ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01557

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 132 del 25/02/2019
Firmatari
Primo firmatario: DEL BARBA MAURO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/02/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 25/02/2019


Commissione assegnataria
Commissione: V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 25/02/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01557
presentato da
DEL BARBA Mauro
testo di
Lunedì 25 febbraio 2019, seduta n. 132

   DEL BARBA e CIAMPI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   l'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel settembre 2015 ha approvato l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile costituita da 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), 169 sotto-obiettivi e oltre 240 indicatori;

   gli SDGs sono obiettivi di tipo economico, ambientale, sociale e istituzionale che dovranno essere raggiunti da tutti i Paesi del mondo entro il 2030;

   l'Italia ha avuto un ruolo fondamentale nelle diverse fasi dell'accordo che hanno portato alla definizione dell'Agenda 2030, e ha continuato a svolgere un ruolo rilevante, sviluppando strumenti atti a integrare lo sviluppo sostenibile nella politica del Paese, sfociato nella scorsa legislatura in azioni concrete sia sul piano delle policy che a livello economico-finanziario: dalla stesura della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile all'attuazione di quanto previsto dalla legge di riforma del bilancio approvata con la legge n. 163 del 2016, ossia l'inclusione nella programmazione della politica economica del Governo di indicatori di benessere equo e sostenibile (Bes);

   gli indicatori Bes mirano a cogliere la multidimensionalità del benessere, ossia a misurare fenomeni di natura socioeconomica e ambientale che, insieme alla più tradizionale valutazione del Pil e delle altre variabili macroeconomiche, consentono di analizzare il livello del benessere collettivo e la sua sostenibilità nel tempo;

   l'utilizzo dei Bes nell'ambito dell'attuazione e monitoraggio delle politiche pubbliche è stata un'innovazione normativa proposta dal Partito democratico e votate a larga maggioranza dal Parlamento, che ha caratterizzato l'Italia come il primo paese dell'Unione europea e del G7 dove il Governo è tenuto a valutare in maniera sistematica, ex ante ed ex post, l'impatto delle politiche sulle diverse dimensioni del benessere;

   inoltre, il Parlamento, con la legge n. 208 del 2015, ha introdotto le cosiddette società benefit, un nuovo tipo di impresa che, oltre al profitto, si impegna a perseguire finalità di beneficio comune sociale o ambientale con la finalità di contribuire allo sviluppo e al benessere collettivo creando impatti positivi per la collettività e l'ambiente;

   in tal modo si è introdotta, anche nella governance delle imprese, una multidimensionalità di valutazione del valore economico prodotto, in analogia e rafforzando quanto avvenuto con i Bes e con i reiterati tentativi di ridenominare e ristrutturare il Cipe, nonché con la volontà di introdurre lo sviluppo sostenibile in Costituzione;

   gli indicatori Bes entrano nella programmazione di bilancio in due occasioni: prima nel documento di economia e finanza (Def) e poi in una relazione da presentare al Parlamento entro il 15 febbraio, per valutarne l'andamento sulla base degli effetti della legge di bilancio;

   dopo la sperimentazione sull'andamento dei Bes anticipata nel Def 2017, la relazione del Ministro pro tempore Padoan, a febbraio 2018, ha tracciato un'evoluzione positiva degli indicatori, pur nel contesto di una situazione caratterizzata da sfide ambientali ed economiche, di genere e territoriali; il Def 2018, presentato dal Governo Gentiloni, è stato corredato dall'allegato sugli indicatori Bes;

   la nota di aggiornamento al Def 2018, che ha costituito il primo documento di programmazione presentato dal Governo in carica, è stata trasmessa alle Camere con estremo ritardo, contravvenendo al termine previsto dalla legge n. 196 del 2009 e determinando una compressione del tempo per l'esame parlamentare del documento;

   è ad oggi decorso inutilmente anche il termine previsto dall'articolo 10, comma 10-ter, della medesima legge di contabilità e finanza pubblica, per la presentazione alle Camere della relazione 2019 sui Bes –:

   quando il Governo intenda presentare alle Camere, la relazione concernente l'evoluzione dell'andamento degli indicatori di benessere equo e sostenibile.
(5-01557)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sviluppo sostenibile

sviluppo economico

relazione