ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01062

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 94 del 05/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 05/12/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 18/12/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/12/2018
Stato iter:
18/12/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/12/2018
Resoconto COMINARDI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 18/12/2018
Resoconto BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/12/2018

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 18/12/2018

DISCUSSIONE IL 18/12/2018

SVOLTO IL 18/12/2018

CONCLUSO IL 18/12/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01062
presentato da
RIZZETTO Walter
testo presentato
Mercoledì 5 dicembre 2018
modificato
Martedì 18 dicembre 2018, seduta n. 102

   RIZZETTO, BUCALO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   è necessario adottare nuovi e più efficaci sistemi di prevenzione e controllo per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori, in particolare, per quanto concerne l'inquadramento contrattuale, la retribuzione e il regolare pagamento di contributi previdenziali;

   sembrano sempre più frequenti le denunce di casi di lavoro in nero e di gravi frodi commesse dai datori di lavoro. Al riguardo, è recente la notizia di un maxi-raggiro che vede delle società pirata assorbire i dipendenti di altre aziende, modificando in peggio i contratti e non versando i contributi. Tali illeciti hanno già comportato ottomila denunce degli ispettori del lavoro, per milioni di euro di sanzioni;

   vittime di queste vere e proprie truffe sono dei lavoratori inconsapevoli di essere ceduti dal proprio datore di lavoro ad altre società, presso le quali risultano formalmente dipendenti;

   è il caso, ad esempio, di tre camerieri che dal 2002 lavorano in un noto ristorante del centro storico di Bologna, che dalla primavera del 2018 sono diventati, a loro insaputa, dipendenti di una cooperativa, pur continuando a svolgere la loro prestazione lavorativa presso l'originario datore di lavoro;

   si tratta di una nuova forma di caporalato dove i lavoratori vengono illecitamente gestiti attraverso degli artifizi posti in essere dai consulenti del lavoro e, di fatto «venduti», ad altre imprese mediante una catena di appalti e subappalti solo apparentemente regolare –:

   quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato sui fatti esposti in premessa;

   se e quali iniziative di prevenzione e controllo intenda adottare, per quanto di competenza, per contrastare gli illeciti posti in essere dai datori di lavoro e che ledono gravemente i diritti dei lavoratori, come descritto in premessa.
(5-01062)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 18 dicembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-01062

