Legislatura: 18Seduta di annuncio: 109 del 16/01/2019
Primo firmatario: STUMPO NICOLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 16/01/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI 16/01/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 16/01/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 17/01/2019 Resoconto STUMPO NICOLA LIBERI E UGUALI RISPOSTA GOVERNO 17/01/2019 Resoconto DELL'ORCO MICHELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI) REPLICA 17/01/2019 Resoconto STUMPO NICOLA LIBERI E UGUALI
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/01/2019
DISCUSSIONE IL 17/01/2019
SVOLTO IL 17/01/2019
CONCLUSO IL 17/01/2019
STUMPO e MURONI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
il comma 103 della legge di bilancio 2019, legge n. 145 del 30 dicembre 2018, obbliga i comuni a consentire «in ogni caso» a tutte le auto elettriche e ibride la circolazione nelle aree pedonali e nelle ZTL;
per le associazioni ambientaliste quanto previsto dall'articolo 1, comma 103, della legge n. 145 del 30 dicembre 2018 è «una mostruosità che riporta indietro il Paese di 50 anni». È questo il monito lanciato da diverse associazioni ambientaliste che si occupano di mobilità sostenibile; infatti il documento è firmato da: FIAB – Federazione Italiana Amici della Bicicletta, Legambiente/Legambici, Alleanza Mobilità Dolce, Kyoto Club, Associazione Salvaiciclisti Bologna, Associazione Salvaiciclisti Roma, Fiab Torino Bike Pride, Bikeitalia.it, Genitori Antismog, Greenpeace, Napoli Bike Festival, Cittadini per l'aria, Milano Bike Coalition, Associazione Motoperpetuo Roma, Associazione Ciclonauti, Comitato Torino Respira, Fondazione Michele Scarponi, Comitato per la Bellezza, Italia Nostra;
questo intervento di fatto cancella, in poche righe, tutti i risultati raggiunti in decenni su mobilità sostenibile e tutela di piazze e strade delle città italiane, a danno di abitanti, commercianti, turisti e monumenti nonché con buona pace della sicurezza delle persone;
dal 1° gennaio 2019 piazza del Popolo a Roma o piazza del Plebiscito a Napoli, o piazza del Duomo a Milano, o via Maqueda a Palermo, potranno essere percorse incessantemente da autovetture; ma non basta anche i centri storici medioevali di Bologna o Firenze, protetti da ZTL già a maglie troppo larghe, potranno essere invasi dal traffico e parcheggio selvaggio di altre migliaia di macchine in più;
l'articolo 1, comma 103, della legge n. 145 del 30 dicembre 2018 rappresenta, quindi, un ritorno al passato della motorizzazione che occupa ogni spazio urbano;
a seguito della denuncia delle associazioni ambientaliste il sottosegretario per le infrastrutture e i trasporti Dall'Orco ha dichiarato che la norma deve essere cancellata. Inoltre, si ricordano le reazioni negative degli assessori dei comuni di Milano, Bologna, Torino, Roma e di molte altre città –:
se intenda con urgenza assumere la decisione concreta e netta di sopprimere, nella prima iniziativa normativa utile la disposizione recata dall'articolo 1, comma 103, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, come affermato dal sottosegretario Dall'Orco, in modo da evitare ogni possibile equivoco interpretativo ed evitare di riempire le città con migliaia di macchine in più nelle aree pedonali e nelle ZTL.
(5-01237)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):protezione dell'ambiente
infrastruttura dei trasporti
zona pedonale