ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01020

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 92 del 28/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: BUSINAROLO FRANCESCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/11/2018


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 28/11/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/11/2018

SOLLECITO IL 09/01/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01020
presentato da
BUSINAROLO Francesca
testo di
Mercoledì 28 novembre 2018, seduta n. 92

   BUSINAROLO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   recenti notizie di stampa (Il Mattino di Padova del 17 novembre 2018) riportano la preoccupante situazione legata ai lavori dell'alta velocità, per cui nel mese di giugno 2018 è stato firmato il contratto di realizzazione che dovrebbe portare a breve all'apertura di cantieri tra Brescia e Verona, per un giro di affari pari a 1,9 miliardi di euro per 42 chilometri di linea già finanziati, che rientrerebbe nelle mire di diverse famiglie del veronese, indicate dagli ambienti investigativi come appartenenti al mondo criminale della ’ndrangheta calabrese;

   si tratta di gruppi familiari spesso collegati, da anni operanti nel settore ferroviario, come nel caso della famiglia Giardino, approdata negli anni ’90 in Veneto da Isola di Capo Rizzuto, le cui ditte hanno potuto contare per anni nei lavori in subappalto, in particolare della romana Generale Costruzioni Ferroviarie, leader nel settore ferroviario nei cantieri internazionali. Sul territorio veronese sono presenti anche altre famiglie, tra cui gli Aloisio, impegnati nella posa e nella manutenzione dei binari e dei Nicoscia, imparentati con i Giardino, la cui ditta di famiglia, dopo aver cambiato il nome in Nicofer srl Costruzioni ferroviarie, è stata interdetta dalla prefettura di Verona per infiltrazioni mafiose;

   gli interessi delle famiglie sospettate di collegamenti con la ’ndrangheta calabrese oltre al settore ferroviario si estendono ad altri ambiti, tra cui la ristorazione e il catering, con l'inserimento di giovani esponenti appartenenti ai diversi gruppi familiari, meno noti e individuabili;

   dalle stesse fonti di stampa si apprende un quadro allarmante relativo alla mappa della criminalità organizzata a Verona, ben delineata attraverso le varie interdittive antimafia firmate negli ultimi due anni dalle varie prefetture, di Verona (con ben sedici interdittive firmate dal prefetto Salvatore Mulas), Vicenza, Treviso, Venezia e Padova, che si sono susseguite nel tempo nei confronti di diverse ditte, quasi tutte collegate a soggetti di origine calabrese;

   in molti casi, nonostante il continuo interesse rivolto all'attività sospetta di molte imprese, non sono state svolte però parallelamente specifiche indagini da parte della magistratura, per cui le imprese hanno continuato a svolgere regolarmente le proprie attività –:

   se il Governo sia a conoscenza di quanto descritto in premessa e se non ritenga di dover assumere iniziative urgenti volte a verificare, per quanto di competenza, la regolarità degli appalti affidati per la realizzazione dell'alta velocità tra Verona e Brescia, anche attraverso la costituzione di un apposito nucleo ispettivo.
(5-01020)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria ferroviaria

mafia

industria della ristorazione