ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01542

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 131 del 21/02/2019
Trasformazioni
Trasformato il 07/06/2019 in 3/00769
Firmatari
Primo firmatario: SAITTA EUGENIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/02/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FICARA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 21/02/2019
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 21/02/2019
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 21/02/2019
SCERRA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 21/02/2019


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 21/02/2019
Stato iter:
07/06/2019
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/02/2019

TRASFORMA IL 07/06/2019

TRASFORMATO IL 07/06/2019

CONCLUSO IL 07/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01542
presentato da
SAITTA Eugenio
testo di
Giovedì 21 febbraio 2019, seduta n. 131

   SAITTA, FICARA, MARZANA, RIZZO e SCERRA. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   il 6 giugno 2018, le segreterie coordinamenti regionali Sicilia delle organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria – con una nota rivolta al provveditore dell'amministrazione penitenziaria per la regione Sicilia, Gianfranco De Gesù – hanno segnalato il preoccupante intensificarsi di atti di violenza nei confronti del personale, presso la casa circondariale di Caltagirone;

   la Uilpa polizia penitenziaria ha più volte sottolineato, da ultimo nel 2016, la perdurante carenza di organico presso gli istituti, nonché l'età media elevata dei poliziotti, che supera i 40 anni;

   il recente ampliamento del comprensorio circondariale, che ha visto crescere la sua popolazione carceraria (composta – come riportato in una relazione del 2015 dall'Antigone Onlus – per buona parte da soggetti che scontano pene per reati gravi o che versano in condizioni di tossicodipendenza, ovvero affetti da malattie psichiatriche) da 320 unità a 550 unità, ha acuito ulteriormente il problema della carenza di personale, considerato che l'organico attualmente in servizio ammonta a 3 funzionari dell'area trattamentale, a 147 unità di polizia penitenziaria e a 13 unità impiegate presso il nucleo traduzioni e piantonamenti;

   si registra l'esigenza di una maggiore presenza di mediatori linguistici, considerato che più di un quarto dei detenuti è extracomunitario, nonché l'implementazione del personale addetto all'area trattamentale, al fine di un maggiore coinvolgimento degli stessi nelle varie attività scolastiche e/o professionali;

   tali criticità sono esasperate anche dalle condizioni della struttura, dove i blocchi 25 e 50 – che ospitano rispettivamente 210 detenuti a regime protetto e 150 detenuti a regime comune – risultano fatiscenti. Inoltre, l'istituto versa in una costante emergenza idrica: in caso di sospensione dell'erogazione dell'acqua da parte del comune, esso può sopperire al fabbisogno suddetto esclusivamente attraverso l'approvvigionamento a mezzo di un camion dotato di una cisterna 10 mila litri, risorsa che appare evidentemente insufficiente;

   le problematiche rilevate presso la casa circondariale di Caltagirone sono emerse anche per la casa circondariale di Siracusa. Infatti, in seguito all'ampliamento del carcere e della relativa popolazione (cresciuta da 400 unità a circa 600 unità) si è assistito ad una diminuzione della sicurezza dell'istituto, il cui personale (che ammonta solamente a 165 unità) – è rimasto pressoché invariato;

   l'organico del personale di polizia penitenziaria e del nucleo locale risulta in entrambe le strutture penitenziarie del tutto inadeguato a garantire standard minimi di sicurezza e, in ogni caso, insufficiente per gli eccedenti carichi di lavoro, analogamente a quanto accade al personale civile preposto al trattamento;

   questa situazione ha generato una escalation di tensione, a causa dei continui problemi e disagi che i detenuti sono costretti ad affrontare quotidianamente: costoro, infatti, hanno cominciato a prendere coscienza della mancanza reale di controllo da parte del personale penitenziario, adottando per lo più un atteggiamento poco collaborativo e ritorsivo nei confronti di quest'ultimo che a sua volta, oltre a veder disattese le proprie prerogative soggettive, avverte anche il totale disinteresse da parte dell'amministrazione preposta (che, invece, dovrebbe intervenire per assicurare idonee condizioni di sicurezza e serenità lavorativa);

   i gravi episodi succedutisi nel maggio 2018 costituiscono soltanto il campanello d'allarme che non può essere più ignorato, se consideriamo il generalizzato e diffuso stato di sofferenza oggettiva di molti agenti penitenziari che prestano servizio anche in altre strutture presenti sull'isola –:

   se il Ministro sia a conoscenza di quanto sopra esposto;

   quali iniziative intenda intraprendere per risolvere in tempi brevi i problemi illustrati.
(5-01542)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale carcerario

risorse idriche

detenuto