Legislatura: 18Seduta di annuncio: 99 del 11/12/2018
Primo firmatario: LOCATELLI ALESSANDRA
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 11/12/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 11/12/2018
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 11/12/2018
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/12/2018
LOCATELLI e ZOFFILI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
la crisi che da mesi ha colpito la Canepa spa di san Fermo, leader mondiale nella tessitura serica di fascia alta, cui affianca la produzione di tessuti pregiati, sembra irreversibile;
l'azienda, da circa sette mesi, è stata acquisita da un fondo di investimento, Dea Capital del gruppo De Agostini; l'operazione, iniziata a cavallo tra la fine del 2017 ed inizio del 2018, ha portato all'acquisizione del 65 per cento dell'azienda; poi la nomina dell'amministratore delegato e del rappresentante del Fondo a maggio 2018, quindi la decisione dei rappresentanti del fondo di investire 5 milioni di euro in riorganizzazione ed altri 19, nell'arco dei prossimi 5 anni, per sanare l'azienda e rivenderla;
il 10 dicembre 2018 l'azienda ha presentato in tribunale la «prenotativa di concordato in bianco», ovvero di un percorso che parte con una domanda incompleta: vengono depositati i documenti, il tribunale assegna un giudice – con l'eventuale nomina di un commissario a tutela dei creditori –, lo stesso giudice fissa il termine entro il quale l'azienda deve presentare il piano concordatario (120 giorni, prorogabili di ulteriori 60);
trattasi, secondo gli interroganti, di un modo per l'azienda di prendere tempo in attesa di decidere quale strada intraprendere; nel mentre i debiti e i crediti vengono congelati, inclusi i crediti che vantano i lavoratori, i quali non hanno ancora percepito lo stipendio di novembre, né percepiranno ora dicembre e tredicesima;
se dunque entro i prossimi 6 mesi non dovesse arrivare un piano definitivo, l'azienda verrebbe dichiarata fallita e per i circa 400 dipendenti significherebbe la perdita del posto di lavoro;
già nei mesi scorsi era stata avviata una procedura di esubero per circa 129 dipendenti, successivamente ridotta a 105, dopo una trattativa che ha portato alla dimissione di alcuni e alla scelta di andar via di altri –:
se e quali iniziative urgenti, nell'ambito delle proprie competenze, il Governo intenda adottare con riguardo alla vicenda esposta in premessa, al fine di pervenire alla salvaguardia dei livelli occupazionali e di un'importante realtà produttiva per il tessuto socio-economico del territorio comasco.
(5-01087)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):soppressione di posti di lavoro
rappresentanza del personale
fallimento