ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01666

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 141 del 13/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: GALLINELLA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/03/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CILLIS LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 13/03/2019
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 13/03/2019
LOMBARDO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 13/03/2019


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 13/03/2019
Stato iter:
18/03/2019
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/03/2019

RITIRATO IL 18/03/2019

CONCLUSO IL 18/03/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01666
presentato da
GALLINELLA Filippo
testo di
Mercoledì 13 marzo 2019, seduta n. 141

   GALLINELLA, CILLIS, PARENTELA e LOMBARDO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il Coi, Consiglio oleicolo internazionale, costituito nel 1959 sotto il patrocinio delle Nazioni Unite nell'ambito degli accordi sui prodotti di base (Pro.Ba), è l'organizzazione mondiale intergovernativa nel settore dell'olio di oliva e delle olive da tavola e rappresenta l'unico forum di confronto istituzionale a livello internazionale nella determinazione di linee di azione per affrontare le sfide del settore;

   il Coi ha sede a Madrid e vi aderiscono attualmente 15 Stati membri, tra cui l'Unione europea che rappresenta 28 Stati che, sommati agli altri 14 membri, portano complessivamente a 42 le nazioni che hanno sottoscritto l'accordo internazionale dell'olio di oliva e delle olive da tavola. Gli altri 14 membri sono: Algeria, Argentina, Egitto, Iran, Israele, Giordania, Libia, Montenegro, Morocco, Stato di Palestina, Tunisia, Turchia e Uruguay;

   l'Italia, tra i Paesi fondatori, è membro dell'organismo intergovernativo dalla data della sua costituzione, cioè dal 1959. Dal 1979, con l'adesione dell'allora Comunità europea al Coi, gli interessi del nostro Paese sono stati trasferiti in capo all'attuale Unione europea che li «rappresenta» e li cura attraverso la direzione generale dell'agricoltura (Dg Agri) di Bruxelles, cui il nostro dicastero agricolo si riferisce;

   l'attuale vertice di Governo del Coi vede come direttore esecutivo un rappresentante della Tunisia, come direttori aggiunti uno spagnolo e un turco. Essi, con l'appoggio dei Paesi della Lega araba all'interno del Coi, della Turchia e della Commissione europea hanno già chiesto la proroga del loro mandato per altri 4 anni, cioè fino al 31 dicembre del 2022;

   la proroga rappresento un cambiamento degli accordi raggiunti tre anni, fa sulla figura del successivo direttore esecutivo che avrebbe dovuto essere un italiano;

   la richieda di proroga è sostenuta soprattutto dalla Spagna che attualmente detiene il direttore aggiunto presso il Coi; la Spagna avrebbe chiesto e ottenuto nel 2019 l'appoggio dell'Italia per eleggere uno spagnolo alla presidenza dello Chieam (il centro internazionale di alti studi agronomici mediterranei con sede a Parigi) e chiesto e ottenuto altresì l'appoggio del nostro Paese per sostenere la candidatura di un rappresentante spagnolo alla direzione generale dell'Oiv (l'organismo internazionale della vite e del vino con sede a Parigi), conseguita il 23 novembre 2018;

   la Spagna mantiene la sede e il 90 per cento del personale del segretario esecutivo;

   lo sbilanciamento eccessivo verso la Spagna consegue, a quanto consta all'interrogante, dalla ventennale presenza negli organi direzionali della Dgagri dell'Unione europea di membri spagnoli;

   oggi vi e una ulteriore «minaccia» per l'Italia in seno al Coi, ovvero il tentativo della Lega araba di rafforzare il proprio peso e prendere decisioni anche economiche sui futuri mercati dell'olio di oliva, che per tali Stati non è un alimento di qualità, ma una semplice e formidabile commodity –:

   se, per quanto di competenza e nell'ambito degli imminenti appuntamenti delle riunioni dei «Pro.Ba» in sede di Unione europea e della riunione in sede di consiglio del Coi che si terrà a Marrakech dal 17 al 21 giugno 2019, non intendano mantenere ferma la posizione dell'Italia contraria al rinnovo dell'incarico dagli attuali direttori del Coi, richiedendo, invece, che sia un candidato italiano a subentrare al vertice del Coi stesso o comunque alle altre cariche direttoriali;

   se, per tali fini, non ritengano altresì opportuno convocare, per acquisire le informazioni di merito, l'alto funzionario italiano presente nel Coi e già candidato nel 2015.
(5-01666)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

settore agricolo

accordo sui prodotti di base

coltura oleaginosa