ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01450

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 124 del 12/02/2019
Firmatari
Primo firmatario: DONZELLI GIOVANNI
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 12/02/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 12/02/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01450
presentato da
DONZELLI Giovanni
testo di
Martedì 12 febbraio 2019, seduta n. 124

   DONZELLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   nel quinquennio coincidente con la crisi economica la concorrenza tra diversi Contratti collettivi nazionali di lavoro nel medesimo settore, da massima espressione del principio di pluralismo sindacale, si è trasformata in una competizione al ribasso, dando luogo a fenomeni di dumping contrattuale che stanno assumendo la dimensione di una vera e propria piaga sociale. Si tratta del fenomeno dei cosiddetti contratti collettivi pirata;

   tecnicamente, come ha spiegato bene Arturo Maresca, si tratta di accordi «negoziati e poi firmati da sindacati minori, privi di una reale rappresentatività, e da compiacenti associazioni imprenditoriali, con la finalità, aperta e dichiarata, di costituire un'alternativa rispetto al contratto collettivo nazionale di lavoro, in modo tale da consentire al datore di lavoro di assumere formalmente la posizione giuridica – e, quindi, i conseguenti vantaggi – di chi applica un contratto collettivo"»;

   la diffusione dei «contratti pirata» è enormemente ampia;

   analogo ragionamento può essere svolto in relazione alla proliferazione dei fondi interprofessionali per la formazione continua. Essi sono autorizzati anche quando costituiti da associazioni datoriali e sindacali con diffusione minima, in virtù di una norma di legge (articolo 118 della legge n. 388 del 2000) che utilizza quale criterio di selezione delle organizzazioni datoriali e sindacali intitolate a costituire i fondi interprofessionali il criterio della maggiore rappresentatività fondi dei dipendenti;

   il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con nota del 24 marzo 2015, ha operato una ricognizione in merito alla problematica dei cosiddetti contratti pirata e del concetto normativo di «maggiore rappresentatività comparata»;

   il Ministero, pur rammentando il principio di libertà sindacale, di cui all'articolo 39 della Costituzione, ha altresì precisato la non applicazione generalizzata, da parte del datore di lavoro, dei cosiddetti contratti pirata, che sono contratti collettivi «di comodo» più favorevoli alle aziende sul piano retributivo e normativo rispetto a contratti dello stesso settore stipulati dalle organizzazioni più rappresentative;

   attualmente, i criteri per stabilire la rappresentatività degli attori negoziali possono essere ricavati dal testo unico sulla rappresentanza del 10 gennaio 2014 –:

   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare al fine di evitare ai lavoratori di subire contratti collettivi non rappresentativi, con retribuzioni e contribuzioni più basse.
(5-01450)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto collettivo

contratto

sindacato