ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01050

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 94 del 05/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 03/12/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 03/12/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/12/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01050
presentato da
MURONI Rossella
testo di
Mercoledì 5 dicembre 2018, seduta n. 94

   MURONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   l'impianto di trattamento meccanico-biologico (Tmb) di proprietà dell'Ama, di via Salaria 981, è da anni al centro di proteste da parte dei residenti nella zona a causa dei miasmi e delle esalazioni provenienti dallo stesso, si tratta di esalazioni che invadono, tra gli altri, i quartieri di Villa Spada, Fidene, Colle Salario, Nuovo Salario;

   nel sito vengono trattati rifiuti indifferenziati attraverso procedure meccaniche e processi biologici con i quali la frazione di rifiuti umida viene separata da quella secca. L'impianto non è in grado di smaltire rapidamente l'enorme quantità di rifiuti che viene conferita giornalmente, con la conseguenza che i rifiuti indifferenziati si accumulano all'interno del deposito trasformandolo a tutti gli effetti in una discarica;

   va poi precisato che nell'impianto si svolge un lungo processo di fermentazione che dura diverse settimane. L'odore pestilenziale che si produce si diffonde nelle zone limitrofe densamente popolate, causando forti disagi, particolarmente forti per chi vive a ridosso dell'impianto che si trova a soli 50 metri dalla prima casa e a 150 metri dall'asilo;

   più volte è stata annunciata dall'amministrazione capitolina, guidata dalla sindaca Raggi, la chiusura del Tmb Ama di via Salaria e la sua riconversione, sempre rimandate. Da ultimo era stato annunciato la chiusura entro il 2019 a condizione che la quota della raccolta differenziata raggiunga il 70 per centro: obiettivo che, allo stato attuale, appare estremamente difficile da raggiungere;

   il dipartimento pressione sull'ambiente – servizio supporto tecnico ai processi autorizzatori – dell'Arpa Lazio, con nota, protocollo n. 70357, del 16 ottobre 2018, inviata alla direzione regionale risorse idriche, difesa del suolo e rifiuti, area ciclo integrato dei rifiuti della regione Lazio, di fatto boccia il Tmb Salario;

   la relazione dell'Arpa Lazio è una vera e propria denuncia inappellabile sull'impianto: c'è scritto che di fatto l'impianto non tratta i rifiuti, ma piuttosto li accumula e li sposta, quindi è una discarica di fatto; che non avrebbe i requisiti per essere autorizzato; che etichetta rifiuti in modo scorretto; che produce più scarto che rifiuto lavorato; che fa trasferenza di rifiuti in modi che sono completamente fuori norma; che i rifiuti che escono andrebbero ritrattati, tanto funziona male l'impianto; che i rifiuti stazionano nell'impianto oltre qualunque tempo consentito; che non riesce a riciclare nulla, nemmeno i metalli -0,4 per cento contro i 5-7 per cento che dovrebbe essere lo standard; che non è stata fornita nessuna documentazione sull'impatto degli odori e questo è un prerequisito per l'autorizzazione; che non può essere fatta manutenzione a causa della permanenza di quantità enormi di rifiuti; che non si tiene in alcun modo conto dell'impatto sul territorio della putrescenza, almeno 4 volte più dei limiti; che moltissime attività di scarico e carico avvengono in modo illecito; le ultime righe della relazione, non sono altro che la sentenza di condanna dell'impianto Tmb di via Salaria n. 981 «la valutazione della documentazione allo stato attuale agli atti non può che determinare un parere negativo di Arpa Lazio a riscontro della medesima» –:

   quali iniziative concrete e immediate, per quanto di competenza, il Governo intenda intraprendere, anche per il tramite del Comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente, in relazione alle criticità evidenziate con riguardo all'impianto di cui in premessa, a tutela della salute dei cittadini residenti nelle zone limitrofe all'impianto Tmb di via Salaria n. 981, e dei lavoratori presenti nell'impianto, alla luce del nuovo drammatico scenario denunciato nella relazione dell'Arpa Lazio che di fatto ne nega l'autorizzazione, perché tenerlo ancora funzionante sarebbe una scelta molto grave sia dal punto di vista ambientale e sanitario, ma anche sociale.
(5-01050)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

eliminazione dei rifiuti

rifiuti

politica sanitaria