ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01218

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 109 del 16/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: ROTELLI MAURO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 16/01/2019


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 16/01/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/01/2019

ATTO MODIFICATO IL 05/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01218
presentato da
ROTELLI Mauro
testo presentato
Mercoledì 16 gennaio 2019
modificato
Martedì 5 febbraio 2019, seduta n. 120

   ROTELLI. – Al Ministro della giustizia. – Per sapere – premesso che:

   il carcere di Mammagialla di Viterbo versa in una situazione di estrema criticità, segnalata a più riprese dagli agenti di polizia penitenziaria ivi impiegati, che sono scesi in piazza anche il 14 gennaio 2019 denunciando che il carcere «e di conseguenza tutto il territorio viterbese, è veramente in pericolo»;

   la struttura, con una popolazione carceraria di circa 550 detenuti, tra i quali anche cento detenuti psichiatrici, venti dei quali definiti «acuti», è estremamente sovraffollata e carente di personale, soprattutto con riferimento alle professionalità specialistiche necessarie per assistere i detenuti psichiatrici, la cui gestione risulta pressoché impossibile in ambiente penitenziario;

   il 40 per cento dei detenuti presso il Mammagialla, infatti, è in terapia psichiatrica e dodici di loro sono quelli in media giornalmente a carico dello staff multimediale, mentre nel corso del 2018 erano in carico allo staff multimediale 15/16 detenuti al giorno, per un totale di 101 soggetti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018;

   inoltre, l'assistenza psichiatrica nel carcere ammonta a sole 36 ore settimanali nei giorni dal lunedì al venerdì, mentre il sabato e la domenica il personale di polizia penitenziaria è lasciato completamente solo a gestire eventuali crisi di questi soggetti, pur non avendo le specifiche professionalità;

   per quanto attiene alla carenza di personale, attualmente la forza totale operativa della polizia penitenziaria in servizio presso la struttura ammonta a 343 unità, di cui solo 266 sono agenti assistenti e solo 110 sono quelli «su carta» addetti ai reparti detentivi, ma quelli effettivamente in servizio sono solo 101, un numero insufficiente a svolgere il lavoro giornaliero;

   con il decreto ministeriale 2 ottobre 2017, recante «Ripartizione delle dotazioni organiche del Corpo di Polizia Penitenziaria», il personale in servizio presso il carcere di Viterbo è stato, infatti, ridotto di ben settanta unità, andando ad aggravare ulteriormente le già precarie condizioni lavorative degli stessi;

   sulla quantità di personale in servizio presso il carcere ha inciso negativamente anche il raddoppio – dal 2017 al 2018 – delle visite di detenuti in pronto soccorso, che costringono alcuni agenti ad accompagnare il detenuto allontanandosi dalla struttura, circostanza dovuta perlopiù al continuo avvicendamento del personale medico e infermieristico presente in struttura che rende difficile agli stessi di conoscere meglio i detenuti e valutare in loco la criticità delle situazioni;

   la struttura del carcere è fatiscente, in molti spazi non funzionano i termosifoni e le docce dei detenuti sono talmente malconce da costringere il personale di polizia ad allontanare i ferri che spuntano dal cemento che si sbriciola, al fine di evitare situazioni di pericolo;

   le frequenti segnalazioni sin qui effettuate dalle forze di polizia penitenziaria e dalla segreteria provinciale di Viterbo dell'Unione sindacati polizia penitenziaria (Uspp) non hanno sortito alcun esito e la situazione all'interno della struttura viterbese rimane critica e pericolosa per detenuti e agenti in servizio;

   da anni l'Uspp chiede invano che il carcere Mammagialla possa usufruire di una quota maggiore di personale e lavorare in condizioni di maggiore sicurezza, attraverso il potenziamento del sistema di videosorveglianza, l'approntamento di modifiche strutturali volte a permettere agli agenti addetti di essere posizionati all'esterno delle sezioni detentive negli orari di apertura delle celle, nonché il completamento dello spazio previsto presso il pronto soccorso di Viterbo, per ospitare i detenuti in attesa di essere visitati, tenendoli separati dal resto dell'utenza –:

   se sia informato dei fatti di cui in premessa e quali iniziative urgenti intenda assumere rispetto al carcere Mammagialla al fine di garantire la sicurezza degli agenti ivi impiegati e quella di tutto il territorio viterbese, intervenendo al più presto per porre rimedio alle criticità segnalate.
(5-01218)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detenuto

personale carcerario

psichiatria