ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01266

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 111 del 22/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: MADIA MARIA ANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/01/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 22/01/2019
Stato iter:
03/04/2019
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/01/2019

RITIRATO IL 03/04/2019

CONCLUSO IL 03/04/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01266
presentato da
MADIA Maria Anna
testo di
Martedì 22 gennaio 2019, seduta n. 111

   MADIA. — Al Ministro per la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:

   tra quelle che appaiono all'interrogante come le tante contraddizioni che hanno caratterizzato l'operato del Governo rispetto alle enunciazioni programmatiche, si segnala senz'altro l'atteggiamento assunto nei confronti del personale della pubblica amministrazione e, più in particolare, del ricambio generazionale e dello sblocco totale del turn over, che i governi a guida PD avevano avviato e strutturato, prevedendo, tra l'altro, l'assunzione di 50 mila dipendenti precari;

   la Ministra interrogata aveva a più riprese affermato che tale virtuoso processo di rinnovamento sarebbe stato mantenuto, se non rafforzato, e che le assunzioni del prossimo triennio sarebbero state anticipate al 2019;

   al contrario, con una norma inserita, in fase di discussione parlamentare, nella legge di bilancio 2019, si smentiscono tali propositi e, a seguito dell'esito del confronto con la Commissione europea e della conseguente necessità di reperire risorse al fine di dare copertura economica ad alcune controverse misure, si stabilisce il divieto per la Presidenza del Consiglio dei ministri, i Ministeri, gli enti pubblici non economici e le agenzie fiscali, di effettuare, in riferimento alle ordinarie facoltà assunzionali per l'anno 2019, assunzioni di personale a tempo indeterminato con decorrenza giuridica ed economica anteriore al 15 novembre 2019, ovvero proprio quelle amministrazioni che dal 1° gennaio 2019 avrebbero potuto beneficiare dello sblocco del turn over;

   tale disposizione arreca un gravissimo danno alle migliaia di precari storici della pubblica amministrazione, che, in base ai requisiti della riforma della scorsa legislatura, avevano acquisito il diritto di essere assunti immediatamente e pregiudica il futuro umano e professionale dei tanti giovani che dopo anni di sacrifici e di studio hanno vinto un concorso pubblico ed erano in graduatoria pronti a essere assunti a tempo indeterminato;

   altrettanto scoordinata appare all'interrogante la previsione contenuta nel decreto-legge, al momento solo varato dal Consiglio dei ministri, in materia di reddito di cittadinanza e quota cento, laddove si dispone che la nuova disciplina pensionistica si applichi ai dipendenti pubblici a decorrere dal prossimo 1° agosto. È di tutta evidenza lo sfasamento temporale tra le due richiamate disposizioni ed il conseguente rischio di disfunzioni operative nelle pubbliche amministrazioni che ne potranno discendere –:

   come si intenda intervenire al fine di scongiurare i richiamati rischi organizzativi nelle amministrazioni interessate dalle suddette disposizioni e affinché non vengano frustrate le legittime aspettative delle migliaia di lavoratori precari che avevano, fino all'entrata in vigore del richiamato blocco delle assunzioni, la possibilità di essere stabilmente inseriti nella pubblica amministrazione.
(5-01266)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ente pubblico

ricambio generazionale

assunzione