ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01183

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 107 del 09/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: SILVESTRONI MARCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 09/01/2019


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 09/01/2019
Stato iter:
10/01/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/01/2019
Resoconto SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 10/01/2019
Resoconto GALLI DARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 10/01/2019
Resoconto SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/01/2019

SVOLTO IL 10/01/2019

CONCLUSO IL 10/01/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01183
presentato da
SILVESTRONI Marco
testo di
Mercoledì 9 gennaio 2019, seduta n. 107

   SILVESTRONI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   la distribuzione locale del gas è definita dalla direttiva 30/98/UE (norme comuni per il mercato interno del gas naturale);

   il cosiddetto «decreto Letta» decreto legislativo n. 164 del 2000, emanato in attuazione di questa direttiva, ha effettuato la scelta della gara pubblica, bandita anche in forma aggregata fra gli enti locali concedenti, come unica forma di assegnazione del servizio di distribuzione del gas;

   da allora si sono succeduti sino al 2014 numerosissimi provvedimenti per disciplinare tutti gli aspetti giuridici e contrattuali relativi alle gare;

   il Ministero dello sviluppo economico ha rilevato che le centinaia di gare che hanno avuto luogo nel trascorso decennio, per scadenza naturale delle concessioni più antiche, sono state prevalentemente basate, in assenza di criteri prestabiliti, sul massimo canone offerto e hanno comportato numerosi contenziosi, in particolare per quanto riguarda il valore di rimborso della rete da corrispondere al gestore uscente;

   lo schema di contratto di servizio tipo relativo all'attività di distribuzione di gas naturale è stato approvato con decreto del Ministero dello sviluppo economico 5 febbraio 2013 e successive modificazioni, ma ad oggi le gare gas non sono partite né sono stati esercitati i poteri sostitutivi né da parte delle regioni né da parte del Ministero dello sviluppo economico;

   gli importanti interessi collettivi e individuali in gioco, e l'interesse prioritario allo sviluppo del sistema economico italiano, rendono essenziale l'attuazione delle norme di gara per la messa a bando in regime di concorrenza;

   l'immobilismo di questi anni, in cui non sono state avviate le gare né esercitati i posteri sostitutivi, non trova alcuna giustificazione sostanziale ed esprime piuttosto una carenza di programmazione strategica;

   il danno economico prodotto dal protrarsi di questa situazione risulta ingente soprattutto per le attività produttive –:

   quali iniziative di competenza anche normative intenda assumere per assicurare la messa a bando in regime di concorrenza e per ripristinare una situazione di legalità per lo sviluppo economico della Nazione e la garanzia di maggiore efficienza del servizio pubblico.
(5-01183)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 10 gennaio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-01183

  Rispondo al Question time in discussione relativo alle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale nel mercato interno, rappresentando quanto segue.
  Premetto che il mercato del gas naturale in Italia è stato aperto, come noto, alla concorrenza con il decreto legislativo n. 164 del 2000, di recepimento della direttiva europea 98/30/CE, nonché dal successivo decreto legislativo 93 del 2011, che ha recepito le direttive 2009/72/CE, 2009/73/CE e 2008/92/CE.
  In particolare, il suddetto decreto 164 del 2000 ha introdotto la procedura di evidenza pubblica quale strumento per l'affidamento del servizio pubblico locale della distribuzione del gas, secondo i principi comunitari di trasparenza, efficienza ed economicità.
  In attuazione di tali principi, i criteri di gara posti con il decreto ministeriale n. 226 del 2011 assicurano la più ampia partecipazione di soggetti alle gare stesse, nonché alti livelli di efficienza nel servizio.
  I notevoli ritardi nella partenza delle suddette gare, rappresentati dall'Onorevole Interrogante, sono dovuti tra l'altro alla complessità degli aspetti, non solo economici, coinvolti nel processo di liberalizzazione del settore che comporta la transizione dagli affidamenti comunali diretti ad affidamenti a mezzo di gara pubblica da svolgersi in ambiti territoriali minimi.
  L'impianto normativo nel suo complesso – normativa primaria, secondaria e regolatoria dell'Autorità di settore (ARERA) – è stato impostato con l'obiettivo di renderlo il più possibile aderente alle peculiarità del settore; inoltre, sono state poste regole di gara omogenee che diano la dovuta importanza agli aspetti tecnici e alla qualità del servizio, proprio per evitare che le gare vengano aggiudicate solo sulla base del canone offerto, come descritto nell'atto.
  Ad oggi, a circa 19 anni dall'emanazione del succitato decreto 164 del 2000, a fronte dell'attuale quadro normativo di riferimento, soltanto pochissime procedure di gara per l'aggiudicazione del servizio di distribuzione del gas risultano in corso di esecuzione. A riguardo, alcuni Comuni e stazioni appaltanti hanno evidenziato aspetti ritenuti ostativi all'avvio delle gare medesime, quali ad esempio: il mancato riconoscimento dell'ammortamento degli impianti per i Comuni e le società patrimoniali proprietarie di tutto o parte degli stessi; la corretta valorizzazione delle reti di proprietà pubblica ai fini della possibile vendita; la previsione normativa e contrattuale che prevede il passaggio della proprietà delle reti del gas degli Enti pubblici al Gestore della rete in caso di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su tali reti.
  Tali aspetti, connessi con la valutazione degli asset messi in gara, possono essere modificati principalmente con interventi normativi.
  Il Ministero dello sviluppo economico si è già attivato in tal senso, avviando alcuni incontri istituzionali, che proseguiranno nei prossimi mesi, al fine di valutare eventuali interventi normativi utili a superare le diverse criticità.
  Tutto ciò nel rispetto dei diritti degli stakeholders del settore e a garanzia del sistema e della disciplina della concorrenza, tutelando, altresì, i consumatori da aumenti delle tariffe di distribuzione del gas.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

distribuzione d'energia

distribuzione del gas

gas naturale