ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01422

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 122 del 07/02/2019
Firmatari
Primo firmatario: GRIBAUDO CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/02/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 07/02/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01422
presentato da
GRIBAUDO Chiara
testo di
Giovedì 7 febbraio 2019, seduta n. 122

   GRIBAUDO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   dal 28 febbraio 1998 Poste italiane è stata trasformata da ente pubblico economico in società per azioni, con la conseguenza che i dipendenti da quella data sono transitati da un regime di natura pubblica a uno di natura privata, senza soluzione di continuità;

   l'articolo 53, comma 6, della legge del 27 dicembre 1997, n. 449, ai fini di provvedere alla liquidazione delle indennità di buonuscita maturate fino alla data del 28 febbraio 1998, stabilisce quanto segue: «A decorrere dalla data di trasformazione dell'Ente Poste Italiane in società per azioni (...) al personale dipendente della società medesima spettano (...) il trattamento di fine rapporto di cui all'articolo 2120 del codice civile e, per il periodo lavorativo antecedente, l'indennità di buonuscita maturata, calcolata secondo la normativa vigente prima della data di cui all'alinea del presente comma», ovvero che la prestazione debba essere calcolata sulla base dei valori retributivi utili in vigore al 28 febbraio 1998;

   tra i lavoratori transitati dal «pubblico» al «privato», questo trattamento è stato riservato solo ed esclusivamente ai dipendenti di Poste. Non è stato così, ad esempio, per i ferrovieri, che pure dal punto di vista giuridico sono stati oggetto della medesima trasformazione del rapporto di impiego;

   a tutti i dipendenti pubblici e privati non risulta sia mai stata negata la rivalutazione monetaria, essendo questa riconosciuta per legge;

   il congelamento della buonuscita al valore maturato al 28 febbraio 1998, indipendentemente dalla data di pensionamento del lavoratore, determina un evidente e grave danno economico a tutti i dipendenti di Poste assunti prima di tale data, discriminati rispetto a tutti gli altri lavoratori italiani;

   rispondendo all'interrogazione n. 5-11009 del 30 marzo 2017 presso la XI Commissione permanente della Camera il 18 maggio 2017, il Governo pro-tempore ha reso noto che i lavoratori postali in forza alla data del 28 febbraio 1998 erano 219.601; di questi 76.754 risultavano ancora dipendenti postali, mentre agli altri 142.847 cessati dal servizio era già stata liquidata l'indennità di buonuscita non rivalutata dal 1998; l'ammontare della rivalutazione monetaria e degli interessi eventualmente riconoscibili a tutti gli interessati sarebbe pari a 907.261.000 euro, mentre l'ammontare complessivo delle indennità di buonuscita che dovranno essere liquidate fino al 2040 è di 939.972.000 euro;

   dopo un notevole contenzioso che ha raggiunto anche la Corte Costituzionale, un gruppo di circa 270 fra dipendenti ed ex dipendenti postali, sta predisponendo ricorso presso la Corte di giustizia europea;

   un verdetto favorevole in quella sede costringerebbe il Governo italiano a individuare con urgenza la somma di 939,972 milioni di euro, quale riconosciuta dal Governo in risposta all'interrogazione suddetta; appare dunque preferibile una programmazione finanziaria specifica, anche mediante rateizzazione del dovuto, che consenta ai pensionati postali di ricevere le somme date dalla detta rivalutazione, e di applicare fin da subito la rivalutazione della buonuscita ai dipendenti ancora in forze a Poste Italiane, al fine di distribuire negli anni tale ingente importo di spesa –:

   quali iniziative intenda adottare il Governo per applicare ai lavoratori di Poste Italiane spa, cessati e in servizio, la rivalutazione del valore dell'indennità di buonuscita e procedere all'erogazione delle somme dovute, ponendo fine a una grave discriminazione unica nel mercato del lavoro italiano.
(5-01422)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

Corte di giustizia CE

conseguenza economica

parita' di trattamento