Legislatura: 18Seduta di annuncio: 138 del 07/03/2019
Primo firmatario: DI GIORGI ROSA MARIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/03/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FRANCESCHINI DARIO PARTITO DEMOCRATICO 07/03/2019 PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 07/03/2019 ASCANI ANNA PARTITO DEMOCRATICO 07/03/2019 ROSSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 07/03/2019 ANZALDI MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 07/03/2019 CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 07/03/2019 PRESTIPINO PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 07/03/2019
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 07/03/2019
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/03/2019
DI GIORGI, FRANCESCHINI, PICCOLI NARDELLI, ASCANI, ROSSI, ANZALDI, CIAMPI e PRESTIPINO. — Al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:
il Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah – Meis nasce con la legge del 17 aprile 2003, n. 91, poi modificata dalla legge n. 296 del 27 dicembre 2006, «quale testimonianza delle vicende che hanno caratterizzato la bimillenaria presenza ebraica in Italia»;
questa decisione riconosce e valorizza l'eccezionale continuità di un percorso ricco, ininterrotto, ma ai più sconosciuto, in cui gli ebrei hanno portato alla storia e al tessuto del Paese le proprie tradizioni e un fondamentale contributo culturale, tra periodi di convivenza e interazioni feconde, e altri di persecuzioni, cominciate dalla chiusura nei ghetti e culminate nella tragedia della Shoah;
il Meis è soprattutto un luogo di incontro e di scambio, un progetto di valore internazionale apprezzato in Italia e all'estero, un laboratorio di idee e di riflessioni aperto a tutti, che stimola il dibattito sull'ebraismo e sul valore del dialogo tra culture e che è stato sempre sostenuto trasversalmente dagli schieramenti politici;
si apprende dalla stampa che il Ministero per i beni e le attività culturali ha cancellato 25 milioni di euro destinati all'ampliamento del Museo in questione, per il ritardo di un suo stesso ufficio. Pare infatti che il segretariato regionale del Ministero non abbia impegnato i fondi, facendo così saltare il quarto lotto che avrebbe completato i lavori;
lasciare un grande museo a metà della realizzazioni impedisce non solo a Ferrara, ma soprattutto all'Italia di lavorare allo stesso livello dei grandi musei europei per i quali vale la regola che il progetto architettonico del museo è esso stesso un elemento di attrazione e il museo non si limita ad essere un mero contenitore;
considerare la cultura come una voce di spesa da tagliare e non un asset strategico per lo sviluppo territoriale dimostra mancanza di visione e acume politico –:
quali iniziative intenda adottare per far sì che i fondi appena cancellati, a causa del mancato impegno di spesa imputabile unicamente agli uffici del Ministero per i beni e le attività culturali, possano essere ripristinati al più presto possibile, in favore dell'ultimazione del Meis.
(5-01637)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):giudaismo
museo
omicidio