ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01015

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 91 del 27/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: ROSSINI ROBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2018
ARESTA GIOVANNI LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2018
CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2018
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2018
DEL MONACO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2018
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2018
ERMELLINO ALESSANDRA MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2018
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2018
GALANTINO DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 27/11/2018


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 27/11/2018
Stato iter:
28/11/2018
Fasi iter:

RITIRATO IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01015
presentato da
ROSSINI Roberto
testo di
Martedì 27 novembre 2018, seduta n. 91

   ROBERTO ROSSINI, CORDA, ARESTA, CHIAZZESE, DALL'OSSO, DEL MONACO, D'UVA, ERMELLINO, FRUSONE e GALANTINO. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   l'ex caserma di fanteria «Giuseppe Paolini» di Fano (PU), dismessa nel 2000 in seguito alla soppressione del 121o Reggimento «Macerata», è un immobile di proprietà dell'Agenzia del demanio; attualmente la compagnia dei Carabinieri di Fano è allocata in uno stabile di proprietà privata dato in locazione per un canone che ammonta a quasi 290.000 euro annui, ove sono occupati una cinquantina di militari;

   nel 2017, il provveditorato interregionale alle opere pubbliche per la Toscana, le Marche e l'Umbria ha aggiudicato l'appalto del servizio di verifica tecnica dei livelli di sicurezza sismica e del servizio di progettazione definitiva ed esecutiva finalizzato alla ristrutturazione dell'ex caserma «Paolini», da adibire a nuova sede del comando della compagnia dei Carabinieri di Fano, prevedendo la ristrutturazione delle palazzine denominate «Palazzi» e «Verrotti», costituenti la parte meno pregiata;

   tale soluzione risulta lesiva del decoro dell'Arma e inadeguata alle esigenze dei militari, a causa dell'inidoneità degli spazi e per l'impossibilità di garantire un sistema di vigilanza;

   un'ipotesi di speculazione edilizia adombrata in passato prevedeva la cessione a privati delle aree più prestigiose dell'ex caserma «Paolini» e la loro riconversione in appartamenti e locali commerciali dall'elevato valore di mercato, dovuto alla presenza del Comando dell'Arma nello stesso complesso;

   nel processo decisionale relativo alla futura collocazione della compagnia dei Carabinieri, è mancato, a parere degli interroganti, un serio coinvolgimento delle istituzioni locali e della cittadinanza, che avrebbero potuto evidenziare come, in ogni caso, gli spazi dell'ex caserma «Paolini» non rappresentano la sistemazione ideale per i militari;

   gli interventi di ristrutturazione, il trasloco e il conseguente insediamento presso una nuova sede comportano comunque costi non trascurabili –:

   se il Governo intenda effettuare una valutazione costi-benefici che metta a confronto l'ipotesi di trasferimento del comando dei Carabinieri di Fano e quella di acquisto della caserma attualmente utilizzata, sita in Via Carlo Pisacane, assumendo, ove ricorrano i presupposti, le opportune iniziative affinché il comando di cui in premessa sia eventualmente trasferito in una struttura diversa da quella già individuata, che risponda a requisiti di decoro, sicurezza e riservatezza adeguati alle esigenze dell'Arma.
(5-01015)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 novembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-01015

  Lo scorso 13 novembre, il Ministro della difesa ha incontrato il Consiglio Centrale di Rappresentanza (COCER) dell'Esercito, per affrontare varie tematiche, tra le quali la problematica riguardante l'Aiutante di Sanità.
  In tale occasione, il Ministro ha garantito il proprio personale impegno, affinché si trovi una rapida soluzione, a tutela del personale graduato/militare di truppa impiegato in attività riconducibili alla professione sanitaria, valorizzandone le competenze, nonché per evitare eventuali criticità sul fronte giudiziario.
  In particolare, l'incarico di Aiutante di Sanità non è oggi più equiparabile all'infermiere generico, essendo tale professionalità non riconosciuta dal Ministero della salute e, pertanto, lo Stato Maggiore dell'Esercito si è trovato costretto ad abrogarlo.
  L'Amministrazione vuole valorizzare tale figura attraverso una formazione specifica che risulti pienamente valida sul piano normativo, volta all'acquisizione di qualifiche che trovino corrispondenza nel paritetico settore civile, nonché delle necessarie e imprescindibili conoscenze nello specifico settore.
  In tal senso, è stato sviluppato un progetto che consentirà al personale militare già in possesso dell'incarico di Aiutante di Sanità, di partecipare ai corsi per l'acquisizione della qualifica di Operatore Socio Sanitario (al riguardo, la Scuola di Sanità e Veterinaria dell'Esercito ha ricevuto l'autorizzazione dalla regione Lazio per lo sviluppo delle attività formative).
  È una soluzione che verrà implementata con gradualità, attraverso l'avvio di corsi di formazione presso:
   la Scuola di Sanità e Veterinaria, per lo svolgimento della fase teorica del corso (450 ore), quale Ente specializzato nella formazione del personale sanitario di Forza Armata;
   il Policlinico Militare del Celio, per lo svolgimento del tirocinio/fase pratica del corso (550 ore).

  Nella nuova figura professionale dell'Operatore Socio Sanitario potrebbero, dunque, confluire gli attuali Aiutanti di Sanità, in luogo dell'operatore informatico, meglio circoscrivendo le competenze loro attribuibili.
  È stato avviato anche uno studio volto alla definizione di un «regime organizzativo transitorio» per la gestione del personale ex Aiutante di Sanità, in linea con l'indirizzo del Ministro della difesa.
  In tale quadro, è in fase di analisi la possibilità di istituire la figura professionale di «operatore logistico della sanità», intesa quale supporto logistico e non come professione sanitaria, in cui far confluire tutto il personale ex Aiutante di Sanità, al fine di non disperderne le peculiari competenze acquisite.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

forze paramilitari

aggiudicazione d'appalto

concessione di servizi