ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01192

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 107 del 09/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: TIRAMANI PAOLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 09/01/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PANIZZUT MASSIMILIANO LEGA - SALVINI PREMIER 09/01/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 09/01/2019
Stato iter:
10/01/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/01/2019
Resoconto TIRAMANI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 10/01/2019
Resoconto COLETTO LUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 10/01/2019
Resoconto TIRAMANI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/01/2019

SVOLTO IL 10/01/2019

CONCLUSO IL 10/01/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01192
presentato da
TIRAMANI Paolo
testo di
Mercoledì 9 gennaio 2019, seduta n. 107

   TIRAMANI e PANIZZUT. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   all'ospedale Sant'Andrea di Vercelli i malati oncologici, qualora abbiano necessità di un ricovero, sono gestiti nel reparto di medicina interna, dal momento che nel reparto di oncologia non vi sono più i letti di degenza: ciò avviene a causa della riforma degli ospedali voluta dall'assessore regionale alla sanità Antonio Saitta, che ha ridisegnato l'intera rete ospedaliera del territorio, generando altresì disparità tra gli stessi ospedali della regione Piemonte;

   la carenza di posti letto nel reparto di oncologia dell'ospedale Sant'Andrea di Vercelli comporta che un malato oncologico, ricoverato nel reparto di medicina interna, potrebbe non vedere mai lo specialista oncologo, o comunque solo dopo molto tempo, in quanto non esiste più nell'ospedale Sant'Andrea il sistema di presa in carico globale del paziente oncologico;

   è evidente il venir meno dell'assetto organizzativo della Asl che oramai è supportata solo dal suo personale medico, paramedico e del comparto;

   è assurdo pensare che un malato oncologico possa non avere bisogno di un ricovero ospedaliero e di personale specializzato: la carenza di posti letto nel reparto di oncologia genera una situazione lesiva nei confronti dei diritti del malato –:

   se il Ministro interrogato non intenda assumere iniziative di competenza, volte ad assicurare ai malati oncologici il livello essenziale di assistenza e il diritto all'erogazione di cure appropriate in relazione ai fatti illustrati in premessa.
(5-01192)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 10 gennaio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-01192

  Il Presidio Ospedaliero S. Andrea di Vercelli è classificato come DEA di I livello per il quale, nell'ambito della più recente attività di programmazione dei servizi sanitari, la regione Piemonte ha previsto il superamento dell'unità operativa complessa di oncologia dotata di posti letto e l'istituzione di una unità operativa complessa nella medesima disciplina, ma senza previsione di posti letto.
  Invero, va ricordato che le attività proprie di un reparto oncologico prevedono innanzitutto la somministrazione di trattamenti antiblastici e di terapie di supporto, l'esecuzione di controlli per patologie in atto e pregresse nonché di indagini strumentali ed ematochimiche.
  In ragione dei rapidi progressi scientifici e tecnologici, che rendono le indagini sempre meno invasive e le terapie sempre meglio tollerabili, tali attività possono essere svolte anche in regime ambulatoriale, riservando il ricorso al ricovero ospedaliero (in regime ordinario oppure di day hospital) alle sole condizioni cliniche di maggiore complessità e/o fragilità.
  Dunque, nel caso in cui emerga l'esigenza del ricovero ospedaliero, il paziente può essere adeguatamente trattato anche in ambiente internistico: ciò, però, a condizione che venga garantito il percorso di cura appropriato e congruo grazie alla presenza di percorsi assistenziali definiti e condivisi, coordinati a livello sovraaziendale e atti ad assicurare l'accessibilità alle cure e la presa in carico globale del paziente stesso.
  Il modello organizzativo della rete oncologica Piemontese ha definito lo specifico ruolo dei diversi ospedali inseriti nella rete stessa, individuando le patologie da trattare nei diversi Centri e le modalità di correlazione funzionale tra essi, secondo il modello dei Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA).
  Inoltre, il modello regionale di rete oncologica individua un Gruppo Interdisciplinare di Cura (GIC) cui è affidato il compito di elaborare i PDTA in relazione all'offerta prestazionale erogabile presso i diversi nodi della rete, a garanzia di tempestività, efficacia e sicurezza dell'intero percorso di cura.
  Ciò premesso, per quanto la Regione Piemonte, anche sulla base delle predette motivazioni, abbia fornito assicurazioni circa la completezza e l'appropriatezza del percorso di cura del paziente oncologico nel territorio vercellese, comunico che il Ministero della salute ha già provveduto a richiedere alla stessa regione ulteriori e specifici elementi informativi sul ruolo del presidio ospedaliero in parola nell'ambito della rete oncologica regionale, con particolare riguardo alle modalità in uso per l'effettiva presa in carico dei pazienti e per l'erogazione delle necessarie cure specialistiche.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritti del malato

cancro

medicina