ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01040

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 94 del 04/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: GALLINELLA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 03/12/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CADEDDU LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2018
CASSESE GIANPAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2018
CILLIS LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2018
CIMINO ROSALBA MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2018
DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2018
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2018
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2018
LOMBARDO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2018
MAGLIONE PASQUALE MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2018
MANCA ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2018
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2018
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2018
PIGNATONE DEDALO COSIMO GAETANO MOVIMENTO 5 STELLE 03/12/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 03/12/2018
Stato iter:
04/12/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/12/2018
Resoconto CILLIS LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 04/12/2018
Resoconto MANZATO FRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E TURISMO)
 
REPLICA 04/12/2018
Resoconto CILLIS LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/12/2018

SVOLTO IL 04/12/2018

CONCLUSO IL 04/12/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01040
presentato da
GALLINELLA Filippo
testo di
Martedì 4 dicembre 2018 in Commissione XIII (Agricoltura)

   GALLINELLA, CADEDDU, CASSESE, CILLIS, CIMINO, DEL SESTO, GAGNARLI, L'ABBATE, LOMBARDO, MAGLIONE, ALBERTO MANCA, MARZANA, PARENTELA e PIGNATONE. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e del Ministro dello sviluppo economico del 9 dicembre 2016 è stato introdotto l'obbligo di indicare, nell'etichetta del latte e dei prodotti derivati commercializzati in Italia, la duplice menzione del Paese di mungitura e quello di condizionamento o trasformazione;
   con successivi decreti degli stessi Ministri del 26 luglio 2017, è stato introdotto l'obbligo di indicazione del Paese di coltivazione e di lavorazione o molinatura per la filiera grano duro-pasta e per il riso;
   entrambi i decreti stabiliscono che le indicazioni sull'origine debbano essere apposte in etichetta, in un punto evidente e nello stesso campo visivo, così da essere facilmente riconoscibili, leggibili ed indelebili, in piena conformità con quanto disposto dal regolamento (UE) n. 1169/2011;
   la chiarezza e la comprensibilità delle informazioni sono assicurate attraverso l'allocazione delle stesse in un punto evidente e la dimensione dei font deve essere coerente con quanto previsto dall'allegato IV del regolamento citato;
   con decreto del 7 maggio 2018 il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali ha chiarito che i suddetti decreti rimangono efficaci sino alla data di applicazione degli atti di esecuzione dell'articolo 26, paragrafo 3, del citato regolamento (UE) n. 1169/2011 e, quindi, fino alla data del 1o aprile 2020 prevista dal regolamento di esecuzione (UE) 2018/775 del 28 maggio 2018;
   i decreti citati prevedono un periodo transitorio per lo smaltimento delle scorte dei prodotti che non soddisfano i nuovi requisiti, in quanto immessi sul mercato o etichettati prima dell'entrata in vigore degli stessi;
   relativamente al latte e ai prodotti lattiero-caseari il termine di smaltimento è scaduto ad ottobre 2017, mentre la pasta e il riso possono essere commercializzati fino ad esaurimento;
   nonostante l'entrata in vigore dei provvedimenti nazionali, continuano ad essere vendute confezioni, in particolare di pasta, le cui etichette non risultano conformi ai requisiti di leggibilità e visibilità, non assicurando quel livello di trasparenza dell'informazione domandato dai consumatori italiani in sede di consultazione e assicurato dalla normativa summenzionata –:
   quali iniziative di vigilanza, attraverso l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf), siano state assunte per garantire il rispetto degli obblighi dell'indicazione di origine dei prodotti messi in commercio o etichettati dopo l'entrata in vigore dei citati decreti nonché quali iniziative intenda ancora assumere per assicurare il raggiungimento del duplice scopo di tutelare il made in Italy e gli interessi dei consumatori.
(5-01040)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 4 dicembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-01040

  Signor Presidente, Onorevoli deputati, come evidenziato dal Ministro Centinaio sin dal suo insediamento, per tutelare il Made in Italy agroalimentare è fondamentale un sistema di etichettatura corretto e trasparente che consenta al consumatore di operare scelte consapevoli.
  Funzionale alla tutela dell'identità del cibo italiano è un adeguato sistema di controlli qualitativi e sanitari; per tale motivo, il contrasto alle frodi è all’italian sounding ha rappresentato da subito una priorità del Governo.
  I cittadini devono essere messi nella condizione di scegliere con la massima trasparenza ciò che mangiano, la provenienza del prodotto, le materie prime con cui l'articolo è composto per poter acquistare consapevolmente e al sicuro da ogni tipo di frode.
  In tal senso è determinante il lavoro svolto dall'Ispettorato centrale della qualità e repressione frodi (ICQRF) – organo tecnico di controllo del MIPAAFT – nel contrasto al fenomeno della contraffazione del Made in Italy, lesivo dei diritti dei consumatori e degli interessi economici dell'intera filiera agroalimentare.
  Il nostro sistema di controlli è riconosciuto tra i migliori al mondo, tant’è che l'ispettorato si pone ai vertici per numero di verifiche eseguite sulla qualità e sulla commercializzazione di numerose produzioni.
  Peraltro, con il decreto legislativo n. 231 del 2017, l'Ispettorato è stato individuato quale Autorità competente all'erogazione delle sanzioni per le violazioni del Regolamento (UE) n. 1169 del 2011 in materia di etichettatura degli alimenti fattispecie, questa, che permetterà una maggiore razionalizzazione dell'attività sanzionatoria, uniformandola su tutto il territorio nazionale.
  In tale direzione, l'Ispettorato verifica regolarmente la conformità alle norme europee e nazionali dell'etichettatura apposta sulle confezioni, sugli imballaggi e sulla relativa documentazione commerciale dei prodotti agroalimentari, anche al fine di garantire il rispetto delle cosiddette «pratiche leali d'informazione» previste da citato Regolamento europeo a tutela dei consumatori.
  In particolare, a seguito dell'adozione dei provvedimenti nazionali concernenti l'obbligo dell'indicazione del Paese d'origine della materia prima di taluni alimenti (tra cui il latte e la pasta di semola di grano duro) l'ICQRF ha elevato il livello di attenzione al fine di verificare la corretta etichettatura dei prodotti posti in commercio.
  Occorre tuttavia tener presente che i pertinenti decreti hanno disposto un periodo transitorio per lo smaltimento dei prodotti etichettati o immessi in commercio prima dell'entrata in vigore di tali provvedimenti.
  In particolare, per le paste di grano duro, è previsto che i prodotti immessi sul mercato o etichettati prima dell'entrata in vigore del relativo decreto (18 febbraio 2018) possano essere commercializzati fino all'esaurimento delle scorte.
  Pertanto, trattandosi le paste secche di prodotti con durabilità prolungata (24/36 mesi dal confezionamento), oggi e nei prossimi due anni sarà ancora possibile reperire in commercio confezioni di prodotti etichettati senza le indicazioni previste dal decreto.
  In ogni caso rilevo che nei primi 11 mesi di quest'anno, sulle paste secche di grano duro l'ICQRF ha eseguito 409 controlli, verificando 474 prodotti.
  Assicuro che anche per il 2019 l'Ispettorato manterrà un elevato livello di attenzione sul rispetto delle disposizioni in parola a tutela delle produzioni nazionali, dei consumatori e del Made in Italy in ambito europeo ed internazionale, attraverso il potenziamento della prevenzione e del contrasto alle frodi e ai fenomeni dell’italian sounding che sottraggono quote di mercato alle nostre produzioni agroalimentari di qualità.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

denominazione di origine

prodotto lattiero-caseario

protezione del consumatore