ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01098

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 99 del 11/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: SERRACCHIANI DEBORA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/12/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2018
CANTONE CARLA PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2018
LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2018
LEPRI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2018
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2018
VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2018
ZAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 11/12/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 11/12/2018
Stato iter:
12/12/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/12/2018
Resoconto SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 12/12/2018
Resoconto COMINARDI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 12/12/2018
Resoconto SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/12/2018

SVOLTO IL 12/12/2018

CONCLUSO IL 12/12/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01098
presentato da
SERRACCHIANI Debora
testo di
Martedì 11 dicembre 2018, seduta n. 99

   SERRACCHIANI, GRIBAUDO, CARLA CANTONE, LACARRA, LEPRI, MURA, VISCOMI e ZAN. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   l'azienda Dm Elektron di Buja (Ud), con 130 dipendenti che produce schede elettriche ha deciso unilateralmente di delocalizzare la propria produzione dallo stabilimento friulano in Romania;

   nella mattinata del 7 dicembre 2018 tutti i lavoratori, dopo aver proclamato 8 ore di sciopero, hanno cercato di bloccare i mezzi pesanti che stavano portando via i macchinari;

   a spingerli verso questo atto estremo di protesta sono le crescenti preoccupazioni per il futuro dello stabilimento; nonostante le reiterate richieste da parte delle organizzazioni sindacali di conoscere i piani aziendali, la proprietà non ha mai voluto chiarire;

   nello stabilimento di Buja c'è chi è occupato da oltre 30 anni e si vede «portare via un pezzo della propria vita»;

   le organizzazioni sindacali e i lavoratori sono convinti che questa volta, rispetto ad analoghe situazioni verificatesi in passato, l'azienda avrebbe deciso di spostare interamente l'attività nello stabilimento di proprietà in Romania;

   dal 7 dicembre 2018 i lavoratori stanno manifestando giorno e notte all'esterno dell'azienda attraverso un presidio;

   la regione Friuli Venezia Giulia ha annunciato «un tavolo di crisi» che era convocato per il 10 dicembre;

   per l'11 dicembre sarebbe stato fissato un incontro con la direzione aziendale, ma i lavoratori temono che i macchinari in fabbrica siano portati via;

   nella mattinata del 10 dicembre i lavoratori si sono stesi tutti per terra davanti i cancelli dell'azienda per impedire il trasloco dei macchinari in Romania;

   ci sono stati momenti di fortissima tensione, allorquando sono intervenute le forze dell'ordine in tenuta antisommossa, arrivate sul posto in gran numero, per consentire ai mezzi il passaggio;

   il segretario della Fiom Cgil di Udine ha denunciato la presenza di un numero sproporzionato di agenti per questa operazione –:

   se non intenda convocare con la massima urgenza un tavolo istituzionale per salvaguardare i livelli occupazionali rispetto alle conseguenze della paventata delocalizzazione dell'azienda Dm Elektron di Buja.
(5-01098)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 dicembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-01098

  Con riferimento al quesito posto dall'onorevole interpellante, relativo alle problematiche dei lavoratori dell'azienda Dm Elektron di Buja (Udine), rappresento quanto segue.
  Presso lo stabilimento di Buja della DM Elektron, impegnato nella produzione di schede e componenti elettronici, è stata utilizzata la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) a seguito della sottoscrizione di contratti di solidarietà, per i periodi dal 22 ottobre 2012 al 21 ottobre 2013 e dal 22 gennaio 2014 al 21 gennaio 2015 (con riconoscimento anche di un contributo regionale aggiuntivo rispetto al trattamento di integrazione salariale), nonché dal 22 gennaio 2015 al 21 ottobre 2015. È stata poi utilizzata la CIGS per riorganizzazione aziendale per il periodo dal 22 ottobre 2015 al 21 ottobre 2016.
  Non risultano periodi successivi a quelli indicati di utilizzo di ammortizzatori sociali conservativi.
  Segnalo che l'Amministrazione regionale friulana, a seguito di quanto avvenuto presso lo stabilimento Dm Elektron a partire da venerdì 7 dicembre u.s., con i lavoratori mobilitatisi per la paventata delocalizzazione della produzione verso unità produttive di proprietà aziendale site in Romania, ha convocato con immediatezza un tavolo con le parti, il cui primo incontro si è tenuto lo scorso 10 dicembre.
  In tale sede, la regione ha manifestato la propria disponibilità a supportare soluzioni idonee a garantire la continuità produttiva del sito friulano con conseguente tutela dei livelli occupazionali.
  Questo Governo sta ponendo grande attenzione ai fenomeni di crisi aziendale e anche la situazione attuale dell'azienda Dm Elektron sarà seguita con il massimo impegno al fine di addivenire ad una proposta di soluzione.
  Infatti, tengo a sottolineare come questo Governo, sin dall'atto del suo insediamento, ha profuso il massimo impegno nel cercare di migliorare la situazione occupazionale dei lavoratori, restituendo forza e dignità al nostro tessuto produttivo.
  Non posso fare a meno di ricordare che con il «decreto Dignità» (decreto-legge 12 luglio 2018 n. 87, convertito con modificazioni in legge n. 96 del 9 agosto 2018) abbiamo introdotto specifiche misure sanzionatorie per il contrasto alla delocalizzazione delle imprese che abbiano avuto dallo Stato aiuti per costituire, ampliare e sostenere le proprie attività economiche.
  Concludendo, quindi, in merito alla delicata problematica dei lavoratori dell'azienda in parola, il Governo si rende disponibile all'apertura di un tavolo di confronto con tutti gli interlocutori interessati, nelle opportune sedi istituzionali, al fine di garantire la salvaguardia del valore aziendale, dei posti di lavoro e conseguentemente del benessere delle famiglie.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sindacato

trasferimento d'impresa

stabilimento