non l'ha fatto;

   secondo Legambiente, oltre 14,3 miliardi di euro all'anno di sussidi alle fonti fossili sono eliminabili in parte subito e del tutto entro il 2025, mentre 4,5 miliardi di euro possono essere rimodulati, nello stesso settore o in altri, in modo da sostenere l'innovazione e ridurre le emissioni;

   tali sussidi sono riportati all'interno del catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli. Il catalogo è stilato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e definisce un perimetro fiscale ampio individuando 57 forme di sussidio dannoso per l'ambiente, e 46 forme di sussidio favorevole all'ambiente per un valore di 15,7 miliardi di euro;

   i sussidi incerti, che richiedono ulteriori valutazioni, in quanto presentano impatti ambientali sia positivi che negativi sono risultati 27, per un valore complessivo di 5,8 miliardi di euro, mentre è stata individuata una sola misura neutrale, per un importo di 3,5 miliardi di euro;

   in buona sostanza questo significa che ancora oggi lo Stato finanzia le attività inquinanti più di quanto non faccia con quelle «pulite»;

   il bacino di sussidi finora vagliato è incompleto – complessivamente abbraccia circa il 2,5 per cento del prodotto interno lordo italiano – e non tiene conto delle novità fiscali man mano introdotte nel nostro ordinamento. Vi sono, ad esempio, voci di sussidio ambientalmente rilevanti identificate, al momento non quantificate; intere aree di sussidi rimangono, inoltre, ancora tutte da identificare, valutare e quantificare, come nel caso delle leggi di spesa comunitarie, nazionali e regionali;

   il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare deve predisporre l'aggiornamento del catalogo entro il 30 giugno di ogni anno. Tuttavia, dopo la versione del maggio 2017 il Governo in carica non ne ha redatto nessun altro;

   non si tratta di una mancanza da poco. Al contrario, conoscere i dati aggiornati consentirebbe finalmente, se ci fosse la volontà politica, di sopprimere i sussidi ambientalmente dannosi in modo da lavorare in favore di un sistema orientato allo sviluppo sostenibile –:

   quali siano i motivi del ritardo nella definizione dell'aggiornamento del catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e nella loro cancellazione e quando sia prevista la pubblicazione dell'aggiornamento del catalogo medesimo.
(5-01956)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sostegno economico

catalogo

innovazione