ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01103

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 99 del 11/12/2018
Abbinamenti
Atto 5/01099 abbinato in data 12/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: NEVI RAFFAELE
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 11/12/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 11/12/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 11/12/2018
Stato iter:
12/12/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/12/2018
Resoconto NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 12/12/2018
Resoconto MANZATO FRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E TURISMO)
 
REPLICA 12/12/2018
Resoconto NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/12/2018

DISCUSSIONE IL 12/12/2018

SVOLTO IL 12/12/2018

CONCLUSO IL 12/12/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01103
presentato da
NEVI Raffaele
testo di
Martedì 11 dicembre 2018, seduta n. 99

   NEVI e SPENA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   in Italia, da diciannove zuccherifici, nel giro di neanche una dozzina di anni, si è passati a due soltanto. Eppure, l'Italia è il terzo consumatore di zucchero in Europa;

   gli altri zuccherifici sono stati prima ridotti dal sistema delle quote, che nell'Unione europea per decenni ha gestito esattamente come il latte, e poi dalla liberalizzazione: il prezzo della materia prima è crollato, da 600 euro di un anno fa ora si è intorno ai 370 euro alla tonnellata. Per rientrare nei costi e fare profitto gli zuccherifici italiani devono stare sopra quota 400 euro;

   secondo la stampa specializzata quattro colossi, due tedeschi e due francesi, controllano il 75 per cento del mercato europeo e vendono sottocosto. Una tonnellata di zucchero arriva in Italia dal Nord Europa a 350-360 euro inclusi i 50-60 euro necessari per il trasporto. Eridania, principale produttore italiano è passata di mano, ai francesi di Cristal Union. L'India sta ponendo in essere un dumping sullo zucchero di altrettanto rilievo;

   a luglio 2018 il Ministro interrogato ha annunciato che dal 2019 cresceranno le risorse destinate al sostegno di questa filiera, da 443,7 a 600 per ettaro per la barbabietola da zucchero;

   a metà ottobre 2018 il Governo italiano ha presentato al Consiglio europeo dei Ministri dell'agricoltura la richiesta di attivare misure eccezionali, cioè lo stato di crisi, per il deterioramento delle condizioni di mercato nel settore dello zucchero. Nel dossier si è messo in evidenza il crollo dei prezzi medi dell'Unione europea diminuiti di oltre il 30 per cento;

   per Unionzucchero, l'associazione degli industriali del settore, e i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil «a livello nazionale è strategico puntare sulla valorizzazione dello zucchero 100 per cento italiano, favorendo partnership con i principali utilizzatori del prodotto e con la grande distribuzione, garantendo nel breve-medio termine adeguato approvvigionamento, contrastando la volatilità dei mercati...»;

   a fine novembre 2018 presso il Consiglio europeo dei Ministri dell'agricoltura è stato costituito un gruppo di lavoro ad alto livello sulla situazione del settore bieticolo-saccarifero;

   è opinione condivisa degli osservatori che il prezzo dello zucchero risalirà significativamente nei prossimi anni. È di tutta evidenza che, per salvare quel che resta della filiera dello zucchero italiano, deve scendere in campo la politica –:

   quali iniziative ulteriori intenda adottare il Ministro interrogato per sostenere lo strategico settore bieticolo saccarifero italiano.
(5-01103)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 dicembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-01103

  Signor Presidente, Onorevoli colleghi,
  considerata l'analogia delle questioni rappresentate, rispondo congiuntamente alle interrogazioni degli onorevoli Critelli e Nevi.
  Mi preme anzitutto rilevare che il Ministero presta particolare attenzione alla crisi che sta interessando il comparto saccarifero, L'attività bieticolo-saccarifera italiana, infatti, rappresenta un valore complessivo da tutelare per il sistema Paese, per l'importanza agricola, industriale e di approvvigionamento dell'agroalimentare italiano.
  In tale direzione, in occasione del Consiglio europeo dei Ministri dell'Agricoltura e della Pesca dello scorso 19 novembre e, successivamente, durante l'incontro avvenuto il 3 dicembre con il Commissario europeo all'agricoltura Hogan, il Ministro Centinaio ha rappresentato la nostra preoccupazione per la tenuta del settore saccarifero nazionale (a causa delle basse quotazioni del mercato dello zucchero che stanno penalizzando l'intera filiera), ed ha ribadito l'esigenza di affrontare in modo approfondito le problematiche connesse.
  Abbiamo così ottenuto dalla Commissione europea la costituzione di un «Gruppo ad alto livello», la cui prima riunione è stata già calendarizzata per il 29 gennaio prossimo, incaricato di discutere delle questioni che stanno affannando il comparto, di monitorare il mercato e di formulare proposte per la salvaguardia del settore, in particolare per le aree più vulnerabili.
  Nel frattempo, il Ministero sta lavorando per garantire un sostegno concreto al settore attraverso soluzioni finalizzate a rafforzare e migliorare l'intera filiera.
  In tal senso, nell'ambito delle misure di sostegno ai redditi al settore bieticolo-saccarifero, considerate le difficoltà strutturali del comparto e la sua importanza strategica, il Ministero ha già attivato a livello nazionale il sostegno accoppiato previsto dall'articolo 52 del Regolamento UE n. 1307 del 2013 nell'ambito dei pagamenti diretti. Peraltro, per fronteggiare l'attuale crisi delle quotazioni, è stato aumentato lo stanziamento di tale sostegno portando il plafond complessivo a 22,3 milioni.
  Per incrementare la competitività del settore, il Ministero intende costituire un Tavolo tecnico nazionale per definire gli interventi necessari allo scopo, anche attraverso la realizzazione di accordi di partnership tra attori attivi nella produzione e distribuzione alimentare, interessati ad instaurare una relazione fondata su logiche di valorizzazione dell'italianità dei prodotti.
  Per promuovere e valorizzare l'intero settore occorre tra l'altro, enfatizzarne i punti di forza che ci contraddistinguono nel mondo. In tale direzione, come indicato nel Programma di Governo, riteniamo prioritario adottare un sistema di etichettatura corretto e trasparente che garantisca una migliore tutela dei consumatori. In particolare, per quanto riguarda l'indicazione d'origine della materia prima in etichetta, come nel caso dello zucchero (la cui attuale indicazione, secondo la normativa europea, è «provenienza UE»), intendiamo attivarci affinché ci sia consentito di indicare in etichetta la provenienza italiana.
  Mi preme inoltre rilevare che la delegazione italiana ha sempre rappresentato alla Commissione europea la necessità di predisporre, dopo la fine delle quote, un puntuale e più attento monitoraggio del mercato dello zucchero, nonché di valutare l'attivazione di possibili strumenti di sostegno per quei Paesi, come l'Italia, dove il settore saccarifero è maggiormente esposto a seguito della liberalizzazione.
  Evidenzio al riguardo che la Commissione, su sollecitazione del nostro Paese, ha modificato la rilevazione mensile delle quotazioni dello zucchero, rendendola così più rappresentativa a livello di macro-regioni.
  Ciò posto, assicuro gli interroganti il continuo impegno del Governo nell'affrontare e proporre tutte le soluzioni possibili per risolvere tempestivamente le questioni aperte, nell'obiettivo di salvaguardare un settore strategico dell'agro-industria italiana e i lavoratori del settore agricolo e industriale interessati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sindacato

politica comune dei prezzi

prezzo agricolo