ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01314

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 115 del 28/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/01/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 28/01/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/01/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01314
presentato da
CENNI Susanna
testo di
Lunedì 28 gennaio 2019, seduta n. 115

   CENNI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'uso dei prodotti fitosanitari è stato oggetto di una revisione normativa in seguito alla direttiva 2009/128/CE, recepita nel nostro ordinamento dal decreto legislativo n. 150 del 14 agosto 2012 che ha previsto l'adozione di un piano d'azione nazionale (Pan) successivamente attuato con il decreto 22 gennaio 2014;

   il piano di azione ha quindi l'obiettivo di promuovere pratiche di utilizzo dei prodotti fitosanitari maggiormente sostenibili e di fornire indicazioni per ridurre l'impatto dei prodotti fitosanitari nelle aree agricole, nelle aree extra agricole (ad esempio, aree verdi urbane, strade o ferrovie) e nelle aree naturali protette;

   sono ormai moltissimi gli studi che provano come diserbanti e pesticidi di sintesi chimica siano dannosi per i suoli agricoli, per l'ambiente e per la salute umana e da anni il glifosato è al centro di un dibattito in Europa e in Italia in relazione al suo uso;

   il 18 febbraio 2018 il Parlamento europeo, dopo aver approvato l'autorizzazione all'uso di glifosato fino al 2021, ha avviato i lavori di una commissione speciale per studiare gli effetti del glifosato e le procedure per autorizzare l'uso dei pesticidi;

   con il decreto 9 agosto 2016 è stato vietato in Italia l'uso del glifosato nelle aree frequentate dalla popolazione o da «gruppi vulnerabili», quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie, ma anche in campagna in pre-raccolta «al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura»;

   l'Italia già adotta disciplinari produttivi che limitano l'uso del glifosato a soglie inferiori del 25 per cento rispetto a quelle definite in Europa, al fine di portare il nostro Paese all’«utilizzo zero» entro il 2020. Alcuni enti territoriali hanno già emanato o hanno espresso la volontà di emanare provvedimenti specifici per limitarne l'utilizzo: la regione Calabria lo ha proibito nei disciplinari di produzione integrata delle infestanti e delle pratiche agronomiche a partire dal 2016, mentre la regione Toscana ha annunciato una norma per escludere dai premi del piano di sviluppo rurale le aziende che ne fanno uso;

   è stata presentata nel dicembre 2018 presso la Camera dei deputati, la petizione online lanciata dal gruppo «NO PESTICIDI» finalizzata a stimolare interventi normativi che tutelino le persone maggiormente esposte alle patologie collegate all'uso di pesticidi e diserbanti, ovvero coloro che vivono in zone rurali, i bambini e le donne in gravidanza;

   la petizione chiede, inoltre, che vengano adottate misure di sicurezza per evitare le coltivazioni biologiche dalla contaminazione accidentale;

   emerge dalla stampa che verrà proposta alla consultazione pubblica la revisione del Pan per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari;

   in occasione della revisione del Pan appare quindi evidente la necessità di prevedere concrete azioni a tutela della popolazione rurale esposta ai prodotti fitosanitari, inserendo la possibilità di prevedere apposite «distanze dai confini private» e «dalle abitazioni private», oltre che un «obbligo di avviso» con le relative sanzioni per inadempienza;

   la popolazione rurale, dopo anni di ignara esposizione ai prodotti fitosanitari, ha bisogno di poter contare su una normativa chiara e inderogabile di tutela che preveda, al contempo, le necessarie sanzioni in caso di violazione degli obblighi previsti;

   i residenti sono esposti maggiormente agli effetti nocivi prodotti fitosanitari, rispetto agli agricoltori che utilizzano attrezzature di sicurezza durante le irrogazioni nelle piantagioni –:

   se, quando e con quali modalità verranno adottate le iniziative volte a introdurre modifiche al piano d'azione nazionale citato in premessa e se il Governo non ritenga necessario assumere iniziative normative per tutelare la salute e la qualità della vita delle popolazioni che vivono in zone rurali e per salvaguardare le coltivazioni biologiche dalla contaminazione accidentale.
(5-01314)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto fitosanitario

agricoltura biologica

pianificazione nazionale