Legislatura: 18Seduta di annuncio: 136 del 05/03/2019
Primo firmatario: DEL SESTO MARGHERITA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/03/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LOMBARDO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 MAGLIONE PASQUALE MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 MANCA ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 PIGNATONE DEDALO COSIMO GAETANO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 CADEDDU LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 CASSESE GIANPAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 CILLIS LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 CIMINO ROSALBA MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019 L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 05/03/2019
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 05/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 06/03/2019 Resoconto DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 06/03/2019 Resoconto PESCE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E TURISMO) REPLICA 06/03/2019 Resoconto DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 06/03/2019
SVOLTO IL 06/03/2019
CONCLUSO IL 06/03/2019
DEL SESTO, PARENTELA, CADEDDU, CASSESE, CILLIS, CIMINO, GAGNARLI, GALLINELLA, L'ABBATE, LOMBARDO, MAGLIONE, ALBERTO MANCA, MARZANA e PIGNATONE. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
a seguito di un monitoraggio che ha interessato gran parte del territorio campano e condotto mediante il posizionamento di trappole caricate con una sostanza attrattiva per i maschi, nell'ottobre 2018 è stata riscontrata, in alcuni frutteti situati nelle province di Napoli (Palma Campania) e Salerno (Nocera Inferiore), la presenza del tefritide Bactrocera dorsalis (Hendel);
l'insetto, originario dell'Asia tropicale e conosciuto come «mosca orientale della frutta» è considerato da quarantena fitosanitaria in molti Paesi del mondo ed è inserito nell'allegato I, parte A, della direttiva 2000/29/CE, tra gli altri organismi nocivi di cui deve essere vietata l'introduzione o la diffusione in tutti di Stati membri;
esso è estremamente polifago, potendo deporre le sue uova nei frutti di oltre 400 specie di piante, tra le quali si trovano frutti di pesco, arancio, melograno, pero, vite e diverse solanacee (in particolare, pomodoro) e cucurbitacee (tra cui cocomero, cetriolo e zucca) e danneggia i frutti attraverso le larve che, nutrendosi del mesocarpo, provocano il disfacimento dei tessuti e/o la cascola anticipata;
la presenza in Campania è la prima segnalazione nel territorio europeo e nel bacino del Mediterraneo;
i maggiori rischi di introduzione accidentale di B. dorsalis sono ricondotti all'importazione per scopi commerciali di frutta infestata contenente uova e/o larve e al trasporto da parte di passeggeri provenienti dalle zone del mondo infestate;
in seguito al ritrovamento del fitofago, il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo ha istituito un gruppo di lavoro con il compito di affrontare la problematica, anche predisponendo un piano di azione nazionale;
la regione Campania ha già riconosciuto lo status di emergenza fitosanitaria, ai sensi della legge regionale 28 marzo 2002, n. 4, e la Commissione europea ha inviato un gruppo di esperti;
l'azione di B. dorsalis potrebbe avere un grosso impatto economico negativo sul settore ortofrutticolo italiano sia per i danni diretti alle colture interessate, sia per le misure da quarantena internazionali che potrebbero bloccare l'esportazione dei prodotti nazionali a livello mondiale –:
di quali ulteriori elementi disponga il Ministro interrogato in relazione ai fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda adottare al fine di limitare il rischio di diffusione ed i potenziali danni della Bactrocera dorsalis alla produzione ortofrutticola nazionale.
(5-01605)
Signor Presidente, Onorevoli deputati,
rilevo in premessa che, a seguito dell'individuazione degli adulti di Bactrocera dorsalis, il Servizio fitosanitario della Regione Campania ha eseguito i necessari rilievi sui frutti nelle diverse fasi di maturazione, ivi compresi quelli dei campi limitrofi ai siti ove sono stati rinvenuti gli adulti, ed ha intensificato i rilievi nelle trappole fino a metà novembre.
Dagli oltre 3.300 campionamento eseguiti, sia su pianta che a terra, sulle specie Diospyros kaki, Citrus sp., Malus domestica, Pyrus sp. e Prunus domestica presenti sui territori attigui a quelli del rinvenimento e in altri siti a rischio del territorio della Regione Campania, non è stata riscontrata la presenza di sintomi né di esemplari riconducibili a Bactrocera dorsalis.
Considerato tuttavia l'elevato rischio fitosanitario che tale organismo nocivo rappresenta, il Comitato Fitosanitario Nazionale ha istituito tempestivamente un Gruppo di lavoro con gli esperti dei Servizi fitosanitari regionali, i ricercatori dell'Università e del CNR, il CREA e il Servizio Fitosanitario Centrale, per approfondire gli aspetti tecnico-scientifici connessi.
In tale contesto, per escludere la presenza di tale organismo nocivo sul nostro territorio, lo scorso 18 febbraio è stato approvato uno specifico Piano di sorveglianza nazionale che contempla anche un Piano di emergenza nazionale per definire, in caso di nuovi ritrovamenti, le azioni da intraprendere e le necessarie risorse finanziarie. Nell'eventualità di ulteriori ritrovamenti, al Piano di emergenza deve necessariamente fare seguito un Piano d'azione per l'attuazione di misure ufficiali volte all'eradicazione dell'organismo nocivo.
Nel dettaglio, il Piano di sorveglianza reca elementi utili alla conoscenza del Bactrocera dorsalis, dei fattori di rischio legati alla sua introduzione e diffusione, delle procedure di monitoraggio per rilevarne la presenza, sia nei punti di entrata (porti ed aeroporti) che sul territorio.
Il Piano di emergenza, invece, contempla la definizione dell'area delimitata in caso di primo ritrovamento dell'organismo nocivo, le misure fitosanitarie da adottare nella zona delimitata, le ispezioni delle produzioni presenti nell'area delimitata, la formazione del personale, le modalità di distruzione del materiale vegetale risultato infestato, nonché le attività di comunicazione e sensibilizzazione di tutti i soggetti operanti sul territorio.
Il Piano d'azione, nello specifico quello messo a punto dalla Regione Campania, prevede:
il campionamento del suolo per verificare l'eventuale presenza delle pupe;
il monitoraggio dell'area delimitata attraverso l'utilizzo di trappole poste ad una densità conforme alle metodologie internazionali;
la soppressione dell'organismo nocivo attraverso tecniche ecocompatibili, quali trappole «attract and kill» e l'utilizzo della «tecnica di annichilazione maschile» (MAT) che comporta l'uso di un'alta densità di stazioni con esca composta da attrattivo maschile combinata con un insetticida;
l'effettuazione di ispezioni sistematiche presso i magazzini e i mercati ortofrutticoli dell'area interessata;
il blocco della commercializzazione dei vegetali ospiti di Bactrocera dorsalis, destinati al di fuori dell'area delimitata, nel caso di ritrovamento anche di un solo adulto nelle trappole o di altre forme vitali nei frutti o nel terreno;
l'intensificazione dei controlli fitosanitari all'importazione delle merci sensibili originarie di Paesi terzi.
Detti Piani sono stati trasmessi alla Commissione europea il 20 febbraio scorso.
Rilevo infine che, considerata l'elevata pericolosità potenziale in alcune aree del territorio nazionale, il Centro difesa e certificazione del CREA è stato preposto ad approfondire gli aspetti scientifici sulla specie in questione, indispensabili per una corretta gestione della problematica.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):studio d'impatto
insetto
coltura orticola