ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01025

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 92 del 28/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: CARNEVALI ELENA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE FILIPPO VITO PARTITO DEMOCRATICO 28/11/2018
RIZZO NERVO LUCA PARTITO DEMOCRATICO 28/11/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 28/11/2018
Stato iter:
29/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/11/2018
Resoconto CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 29/11/2018
Resoconto COMINARDI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 29/11/2018
Resoconto CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/11/2018

SVOLTO IL 29/11/2018

CONCLUSO IL 29/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01025
presentato da
CARNEVALI Elena
testo di
Mercoledì 28 novembre 2018, seduta n. 92

   CARNEVALI, DE FILIPPO e RIZZO NERVO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   sono passati più di due anni dall'entrata in vigore della legge n. 112 del 2016, «Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare», più comunemente denominata legge del «Dopo di noi», che ha come obiettivo quello di assicurare alle persone con disabilità gravi di decidere del proprio futuro e di scegliere dove e con chi vivere all'interno di un percorso che li porti alla massima autonomia possibile in vista del momento in cui i loro genitori non ci saranno più;

   fino all'approvazione della legge, infatti, l'unica risposta all'emergenza del «Dopo di noi» per le persone con disabilità grave consisteva nell'individuazione di un «posto letto» all'interno di un apposito istituto. Oggi, grazie alla legge n. 112 del 2016, invece, si può continuare a vivere la propria vita, con tutti i supporti necessari, nel proprio contesto personale e familiare;

   l'articolo 8 della suddetta logge prevede che il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, insieme a quello delegato per la famiglia e le disabilità presentino alle Camere, entro il 30 giugno di ogni anno, una relazione dettagliata sullo stato di attuazione della legge, sull'utilizzo delle risorse, nonché sull'andamento delle minori entrate derivanti dall'applicazione degli articoli 5 e 6 rispetto alle previsione stimate in 51,958 milioni di euro per l'anno 2017 e in 34,050 milioni di euro annui a decorrere dal 2018;

   a detta dell'Anfass (Corriere della Sera del 27 novembre 2018) solo in Lombardia, Marche, Molise e Toscana si è partiti con la stesura dei progetti individuali, in Lazio, Campania, Basilicata, Calabria si è cominciato a raccogliere le richieste mentre nelle restanti regioni il processo è molto più indietro e in Abruzzo, Puglia e Piemonte c'è solo una programmazione di carattere generale –:

   se il Ministro interrogato intenda chiarire quando sarà trasmessa alle Camere la relazione prevista dall'articolo 8 della legge n. 112 del 2016, quali siano i motivi di tale ritardo, in quali regioni siano già stati attivati i progetti personalizzati con i relativi budget di cura come previsto del decreto ministeriale attuativo del 23 novembre 2016 e se non ritenga doveroso, assumere iniziative per rifinanziare di almeno 5 milioni di euro il Fondo sul «dopo di noi» per il 2019.
(5-01025)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 29 novembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-01025

  In riferimento all'interrogazione dell'onorevole Carnevali, rappresento quanto segue.
  La legge del 22 giugno 2016, n. 112, cosiddetta «Dopo di noi», ha come obiettivo quello di assicurare alle persone con disabilità gravi di decidere del proprio futuro, scegliendo liberamente un percorso di autonomia successivo al venir meno del supporto familiare.
  Come evidenziato anche dagli onorevoli interroganti, rappresento, in ordine alla tempistica di invio della Relazione, che la stessa è stata trasmessa nel mese di novembre del 2017 e che tale ritardo ha comportato la necessità di far slittare in avanti anche i tempi di predisposizione della Relazione per l'anno 2018.
  Per questo motivo, non essendo tra l'altro ancora decorsi dodici mesi dalla presentazione della precedente, d'intesa con il Ministro delegato per la famiglia e le disabilità, è stata data la possibilità alle regioni di far pervenire gli aggiornamenti sullo stato di attuazione della legge n. 112 del 2016 entro il 31 ottobre 2018, in modo tale da predisporre poi la relazione.
  In riferimento, invece, alle criticità riscontrate da parte degli enti territoriali nell'applicazione della suddetta legge, segnalo che le stesse sono tutte da ricondurre alla portata innovativa degli interventi che, prevedendo una programmazione su più livelli territoriali, necessitano del coinvolgimento delle associazioni e delle famiglie.
  Sulla questione, poi, relativa al ripristino integrale delle risorse del «Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare» – ex articolo 3 della legge n. 112 del 2016 – evidenzio che con emendamento presentato dal Ministro per la famiglia e disabilità, assentito da questo Ministero, sono state non solo ripristinate, ma per di più aumentate fino a 60 milioni di euro le risorse finanziarie da assegnare al fondo in parola.
  La disposizione, infatti, prevede un incremento sino a 60 milioni di euro annui, in luogo dei 51,1 milioni per il 2019 e dei 56,1 milioni di euro a decorrere dal 2020 previsti a legislazione vigente, della dotazione del Fondo denominato «Dopo di noi».
  Concludendo, l'impegno del Governo permetterà un aumento delle risorse destinate al fondo pari a 8,9 milioni di euro nell'anno 2019, 3,9 milioni di euro per l'anno 2020 e 18,9 milioni di euro a decorrere dall'anno 2021.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

relazione