ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01764

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 150 del 27/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 27/03/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 27/03/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/03/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01764
presentato da
MURONI Rossella
testo di
Mercoledì 27 marzo 2019, seduta n. 150

   MURONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   nelle aree protette si portano avanti attività di difesa degli habitat e della biodiversità e, allo stesso tempo, si sperimentano strategie e modelli di sviluppo ecosostenibili che possono essere di grande utilità per il territorio, le comunità e il contrasto ai mutamenti climatici;

   per fare questo, tuttavia, i parchi nazionali devono essere nelle condizioni di svolgere con efficacia la loro funzione. Per molti di essi oggi non è così. Ad oggi tredici parchi nazionali su ventiquattro sono privi di presidente: Dolomiti Bellunesi, Cinque Terre, Foreste Casentinesi, Monti Sibillini, Maiella, Gargano, Alta Murgia, Aspromonte, Asinara e di Abruzzo Lazio e Molise, appena scaduto. Mentre sono commissariati i parchi dell'Appennino Lucano e della Sila, è privo di rappresentanza legale il parco nazionale del Circeo. Inoltre, sono privi di direttori legittimamente nominati e si affidano a dipendenti che ne svolgono le funzioni: Dolomiti Bellunesi, Foreste Casentinesi, Maiella, Abruzzo-Lazio-Molise, Gargano, Appennino Lucano, Sila, La Maddalena e Pantelleria; è di pochi giorni fa la notizia delle dimissioni dell'intero consiglio direttivo del Parco Dolomiti Bellunesi e delle dimissioni, dopo quelle del presidente, anche del vicepresidente delle Cinque Terre. È del tutto evidente che tutti e due gli enti di fatto sono inattivi;

   per questo motivo Federparchi, insieme a Club Alpino Italiano, Wwf, Italia nostra, Mountain wildernes Italia, Enpa, Pronatura, Legambiente, Lipu, Fai, Touring club e Mare vivo, si è rivolta al Ministro interrogato illustrando tale situazione e sollecitando un intervento urgente per dare una governance completa a quei parchi che da troppo tempo ne sono privi e che rischiano, nonostante l'impegno profuso, di vedere vanificati i loro sforzi per la difesa e la valorizzazione degli habitat naturali;

   alcuni parchi nazionali sono in questa situazione da anni e hanno visto succedersi anche quattro Ministri, ma sino ad oggi nulla è accaduto. Si è sorpresi che non ci sia stato nessun riscontro da parte del Ministro interrogato all'accorato appello firmato dalla Federparchi e dalle 11 più rappresentative associazioni ambientaliste italiane. Si sa che le nomine non dipendono solo dal Ministro interrogato perché è necessaria l'intesa con i presidenti delle regioni, ma ci si chiede come sia possibile che non si riesca a trovarla con nessuno dei 13 parchi coinvolti, come denunciato più volte dal presidente di Federparchi;

   si richiama un solo esempio, ma potrebbero essere tanti, per far capire l'urgenza di un intervento. Fra poco, con l'arrivo della primavera e dell'estate, aumenterà la presenza di turisti nelle aree protette. È un fatto molto positivo sia per diffondere al grande pubblico i valori della tutela ambientale, sia per contribuire allo sviluppo sostenibile dei territori. Nello stesso tempo, però, aumentano i rischi per l'ambiente, come ad esempio quello costituito dagli incendi boschivi, anche per l'attuale stato di siccità;

   i parchi, inoltre, con una governance forte e completa, possono dare il loro contributo anche alla sicurezza dei visitatori che si muovono in natura, pur non essendo questa una loro competenza diretta. Per questo servono, da una parte, norme chiare su compiti, funzioni e responsabilità, dall'altra una governance degli enti in grado di svolgere pienamente i suoi compiti, dal ruolo delle guide parco, alla gestione dei flussi crescenti di visitatori;

   le aree protette sono un bene comune di tutto il Paese e vanno salvaguardate e messe nelle condizioni di funzionare al meglio –:

   quali siano i motivi che hanno determinato questa gravissima paralisi nelle nomine dei presidenti e il commissariamento di numerosi altri parchi nazionali;

   quali iniziative intenda assumere e in quali tempi per risolvere questa situazione che di fatto blocca l'attività degli enti parco.
(5-01764)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

parco nazionale

zona protetta