Legislatura: 18Seduta di annuncio: 150 del 27/03/2019
Primo firmatario: FORMENTINI PAOLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 27/03/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CAPITANIO MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER 27/03/2019
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 27/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 28/03/2019 Resoconto CAPITANIO MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER RISPOSTA GOVERNO 28/03/2019 Resoconto DEL RE EMANUELA CLAUDIA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI) REPLICA 28/03/2019 Resoconto CAPITANIO MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER
DISCUSSIONE IL 28/03/2019
SVOLTO IL 28/03/2019
CONCLUSO IL 28/03/2019
FORMENTINI e CAPITANIO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
nell'ultima Relazione che la Commissione adozioni internazionali (Cai) ha pubblicato si afferma che l'Etiopia è il «terzo Paese di origine al mondo» dei minori adottati passando dai 1.539 minori adottati nel 2004 «a un picco di 4.553 minori adottati nel 2009, per concludere con 1.086 minori adottati del 2014»;
secondo la Cai, nel 2013 l'Etiopia era per l'Italia il secondo Paese di provenienza dei minori adottati, con 293 bambini (il 10,4 per cento); nel 2014 sono stati 103 e nel 2015 sono scesi a 97, rimanendo l'ottavo Paese d'origine dei minori entrati in Italia per adozione;
i bambini adottati provenienti dall'Etiopia da coppie italiane nel 2017 sono stati solo 44, aventi un'età media di 3,2 anni (dati Cai);
da anni la situazione delle adozioni in Etiopia è estremamente complessa e le adozioni hanno un iter estremamente lungo, incerto e travagliato;
il 9 gennaio 2018 il Parlamento dell'Etiopia ha approvato la legge n. 1070 del 2018, pubblicata il 14 febbraio 2018, che mette al bando le adozioni internazionali;
in seguito all'approvazione di tale legge, risultavano circa 80 famiglie italiane instradate per un'adozione in Etiopia, delle quali poco meno di un terzo hanno ricevuto la segnalazione di un abbinamento; perciò, sono state bloccate le domande di adozione di circa una trentina di coppie italiane di cui era già stato avviato il procedimento di adozione –:
quali iniziative diplomatiche il Ministro interrogato abbia posto in essere per cercare una positiva soluzione a questa vicenda, nell'interesse primario dei minori abbandonati e delle famiglie italiane coinvolte.
(5-01778)
Il 9 gennaio 2018, il Parlamento dell'Etiopia ha approvato, a larga maggioranza, una riforma legislativa che ha sancito, di fatto, il blocco delle adozioni internazionali nel Paese. La riforma è stata collegata alle denunce di abusi perpetrati ai danni di minori etiopici adottati in passato (non da famiglie italiane) e motivata dalla volontà di favorire una politica nazionale di protezione dei minori ritenuta preferibile rispetto all'adozione da parte di coppie straniere. Quest'ultima, pertanto, pur non completamente esclusa dal nuovo ordinamento, è considerata sussidiaria non solo rispetto alle adozioni nazionali ma anche nei confronti dell'accoglienza in comunità e istituti etiopici.
L'Etiopia ha storicamente rappresentato per l'Italia uno dei principali Paesi di provenienza per le adozioni con 11 nostri enti accreditati al momento della chiusura.
La decisione ha colpito, fra gli altri, anche coppie italiane che avevano avviato da anni la procedura di adozione, alcune delle quali già abbinate ad un minore etiope e in attesa solo della pronuncia della sentenza definitiva di adozione.
La Commissione per le Adozioni Internazionali ha tempestivamente bloccato l'avvio di nuove adozioni e si è subito attivata, all'indomani dell'approvazione della legge, per porre in essere ogni azione a livello politico e diplomatico nell'interesse dei minori e delle famiglie italiane.
Ad aprile 2018 è stata invitata e ospitata dalla CAI a Roma una delegazione etiopica guidata dalla Vice Ministra del Competente Ministero per le Donne e i Minori.
Nell'occasione la Vice Ministra ha precisato di non essere in grado di prevedere se e quando le adozioni internazionali potranno riprendere in futuro. Ha assicurato altresì che le procedure già transitate presso l'Ambasciata d'Etiopia in Italia per la legalizzazione prima dell'approvazione della nuova legge, sarebbero state valutate attentamente per stabilire quali di esse sarebbe potuta giungere alla conclusione.
La CAI ha sollecitato reiteratamente con la controparte tecnica, il cui direttore era parte della delegazione che aveva accompagnato a Roma la Vice Ministra.
La questione è stata sollevata al massimo livello dal Presidente del Consiglio Conte con il Primo Ministro Abiy Ahmed l'11 ottobre scorso in occasione della sua visita a Addis Abeba.
Delle circa 100 procedure pendenti di coppie italiane a gennaio del 2018 solo 50 sono state ammesse a chiudere la procedura, in quanto già con abbinamento avvenuto. Ad oggi rimangono effettivamente in attesa 32 coppie instradate, (dossier inviato ai referenti), ma non abbinate.
Il Ministero degli esteri e la CAI continuano a seguire con la massima attenzione la questione e ad esercitare pressioni sulle autorità etiopiche per la definizione delle pratiche pendenti.
Il punto continuerà ad essere inserito nelle agende degli appropriati incontri nel quadro della intensa attività bilaterale e la CAI continuerà a promuovere contatti mirati alla soluzione della problematica.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):minore eta' civile
bambino adottato
adozione internazionale