ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01088

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 99 del 11/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: MURELLI ELENA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 11/12/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 11/12/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/12/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01088
presentato da
MURELLI Elena
testo di
Martedì 11 dicembre 2018, seduta n. 99

   MURELLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il 4 dicembre 2018 la famiglia Malacalza ha annunciato la decisione di chiudere la Sima&Tectubi;

   la storica azienda operante nel comparto Oil&Gas, con sede legale a Genova e stabilimento a Podenzano (Piacenza), verteva da anni in situazione di difficoltà, colpita dalla crisi del settore offshore, che ha ridotto gli ordini, e dalle sanzioni americane all'Iran, che ha significato la chiusura di un ulteriore segmento di mercato;

   tuttavia, l'intenzione di porre in liquidazione la società è giunta come un fulmine a ciel sereno, specie per i circa 40 dipendenti dello stabilimento, che si ritrovano ora, in prossimità delle festività natalizie, con lo spettro della perdita del posto di lavoro e l'incognita per un reimpiego;

   trattasi, infatti, di lavoratori tra i 40 ed i 50 anni, tutti troppo giovani per accedere alla pensione, ma comunque in età avanzata per potersi facilmente ricollocare, a rischio peraltro di non poter beneficiare neanche di ammortizzatori sociali, le cui tutele si sono molto ristrette negli ultimi anni;

   secondo la proprietà non c'erano più prospettive per continuare l'attività: la mancanza di commesse importanti ed il forte indebolimento della posizione patrimoniale, con perdite per 11 milioni di euro negli ultimi sei anni, sono le motivazioni alla base della scelta di chiudere la storia della Sima&Tectubi, con lo scioglimento e la messa in liquidazione della spa;

   secondo le rappresentanze sindacali provinciali, invece, l'azienda pur in sofferenza poteva essere rilanciata, perché «il prodotto che fa la Sima&Tectubi ha ancora mercato: sono impianti indispensabili per l'estrazione del petrolio e del gas»; quindi per i sindacati «la famiglia (avrebbe potuto) fare di più per salvare la Sima&Tectubi (invece) la proprietà non ha fatto niente per evitare questa fine» come ad esempio cercare altri mercati –:

   se e quali, iniziative di competenza il Governo intenda urgentemente adottare in merito alla vicenda esposta in premessa e, nello specifico, se non ritenga opportuno avviare un tavolo istituzionale con tutte le parti coinvolte al fine di pervenire a soluzioni che possano salvaguardare al contempo una realtà importante per il territorio piacentino e i livelli occupazionali dei lavoratori coinvolti.
(5-01088)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

impresa in difficolta'

sanzione internazionale