ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01037

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 94 del 05/12/2018
Firmatari
Primo firmatario: PRESTIPINO PATRIZIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/12/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 03/12/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/12/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01037
presentato da
PRESTIPINO Patrizia
testo di
Mercoledì 5 dicembre 2018, seduta n. 94

   PRESTIPINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   il Paese è stato interessato da eventi meteorologici che hanno devastato l'ambiente e la biodiversità, causato la morte di decine di persone e portato ingenti danni ad abitazioni e infrastrutture;

   a seguito di questi eventi eccezionali è stato dichiarato lo stato di emergenza, tra le altre, nelle regioni Calabria, Lazio, Liguria, Lombardia, Veneto;

   una delle regioni più colpite da gravissime perdite, soprattutto in termini ambientali e infrastrutturali, è il Veneto;

   da un dossier prodotto dalla regione Veneto emerge un quadro raccapricciante: 1 miliardo di euro di danni stimati, 100.000 ettari di bosco schiantato, 2.000 tratti di strade interrotte, 1.000 edifici danneggiati e risulta che per rimuovere gli alberi caduti nei 100.000 ettari di foreste rase al suolo ci vorranno ben 5 anni;

   l'assessore della regione Veneto all'ambiente ha riferito all'aula del consiglio regionale sul disastro affermando «Si è abbattuto un evento assolutamente devastante su quasi tutto il Veneto e infatti il bollettino meteo dava tutto il Veneto in rosso, che vuol dire stato di allarme, e in modo particolare abbiamo rilevato in alcune zone 700 millimetri, quindi 70 centimetri di pioggia caduti in poche ore, un evento superiore al 1966 e al 2010; abbiamo misurato velocità del vento superiori a 190 chilometri orari, per cui trattasi di uragano»;

   la perdita di biodiversità avvenuta è senza precedenti in Italia, solo in Veneto pari a 100.000 ettari. Coldiretti ha stimato la perdita in ben 15 milioni di alberi;

   il comandante del gruppo biodiversità dei carabinieri forestali di Vittorio Veneto ha definito quanto accaduto in Veneto come una ecatombe di animali in particolare di specie della tipica fauna alpina come cervi, caprioli, martore, scoiattoli, galli cedroni, francolini di monte e picchi;

   esponenti dell'istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) hanno parlato di un autentico crollo di biodiversità in tutte le zone colpite;

   in termini di biodiversità, in particolare di fauna selvatica, risulta evidente la gravità delle perdite;

   le maggiori associazioni nazionali di tutela ambientale e degli animali hanno chiesto il riconoscimento dello stato di calamità anche per la fauna e la chiusura della caccia nelle aree colpite dal maltempo;

   la legge n. 157 del 1992 stabilisce che le regioni possono vietare o ridurre la caccia a determinate specie selvatiche per ragioni connesse alla consistenza faunistica, o a causa delle condizioni ambientali, climatiche e per altre calamità;

   la legge regionale del Veneto n. 50 del 1993 stabilisce che il presidente della giunta regionale può vietare la caccia per importanti e motivate ragioni connesse alla consistenza faunistica o per sopravvenute particolari condizioni ambientali, climatiche, per malattie o altre calamità;

   la caccia è stata riaperta nelle foreste distrutte della provincia di Vicenza e nella martoriata provincia di Belluno, ciò a giudizio dell'interrogante in contrasto con quanto disposto dalla legge;

   i piani di abbattimento predisposti prima delle calamità ambientali devono perciò essere rivisti, anche per il principio di precauzione, per le forti perdite subite da queste specie. Pertanto, il divieto di caccia nelle zone colpite dovrebbe essere esteso almeno per l'intera stagione venatoria 2018/2019;

   l'articolo 1 della legge n. 157 del 1992 stabilisce: «La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato che la tutela nell'interesse della comunità nazionale ed internazionale» –:

   quali iniziative intenda adottare il Ministro interrogato per tutelare la fauna selvatica nelle suddette aree colpite dall'uragano;

   se non ritenga di dover adottare le iniziative di competenza per sospendere la caccia nelle zone interessate dall'uragano per la stagione venatoria 2018/2019, per non incidere negativamente sulle popolazioni di fauna selvatica colpite gravemente;

   se non ritenga necessario attivare urgentemente l'Ispra per stabilire l'entità del danno alla biodiversità, in particolare alla fauna selvatica, e per definire delle azioni di intervento e di tutela.
(5-01037)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

regolamentazione della caccia

fauna

caccia