ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01625

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 137 del 06/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: MORANI ALESSIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/03/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 06/03/2019


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/03/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/03/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01625
presentato da
MORANI Alessia
testo di
Mercoledì 6 marzo 2019, seduta n. 137

   MORANI e ROTTA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 4 marzo 2019, gli account social del Ministro dell'interno, Matteo Salvini, hanno rilanciato la foto di una ragazza scattata durante la manifestazione «People», organizzata a Milano nella giornata di sabato 2 marzo;

   il Ministro ha così commentato la foto della ragazza che esibiva un cartello: «che gentil signora» e una emoticon sorridente, scatenando i suoi followers che hanno commentato l'immagine con ogni tipo di epiteto e insulto;

   la ragazza era già apparsa sulle pagine social del Ministro interrogato e anche in quella circostanza le erano stati rivolti insulti, offese, minacce di morte e di violenza e l'augurio di malattie terminali;

   si tratta di una gogna mediatica a cui vengono sottoposte persone che manifestano il loro pensiero senza, peraltro, compiere atti violenti o che violino le leggi vigenti;

   già in passato il Ministro interrogato ha pubblicato sui suoi account social, fotografie di manifestanti contro il Governo, permettendo ai propri sostenitori e elettori di insultarle in qualsiasi maniera, senza intervenire;

   il 19 novembre 2018, il Ministro sulle proprie pagine ufficiali di Facebook e Twitter ha postato una foto di tre ragazze minorenni con la didascalia «Poverette, e ridono pure...»;

   anche in quel caso, le tre ragazze sono state oggetto di minacce e innumerevoli insulti, direttamente – e non solo – sulla pagina ufficiale del Ministro dell'interno, senza che questi fossero cancellati o moderati;

   secondo gli ultimi dati dell'Istat il 31,5 per cento delle 16-70enni (6 milioni e 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, mentre il 12,3 per cento delle donne ha subìto minacce;

   la prima sezione penale della Corte di cassazione, con la sentenza n. 42727, pubblicata il 23 ottobre 2015 stabilisce, tra l'altro, che «Facebook è una gigantesca piazza immateriale con oltre cento milioni di utenti nel mondo, che comunicano in settanta lingue diverse: la community internet, dunque, ben può rientrare nella nozione di “luogo pubblico” ex articolo 660 del c.p.»;

   la quinta sezione della Corte di cassazione, con la sentenza n. 4873 del 1° febbraio 2017, ha stabilito che la diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l'uso di una bacheca «Facebook» integra un'ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi dell'articolo 595, comma 3, del codice penale;

   il Ministro interrogato dovrebbe essere consapevole, considerato il ruolo che ricopre, del fatto che attraverso la Rete il cyberbullismo agisce costantemente attraverso un pubblico enorme e non c'è alcun riparo per le vittime: attraverso le foto e alcune ricerche online, è possibile identificare chiunque e conoscere i suoi dati e account social;

   tra le principali funzioni esercitate dal Ministro dell'interno c'è la sicurezza del cittadino, la tutela dell'incolumità e delle libertà individuali garantite dalla Costituzione;

   l'11 ottobre 2018, Luca Morisi, responsabile social network del Ministro dell'interno ha dichiarato che esiste un solo spin doctor di Salvini ed è Salvini stesso –:

   se il Ministro interrogato abbia pubblicato personalmente la foto della ragazza apparsa il 4 marzo 2019 sui suoi account social;

   per quale motivo non abbia provveduto a cancellare e a limitare le minacce e gli insulti nei confronti di persone inermi, considerato che, per gli interroganti, con questi comportamenti, si può mettere in pericolo la sicurezza delle persone oggetto di minacce e insulti;

   se non ritenga opportuno, per quanto tardivo, adottare urgenti iniziative per rimuovere gli insulti e le minacce rivolti alla ragazza sulla sua pagina Facebook e adottare le iniziative necessarie per tutelare l'incolumità della stessa nelle forme e con le modalità previste dalla legge, nel rispetto del suo ruolo e nell'adempimento delle sue funzioni di Ministro dell'interno.
(5-01625)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza pubblica

violenza

violenza sessuale