ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01753

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 149 del 26/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: GEBHARD RENATE
Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Data firma: 26/03/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TOCCAFONDI GABRIELE MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA 26/03/2019


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 26/03/2019
Stato iter:
27/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/03/2019
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA
 
RISPOSTA GOVERNO 27/03/2019
Resoconto CANDIANI STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 27/03/2019
Resoconto TOCCAFONDI GABRIELE MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/03/2019

SVOLTO IL 27/03/2019

CONCLUSO IL 27/03/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01753
presentato da
GEBHARD Renate
testo di
Martedì 26 marzo 2019, seduta n. 149

   GEBHARD e TOCCAFONDI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   la legge n. 3 del 2019 (cosiddetta, «spazzacorrotti») ha ampliato l'ambito di applicazione della normativa previgente in materia di obblighi a carico di fondazioni, associazioni e comitati, equiparando le stesse ai partiti e movimenti politici qualora gli organi direttivi siano composti, in tutto o in parte, da membri di organi di partiti o movimenti politici, ovvero persone che siano o siano state, nei dieci anni precedenti, membri del Parlamento nazionale o europeo o di assemblee elettive regionali o locali;

   tale modifica comporta una serie di conseguenze molto serie e gravi;

   in primis essa determina l'equiparazione ai partiti politici di realtà le cui finalità sono spesso di utilità sociale e non lucrative, comportando l'obbligo per gli stessi di adempiere integralmente alla normativa sul finanziamento dei partiti, la quale prevede, in caso di inadempienze, non solo provvedimenti di natura amministrativa (multe) ma anche penali (carcere per gli amministratori);

   la platea dei soggetti viene ulteriormente estesa ai comitati (non, peraltro, alle società a responsabilità limitata, come la Casaleggio Associati);

   sono innumerevoli gli enti benefici, le associazioni sportive, culturali e sociali che mantengono letteralmente in piedi il nostro Paese; sono molti, specie nei piccoli centri, quelli nei cui consigli direttivi è coinvolto qualcuno che nei dieci anni precedenti è stato impegnato nelle istituzioni. Questi enti si troverebbero di punto in bianco non solo a dover rispettare una serie infinita di adempimenti burocratici, ma anche a redigere bilanci come fanno i partiti (ad esempio, con l'obbligo – molto costoso – della certificazione da parte di società di revisione esterne) e a depositarli presso la Commissione di garanzia dei partiti presso la Camera dei deputati;

   con tale norma, di fatto, ad avviso degli interroganti si considerano tutti coloro che hanno prestato il proprio servizio nelle istituzioni alla stregua di «appestatori» (limitandone, nei fatti persino la libertà di assumersi responsabilità nel volontariato), rischiando di criminalizzare come potenziali corruttori moltissimi volontari che gratuitamente prestano ogni giorno la propria opera per il bene comune;

   unica logica sottesa dalla norma appare essere agli interroganti quella punitiva e di discredito verso l'intera classe politica –:

   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare al fine di correggere un dettato normativo altamente lesivo della possibilità di continuare a svolgere la propria funzione per fondazioni associazioni e comitati, caratterizzata da una logica di discredito, oltre che punitiva, nei confronti della politica tutta, e che pare agli interroganti possa avere anche profili di incostituzionalità.
(5-01753)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 27 marzo 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-01753

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati, la legge 9 gennaio 2019, n. 3, recante «Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici», interviene anche a disciplinare alcuni aspetti del rapporto tra partiti politici e fondazioni politiche.
  Il provvedimento prevede che alle fondazioni, associazioni e ai comitati che abbiano un «indice di collegamento» con partiti o movimenti politici, quali la composizione degli organi direttivi, ovvero eroghino somme o contribuzioni ai partiti, si applichino gli obblighi in materia di trasparenza e rendicontazione stabiliti per gli stessi partiti o movimenti politici.
  È posta in capo alla Commissione per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti e dei movimenti politici l'applicazione delle sanzioni previste in base al nuovo assetto normativo.
  In base alla predetta legge il Governo è poi delegato ad adottare, entro un anno dalla data in vigore della legge medesima, un decreto legislativo recante un testo unico di coordinamento normativo nel quale sono riunite le disposizioni legislative vigenti in materia di contributi ai candidati alle elezioni, ai partiti e ai movimenti politici, di rimborso per le spese per le consultazioni elettorali e referendarie, di trasparenza e democraticità dei partiti.
  Ciò premesso, è opportuno precisare che l'intervento legislativo su cui gli onorevoli interroganti pongono l'attenzione in questa sede nasce da un disegno di legge presentato alla Camera dei Deputati, il 24 settembre 2018, dal Ministro della Giustizia. Ed è stato lo stesso Dicastero ad assicurare, ratione materiae, la rappresentanza del Governo in tutte le fasi dell’iter parlamentare di approvazione, intervenuta, in via definitiva, nella seduta del 18 dicembre 2018, in questo ramo del Parlamento.
  La nuova specifica disciplina dettata per le fondazioni, le associazioni e i comitati non coinvolge aspetti di stretta competenza del Ministero dell'interno che, come noto, riguarda, invece, il distinto ambito della tenuta del registro delle persone giuridiche e della procedura per l'iscrizione nello stesso ai fini dell'acquisto della personalità giuridica, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 2000.
  Rilevo, in ogni caso, che le norme cui fanno riferimento gli interroganti sono in vigore solo da poche settimane e che, anche per tale ragione, le criticità segnalate potranno essere adeguatamente considerate all'esito dell'effettiva applicazione del nuovo regime, ciò anche al fine di valutare l'opportunità di eventuali interventi integrativi.
  In tal senso il Ministero della Giustizia ha comunicato che è allo studio di quel Dicastero la valutazione circa un intervento normativo che integri le disposizioni richiamate, tenendo in particolare considerazione le istanze in più occasioni sollevate dalle rappresentanze del «terzo settore».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

partito politico

parlamento nazionale

movimento d'opinione