ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01260

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 111 del 22/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: UNGARO MASSIMO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/01/2019


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 21/01/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/01/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01260
presentato da
UNGARO Massimo
testo di
Martedì 22 gennaio 2019, seduta n. 111

   UNGARO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   con il voto alla Camera dei comuni del 15 gennaio 2019 il Governo May ha subito una sonora sconfitta e il Regno Unito si ritrova in una grave paralisi politica e istituzionale a meno di tre mesi dalla scadenza del 29 marzo 2019. La probabilità di una uscita senza accordo, il cosiddetto no-deal, cresce a dismisura;

   con 700.000 italiani residenti nel Regno Unito l'Italia non può permettersi di stare a guardare e deve tenersi pronta in caso di mancato accordo e di vero e proprio caos politico ed economico;

   mentre il Governo italiano sconta un ritardo ingiustificabile, altri Paesi europei come la Germania, il Belgio e la Francia si sono da tempo dotati di una legislazione di emergenza per affrontare i rapporti con il Regno Unito in caso di «hard Brexit», ovvero di uscita tal quale senza alcun tipo di accordo con l'Unione europea;

   emblematico è il caso del Governo francese; così infatti dichiarava al quotidiano britannico The Guardian il 17 gennaio il premier Edouard Philippe: «Ho deciso di attivare il piano per una Brexit no-deal. Cinque decreti saranno emessi compresa l'autorizzazione per importanti investimenti in nuove infrastrutture come i controlli di controllo alle frontiere, strade, parcheggi per camion e magazzini nei porti e negli aeroporti. Le autorità cominceranno anche ad assumere 600 impiegati governativi extra per far fronte alle conseguenze per gli scambi transfrontalieri del Regno Unito che lasciano l'Unione europea senza un accordo, compresi doganieri, veterinari e altri ispettori per effettuare i controlli necessari su merci, bestiame e prodotti alimentari. Vogliamo essere pronti. Questo piano incorpora misure legislative e legali volte a garantire che i diritti dei nostri concittadini e delle nostre imprese siano effettivamente tutelati»;

   il Parlamento francese ha già approvato nella prima decade di gennaio 2019 una legge che consente al Governo di imporre misure di emergenza con un decreto se necessario per far fronte alle conseguenze di una Brexit senza accordo, comprese le misure per stabilizzare i diritti di viaggio, residenza, lavoro e benessere per i cittadini britannici in Francia, che avrebbero 12 mesi per richiedere il permesso di soggiorno;

   a due giorni dalla predetta «bocciatura» della proposta di Brexit alla Camera dei Comuni inglese, il Parlamento tedesco ha approvato una legge che permette di regolare la fase di transizione dell'uscita della Gran Bretagna fino alla fine del 2020, nel caso il Regno Unito decida di proseguire sulla strada tracciata insieme alla Unione europea di un'uscita regolata;

   l'Italia è unico tra i maggiori Paesi europei a non essersi ancora dotato di un piano organico di emergenza in caso di uscita senza accordo della Gran Bretagna dall'Unione europea –:

   quali iniziative urgenti il Governo intenda mettere in campo per definire una normativa italiana specifica per il caso di uscita dall'Unione europea del Regno Unito senza un accordo o con uscita regolata dall'Unione europea, anche in vista delle prossime elezioni europee, nonché per la tutela dei rapporti economici e politici del nostro Paese, degli italiani nel Regno Unito e dei britannici in Italia.
(5-01260)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

controllo alla frontiera

Unione europea

approvazione della legge