ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01377

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 119 del 01/02/2019
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/02/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO 01/02/2019
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 01/02/2019
MANCA GAVINO PARTITO DEMOCRATICO 01/02/2019
MOR MATTIA PARTITO DEMOCRATICO 01/02/2019
NOJA LISA PARTITO DEMOCRATICO 01/02/2019
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 01/02/2019


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 01/02/2019
Stato iter:
13/02/2019
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/02/2019

RITIRATO IL 13/02/2019

CONCLUSO IL 13/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01377
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Venerdì 1 febbraio 2019, seduta n. 119

   BENAMATI, MORETTO, BONOMO, GAVINO MANCA, MOR, NOJA e ZARDINI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la famiglia Besnier, proprietaria del gruppo Lactalis, nel 2011 ha acquisito il gruppo Parmalat che è oggi tra i leader mondiali nella produzione e distribuzione di latte, dei suoi derivati e di bevande a base di frutta;

   nel 2017 il gruppo Parmalat ha generato ricavi per oltre 6,6 miliardi di euro, di cui quasi il 60 per cento nelle Americhe;

   nel dicembre 2018 Lactalis, già proprietario dell'89,63 per cento delle azioni della società Parmalat quotata alla borsa di Milano, ha annunciato di aver proceduto all'acquisto di un blocco di 114.546.237 azioni Parmalat, portando così la propria partecipazione al 95.81 per cento del capitale e, attraverso la propria controllata Sofil, ha comunicato alle autorità di borsa italiane la propria volontà di procedere al delisting della società Parmalat;

   il 9 gennaio 2018, il management dell'azienda ha comunicato ai dipendenti del gruppo italiano che, in vista dell'imminente delisting di Parmalat, Lactalis sta mettendo in atto una riorganizzazione mondiale;

   dopo più di 7 anni, con questa operazione, il gruppo Lactalis intraprende dunque una fase di riorganizzazione con la quale prende in mano il controllo totale del gruppo Parmalat che perderà così la sua formale indipendenza;

   la riorganizzazione che prevede la nascita di 9 divisioni, di cui tre di prodotto, cinque geografiche e una dedicata all’export tutte gestite da manager francesi, trasferisce la funzione strategica di supervisione, quindi il cervello del gruppo Parmalat, da Collecchio a Laval, cancellando così la funzione corporate del quartier generale di Collecchio, mentre le società operative dei singoli Paesi confluiscono in aree geografiche sotto le dipendenze dirette della casa madre;

   Parmalat aveva finora sempre goduto di indipendenza e autonomia, mentre da adesso tutta la supervisione, le strategie, il raccordo tra i vari Paesi di Parmalat e gli audit faranno capo al management francese. Inoltre, al contraccolpo per quanto riguarda il sistema Paese, si somma il forte timore relativo alle possibili conseguenze negative sull'occupazione in quanto solo la funzione «corporate» oggi conta circa un'ottantina di manager con relativi staff il cui futuro, diventa incerto;

   la Parmalat Italia viene dunque accorpata a Lactalis Italia, la società dei francesi che ad oggi gestisce gli altri asset del gruppo nel Paese, in primis Galbani, la storica azienda lombarda di latticini. Parmalat e Galbani sono due aziende che in Italia contano circa 5 mila addetti, di cui il 50 per cento operai e il restante 50 per cento impiegati e commerciali;

   per la nuova Parmalat si profilerebbe dunque un futuro da semplice azienda manifatturiera con impianti produttivi, ma senza funzioni di gestione e strategia autonome. Secondo le organizzazioni sindacali tale prospettiva potrebbe creare rischi per la tenuta occupazionale della stessa Parmalat, ma anche di Galbani, mettendo in discussione anche lo stesso sistema produttivo delle due aziende in quanto il profilo industriale prospettato non sarebbe compatibile con il mercato italiano, dove i brand locali, legati al territorio, e la filiera corta, hanno un forte valore commerciale –:

   se il Governo sia a conoscenza del piano industriale del gruppo Lactalis per quanto attiene al futuro della Parmalat Spa; quali siano gli intendimenti del Governo, nell'ambito della proprie competenze, per evitare che la riorganizzazione in atto possa mettere a rischio un perno fondamentale dell'intera filiera agro-alimentare italiana e se intenda convocare al più presto un tavolo di confronto con l'azienda al quale siano presenti anche le parti sociali per capire bene gli scenari che si stanno aprendo a Collecchio e per garantire le capacità produttive del gruppo, il suo sviluppo complessivo e i livelli occupazionali.
(5-01377)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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