ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01099

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 99 del 11/12/2018
Abbinamenti
Atto 5/01103 abbinato in data 12/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: CRITELLI FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/12/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2018
GADDA MARIA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2018
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2018
CARDINALE DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2018
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2018
D'ALESSANDRO CAMILLO PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2018
PORTAS GIACOMO PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 11/12/2018
Stato iter:
12/12/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/12/2018
Resoconto INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 12/12/2018
Resoconto MANZATO FRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E TURISMO)
 
REPLICA 12/12/2018
Resoconto CRITELLI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/12/2018

DISCUSSIONE IL 12/12/2018

SVOLTO IL 12/12/2018

CONCLUSO IL 12/12/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01099
presentato da
CRITELLI Francesco
testo di
Martedì 11 dicembre 2018, seduta n. 99

   CRITELLI, INCERTI, GADDA, CENNI, CARDINALE, DAL MORO, D'ALESSANDRO e PORTAS. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   l'Italia, nel caso specifico dello zucchero, da anni subisce la concorrenza sleale delle grandi aziende del nord Europa e rischia di perdere un'ulteriore filiera produttiva del comparto agricolo: ad oggi, le progressive deregolamentazioni hanno portato alla chiusura di 16 zuccherifici su 19;

   nel nostro Paese, nei primi anni del 2000, si producevano 1,6-1,7 milioni di tonnellate di zucchero lavorando 270 mila ettari di terreno;

   a difendere l'ultimo zucchero italiano è rimasta la Coprob (cooperativa produttori bieticoli) che ha due stabilimenti a Minerbio nel bolognese e a Pontelongo nel padovano;

   la liberalizzazione del comparto bieticolo-saccarifero, entrata in vigore nell'ottobre 2017 in virtù del regolamento (UE) n. 1308 del 2013, ha generato una drastica riduzione dei prezzi dello zucchero in Italia;

   l'abolizione delle varie restrizioni al commercio estero per questi prodotti permette alle grandi multinazionali di applicare prezzi irrisori che, nel medio-lungo periodo, portano al monopolio di intere parti di mercato, nonché all'eliminazione dei competitor che non possono produrre in perdita;

   in Italia, la maggior parte del mercato è controllata da tre giganti stranieri, il primo dei quali è la multinazionale tedesca Sudzuker, che possiede 31 stabilimenti dall'Austria alla Bosnia, con una produzione di 5,9 milioni di tonnellate, la francese Cristal Union con 10 stabilimenti e 2 milioni di tonnellate ha preso anche il controllo dell'Eridania, la multinazionale Tereos con 45 siti industriali in 13 Paesi e una produzione di 3,7 milioni di tonnellate;

   per fronteggiare questa corsa al ribasso, produttori italiani di zucchero chiedono da tempo una chiara etichettatura di origine, obbligatoria, per permettere ai consumatori la libertà di scegliere un prodotto di qualità e per far conoscere uno zucchero che deriva da una «bietola 4.0» per la quale sono stati effettuati investimenti, per la genetica, l'irrigazione, la fertilizzazione e la tecnologia meccanica –:

   quali iniziative il Ministro interrogato intenda predisporre per evitare danni insanabili alla filiera italiana dello zucchero, anche adoperandosi in seno all'Osservatorio del mercato dello zucchero dell'Unione europea, nonché per promuovere e garantire la concorrenza, evitando situazioni che possano penalizzare le imprese italiane.
(5-01099)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 dicembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-01099

  Signor Presidente, Onorevoli colleghi,
  considerata l'analogia delle questioni rappresentate, rispondo congiuntamente alle interrogazioni degli onorevoli Critelli e Nevi.
  Mi preme anzitutto rilevare che il Ministero presta particolare attenzione alla crisi che sta interessando il comparto saccarifero, L'attività bieticolo-saccarifera italiana, infatti, rappresenta un valore complessivo da tutelare per il sistema Paese, per l'importanza agricola, industriale e di approvvigionamento dell'agroalimentare italiano.
  In tale direzione, in occasione del Consiglio europeo dei Ministri dell'Agricoltura e della Pesca dello scorso 19 novembre e, successivamente, durante l'incontro avvenuto il 3 dicembre con il Commissario europeo all'agricoltura Hogan, il Ministro Centinaio ha rappresentato la nostra preoccupazione per la tenuta del settore saccarifero nazionale (a causa delle basse quotazioni del mercato dello zucchero che stanno penalizzando l'intera filiera), ed ha ribadito l'esigenza di affrontare in modo approfondito le problematiche connesse.
  Abbiamo così ottenuto dalla Commissione europea la costituzione di un «Gruppo ad alto livello», la cui prima riunione è stata già calendarizzata per il 29 gennaio prossimo, incaricato di discutere delle questioni che stanno affannando il comparto, di monitorare il mercato e di formulare proposte per la salvaguardia del settore, in particolare per le aree più vulnerabili.
  Nel frattempo, il Ministero sta lavorando per garantire un sostegno concreto al settore attraverso soluzioni finalizzate a rafforzare e migliorare l'intera filiera.
  In tal senso, nell'ambito delle misure di sostegno ai redditi al settore bieticolo-saccarifero, considerate le difficoltà strutturali del comparto e la sua importanza strategica, il Ministero ha già attivato a livello nazionale il sostegno accoppiato previsto dall'articolo 52 del Regolamento UE n. 1307 del 2013 nell'ambito dei pagamenti diretti. Peraltro, per fronteggiare l'attuale crisi delle quotazioni, è stato aumentato lo stanziamento di tale sostegno portando il plafond complessivo a 22,3 milioni.
  Per incrementare la competitività del settore, il Ministero intende costituire un Tavolo tecnico nazionale per definire gli interventi necessari allo scopo, anche attraverso la realizzazione di accordi di partnership tra attori attivi nella produzione e distribuzione alimentare, interessati ad instaurare una relazione fondata su logiche di valorizzazione dell'italianità dei prodotti.
  Per promuovere e valorizzare l'intero settore occorre tra l'altro, enfatizzarne i punti di forza che ci contraddistinguono nel mondo. In tale direzione, come indicato nel Programma di Governo, riteniamo prioritario adottare un sistema di etichettatura corretto e trasparente che garantisca una migliore tutela dei consumatori. In particolare, per quanto riguarda l'indicazione d'origine della materia prima in etichetta, come nel caso dello zucchero (la cui attuale indicazione, secondo la normativa europea, è «provenienza UE»), intendiamo attivarci affinché ci sia consentito di indicare in etichetta la provenienza italiana.
  Mi preme inoltre rilevare che la delegazione italiana ha sempre rappresentato alla Commissione europea la necessità di predisporre, dopo la fine delle quote, un puntuale e più attento monitoraggio del mercato dello zucchero, nonché di valutare l'attivazione di possibili strumenti di sostegno per quei Paesi, come l'Italia, dove il settore saccarifero è maggiormente esposto a seguito della liberalizzazione.
  Evidenzio al riguardo che la Commissione, su sollecitazione del nostro Paese, ha modificato la rilevazione mensile delle quotazioni dello zucchero, rendendola così più rappresentativa a livello di macro-regioni.
  Ciò posto, assicuro gli interroganti il continuo impegno del Governo nell'affrontare e proporre tutte le soluzioni possibili per risolvere tempestivamente le questioni aperte, nell'obiettivo di salvaguardare un settore strategico dell'agro-industria italiana e i lavoratori del settore agricolo e industriale interessati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mercato comunitario

mercato interno

concorrenza