  Il delicato tema, posto dall'onorevole Rizzetto, relativo alla grave diffusione del fenomeno della fornitura illecita di lavoratori «sottocosto» da parte di soggetti non autorizzati, a condizioni di lavoro irregolari, fino ad arrivare a forme di sfruttamento del lavoro di rilevanza penale, è già da tempo oggetto di attenzione da parte di questo Governo.
  Nell'anno corrente, infatti, l'attività di contrasto posta in essere dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro contro tale fenomeno è stata molto intensa.
  In particolare, l'attività di vigilanza si è concentrata nei confronti delle società cooperative sia per quanto riguarda le verifiche relative all'applicazione dei contratti collettivi di settore finalizzate all'emersione delle cosiddette cooperative spurie, sia sul contrasto a fenomeni di appalto e somministrazione illecita nel settore.
  Tale attività si è intensificata anche in forza del Vademecum redatto e condiviso dall'INL (nota del 29 novembre 2017) con il Ministero dello sviluppo economico quale ausilio a supporto dell'attività ispettiva per individuare possibili indici di irregolarità nel settore, peraltro aggiornabile e modificabile in base alle criticità rilevate sui territori interessati.
  Inoltre, il focus ispettivo, contenuto nel documento di programmazione della vigilanza per il 2018 dell'INL, ha dato particolare risalto alle verifiche della regolarità dei rapporti di lavoro nelle cooperative anche in virtù dell'attività di intelligence implementata grazie alla collaborazione degli Osservatori provinciali sulla cooperazione, attivi in ambito territoriale, nel quadro del coordinamento operato, a livello centrale, dall'Osservatorio nazionale permanente presso l'INL.
  In tal senso sono state poste in essere attività di verifica in relazione alla regolarità della costituzione e dello svolgimento dei rapporti di lavoro con i soci di cooperativa, nonché all'adempimento degli obblighi retributivi e contributivi, spesso disattesi soprattutto in conseguenza di fenomeni interpositori illeciti.
  Un'ulteriore attività, sulla quale è stata posta una specifica attenzione, riguarda la tutela dei crediti di lavoro attraverso lo strumento della diffida accertativa, finalizzato alla soddisfazione delle pretese patrimoniali nei confronti dei datori di lavoro, particolarmente rilevante nei casi in cui l'applicazione di contratti collettivi sottoscritti da organizzazioni sindacali prive di reale rappresentatività sia preordinata ad ottenere consistenti ed indebite riduzioni del costo del lavoro, in termini retributivi e previdenziali. Conseguentemente, nell'anno in corso, l'INL ha provveduto a dare impulso ad iniziative ispettive mirate su tutto il territorio nazionale, continuando ad effettuare la vigilanza nei confronti di realtà imprenditoriali, non solo cooperative, che somministrano irregolarmente personale a molteplici committenti impegnati in tutti i settori dell'attività produttiva.
  Considerata la notevole diffusione del fenomeno in questione, sono stati coinvolti tutti gli Ispettorati territoriali del lavoro e sono stati approfonditi gli aspetti di tutela del lavoro e di legislazione sociale, con particolare attenzione al ricorso alla somministrazione di manodopera e al processo di stabilizzazione dei lavoratori utilizzati.
  Solo nel primo semestre del 2018, come risulta dal cosiddetto Modello Breve pubblicato sul sito istituzionale dell'INL, i lavoratori tutelati per effetto delle verifiche concernenti fenomeni interpositori sono stati 5.161, e l'attività di accertamento ha comportato l'applicazione di sanzioni amministrative per l'importo di 1.190.000 euro.
  Per quanto concerne la specifica vicenda dei tre camerieri di Bologna, la sede del competente Ispettorato Territoriale del Lavoro di Bologna ha riscontrato la difficoltà a identificare, tra i tantissimi casi simili quotidianamente accertati e sanzionati dall'ITL, quello specifico segnalato dall'onorevole interrogante.
  Non risulta, invece, così frequente, come reso noto dall'ITL di Bologna, il fenomeno della «regia occulta di professionisti regolarmente abilitati come consulenti del lavoro», se non in pochi casi prontamente sanzionati e segnalati all'Ordine professionale per i provvedimenti di competenza.
  Si registra, piuttosto, la frequente intermediazione di «soggetti» non abilitati quali consulenti del lavoro ed avvezzi ad operare ai limiti, ed oltre, della legalità.
  Questo Governo ha l'obiettivo di proseguire ed intensificare ulteriormente l'opera di contrasto già avviata contro queste «illecite forniture di manodopera», rafforzando l'organico dell'Ispettorato e inasprendo le sanzioni in materia di lavoro, al fine di contrastare il fenomeno del lavoro sommerso e irregolare e di tutelare la salute dei lavoratori.
  Per questo motivo, segnalo che anche la Legge di Bilancio 2019 procede in questa direzione. Infatti, come noto, è stato approvato, già alla Camera, un emendamento che consente all'INL di assumere 300 nuove unità lavorative per ciascuno degli anni 2019 e 2020 e ulteriori 330 unità per l'anno 2021. L'emendamento prevede, inoltre, un aumento delle sanzioni per violazioni in materia di lavoro in una misura che va dal 10 per cento, in materia di tutela della salute, al 20 per cento, in materia di lavoro irregolare, entrambe raddoppiate nel caso in cui un datore di lavoro nei 3 anni precedenti sia stato oggetto di sanzioni amministrative o penali per i medesimi illeciti.
  In questo modo, per concludere, vogliamo dare un segnale concreto al mondo del lavoro al fine di garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e contrastare le frodi commesse nella gestione illecita del «capitale umano», ricchezza inestimabile su cui si fonda la nostra Repubblica.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto del lavoro

ispettorato del lavoro

datore di lavoro