ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01623

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 137 del 06/03/2019
Trasformazioni
Trasformato il 11/12/2019 in 4/04313
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/03/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 06/03/2019
Stato iter:
11/12/2019
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/03/2019

TRASFORMA IL 11/12/2019

TRASFORMATO IL 11/12/2019

CONCLUSO IL 11/12/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01623
presentato da
CENNI Susanna
testo di
Mercoledì 6 marzo 2019, seduta n. 137

   CENNI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   la parità fra uomo e donna è tutelata, in ogni aspetto e in ogni contesto, dalla Costituzione italiana e dal Trattato sull'Unione europea;

   l'Unione europea, nel corso degli anni, ha infatti rafforzato questi indirizzi, in particolare con il Trattato di Amsterdam del 1997 e con la Carta delle donne del 2012;

   il Consiglio d'Europa ha poi adottato nel novembre 2013, una «Strategia sulla parità di genere 2014-2017», con l'obiettivo di conseguire il progresso e l'emancipazione delle donne e quindi l'effettiva realizzazione dell'uguaglianza di genere nei propri Stati membri;

   la risoluzione del Parlamento europeo del 14 marzo 2017 sulla parità tra donne e uomini nell'Unione europea ha ribadito la necessità di perseguire politiche anche nazionali per ottenere una reale ed efficace parità di genere; con la legge 27 giugno 2013, n. 77, l'Italia ha ratificato la Convenzione sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica «Convenzione di Istanbul» che ha introdotto un nuovo paradigma nel definire la violenza contro le donne e ha dato impulso a politiche pubbliche di contrasto della stessa. In particolare, ha fatto emergere la correlazione tra l'assenza della parità di genere e il fenomeno della violenza e la necessità di politiche antidiscriminatorie che favoriscano l'effettiva parità fra i sessi al pari di misure atte alla prevenzione e al contrasto alla violenza;

   si apprende da fonti stampa e dai social media che in un esercizio di grammatica contenuto in un libro in dotazione ad alcune scuole elementari pubbliche («Nuvola, Libro dei Percorsi» edizioni La Spiga del 2017), nel quale deve essere individuato il verbo che non si adatta al soggetto indicato, sarebbero presenti indicazioni di evidente carattere sessista;

   in particolare, tra i verbi relativi alle attività della «mamma» l'alunno deve scegliere tra i verbi «cucina», «stira» e «tramonta» mentre per il «papà» le opzioni sono «lavora», «legge» e «gracida». Fatto salvo che per entrambi i genitori il terzo verbo sia palesemente sbagliato, appare comunque evidente come le altre due scelte connotino fortemente due stereotipi di genere ormai desueti e denigranti della dignità della persona;

   da quanto si appende da fonti stampa la casa editrice ha annunciato che eliminerà le pagine «incriminate», ma resta comunque la possibilità che sussistano, anche in altri volumi didattici, esempi similari non ancora venuti alla luce;

   questa impostazione didattica, al di là del caso specifico che riguarda l'ambito domestico che può rappresentare una scelta di vita libera e autonoma, potrebbe veicolare nei giovani studenti pregiudizi di genere soprattutto in ambito lavorativo;

   secondo recenti indagini la metà della popolazione nazionale è ancora d'accordo nel ritenere che «gli uomini siano meno adatti ad occuparsi delle faccende domestiche» e questo tipo di materiale formativo rischierebbe di rafforzare questa tipologia di preconcetti; si tratta di cliché quindi anacronistici, dove la donna è relegata a casa mentre l'uomo lavora, ma che vengono comunque ancora proposti ai bambini in un testo scolastico;

   il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha fissato alcune caratteristiche a cui devono conformarsi i libri di testo, in particolare, per quanto riguarda gli aspetti pedagogici;

   l'adozione dei libri di testo va poi deliberata dal collegio docenti di ogni istituto nella seconda decade del mese di maggio, per tutti gli ordini e gradi scuola;

   ai rispettivi dirigenti scolastici spetta il compito di vigilare, affinché le adozioni siano deliberate nel rispetto della normativa vigente, e di assicurare che le scelte siano espressione della libertà di insegnamento e dell'autonomia professionale dei docenti –:

   se non intenda assumere, coerentemente con le norme vigenti in materia di autonomia scolastica e di libertà di insegnamento, iniziative urgenti, per quanto di competenza, per promuovere la parità di genere nelle scuole e favorire una crescita educativa e culturale, che eviti pregiudizi antiquati e denigranti della dignità delle persone, anche attraverso testi, materiali e documentazione di studio.
(5-01623)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trattato sull'Unione europea

eguaglianza uomo-donna

ratifica di accordo