Legislatura: 18Seduta di annuncio: 131 del 21/02/2019
Primo firmatario: LEPRI STEFANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/02/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DE FILIPPO VITO PARTITO DEMOCRATICO 21/02/2019
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 21/02/2019
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/02/2019
LEPRI e DE FILIPPO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
la morte del giovane medico di Ancona Lorenzo Farinelli affetto da un aggressivo linfoma non-Hodgkin a grandi cellule curabile solo con innovative costose terapie immunitarie disponibili solo in alcuni Paesi europei (Germania, Francia, Spagna e Inghilterra) e negli Stati Uniti, ha portato alla ribalta il ritardo dell'Italia nell'autorizzare l'uso del trattamento sperimentale del Car-T (Chimeric Antigen Receptor T-cell), un complesso procedimento in cui alcune cellule del sistema immunitario vengono prelevate dal paziente, geneticamente modificate in laboratorio per poter riconoscere le cellule tumorali e poi reinfuse nello stesso paziente;
si tratta di un nuovo e complesso approccio terapeutico che è possibile solo con farmaci innovativi e costosi che richiedono l'approvazione degli enti governativi preposti, nel caso dell'Italia dell'Aifa;
le Car-T sono, infatti, cure salvavita costosissime, intorno ai 250 mila euro a infusione che possono essere somministrate solo in centri accreditati e dotati di strutture e personale di altissima specialità, sia per la complessità, sia per l'alta tossicità;
come dichiarato dal professore Corradini dell'istituto tumori di Milano e presidente della Società italiana di ematologia, «Dei circa 750 pazienti eleggibili alla terapia, la percentuale di guarigione è pari al 40 per cento. Questo significa che se dobbiamo aspettare un anno prima di mettere la terapia in commercio. In Italia moriranno ogni mese 35-37 persone che avrebbero potuto beneficiarne»;
in Italia, ad oggi, esiste solo un «programma compassionevole» in base al quale la multinazionale produttrice del farmaco americana Giled, in attesa di addivenire ad un accordo con Aifa, ha messo a disposizione alcuni limitatissimi trattamenti che certo non coprono il fabbisogno che viene quantificato, come già evidenziato, in circa 750 pazienti eleggibili;
sia la legge di bilancio 2019 che il «decreto semplificazioni» hanno stanziato rispettivamente 5 milioni di euro per il 2019 e 10 milioni per il 2020 per la Rete oncologica e la Rete cardiovascolare, cui fanno parte istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) impegnati, rispettivamente, nello sviluppo di nuove tecnologie antitumorali CAR-T e nella prevenzione primaria cardiovascolare –:
quale sia al momento lo stato dell’iter della negoziazione tra Aifa e le aziende produttrici del trattamento Cart-T e se il Ministro interrogato non ritenga doveroso intervenire urgentemente, affinché, anche in Italia, sia possibile averlo non solo nell'ambito di un programma per uso «compassionevole» ma per tutti i possibili pazienti eleggibili, senza che questi, almeno coloro che economicamente se lo possano permettere, si debbano recare all'estero.
(5-01544)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):mortalita'
terapeutica
prodotto farmaceutico