ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01578

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 134 del 27/02/2019
Firmatari
Primo firmatario: ROSTAN MICHELA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 27/02/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/02/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01578
presentato da
ROSTAN Michela
testo di
Mercoledì 27 febbraio 2019, seduta n. 134

   ROSTAN. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il «delisting» farmaceutico è una procedura attraverso la quale si individua una lista di farmaci che possono transitare dalla cosiddetta fascia C alla libera vendita nelle parafarmacie;

   il cosiddetto decreto Monti, in origine, aveva previsto la vendita di tutti i farmaci di fascia C nelle parafarmacie, ma, successivamente, con modifica apportate dal decreto-legge n. 214 del 22 dicembre 2011, si è dato mandato al Ministero della salute, sentita l'Agenzia italiana del farmaco, di individuare un elenco, periodicamente aggiornabile, dei farmaci per i quali permane l'obbligo di ricetta medica e dei quali non è consentita la vendita se non nelle farmacie;

   nel 2012 è stato firmato il primo delisting di 220 farmaci da far transitare da fascia C a libera vendita, mentre nel 2014 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 60 del 13 marzo 2014 il decreto del Ministero della salute 21 febbraio 2014 con il delisting di altri 521 farmaci;

   diverse incongruenze sono state individuate nei delisting di cui sopra: libera vendita per gli stessi principi attivi dei farmaci rimasti ancora in fascia C, ma con minore numero di unità (compresse o bustine o altro) o con minor dosaggio, con una curiosa e incomprensibile discriminazione per le parafarmacie che ogni giorno sono destinate a lavorare in modo anomalo;

   alcune di queste anomalie sono: si può vendere in parafarmacia una confezione di Acetilcisteina (Fluimucil) da 10 bustine ma non quella da 30 o 60; o l'Aspirina da 500 milligrammi, ma non l'Aspirinetta da 100 milligrammi; o Reactine da 6 compresse e non quella da 14 o, infine, la nota vicenda del paracetamolo (tachipirina) vendibile in parafarmacia nella composizione da 500 milligrammi e non da 1000 milligrammi;

   secondo dati Icom (pubblicati sulla rivista Clinico Economics di farmaco economia Anno 2017), e uno studio della Cergas Sda Bocconi (pubblicato sulla rivista Frontiers il 17 ottobre 2018), il delisting farmaceutico potrebbe garantire un risparmio di circa 4 miliardi di euro l'anno sulla spesa farmaceutica privata, e 774 milioni di euro annui sulla spesa pubblica;

   il ricorso all'automedicazione pone la necessità di maggiore consapevolezza e informazione, ma esso è utile, in taluni casi, per la buona governance della spesa farmaceutica: porta benefici sulla spesa pubblica e apporta vantaggi competitivi sulla spesa privata del cittadino;

   un maggior impiego del farmaco di automedicazione si associa a un minor ricorso al medico di medicina generale, in quanto circa un terzo delle visite mediche riguarda patologie non gravi e un ulteriore 30 per cento di queste corrisponde a situazioni di malessere che potrebbero essere curate in autonomia dal paziente;

   l'automedicazione, se supportata da un capillare lavoro di informazione e conoscenza, è in grado di apportare benefici estendibili anche oltre il sistema sanitario;

   rispondendo a un'altra interrogazione a prima firma della sottoscritta, in data 30 gennaio 2019, seduta della XII Commissione n. 117, il sottosegretario Bartolazzi, faceva presente che: «il Ministro proprio in questi giorni ha ritenuto opportuno chiedere ad AIFA di avviare una ricognizione che le consenta di avere contezza dei medicinali che, per categorie terapeutiche omogenee, non sono allo stato a carico del SSN – nel senso che sono classificati come fascia C –, al fine di poter avviare approfondimenti e valutazioni, funzionali a nuove strategie politiche per la materia dei farmaci» –:

   se il Ministro interrogato intenda assumere un'iniziativa, nell'ambito delle sue competenze, per avviare una nuova procedura di delisting farmaceutico, dal momento che questo non avviene da ben cinque anni, e se non ritenga al contempo di adottare iniziative in relazione alle procedure già avviate per limitare alcune incongruenze e discriminazioni come quelle citate in premessa.
(5-01578)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto farmaceutico

spese farmaceutiche

farmacologia