ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01014

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 91 del 27/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: TONDO RENZO
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI
Data firma: 27/11/2018


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 27/11/2018
Stato iter:
28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/11/2018
Resoconto TONDO RENZO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI
 
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2018
Resoconto TOFALO ANGELO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 28/11/2018
Resoconto TONDO RENZO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/11/2018

SVOLTO IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01014
presentato da
TONDO Renzo
testo di
Martedì 27 novembre 2018, seduta n. 91

   TONDO. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   il Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa, presentato nella scorsa legislatura dal Ministro Pinotti alle Commissioni riunite III e IV della Camera e del Senato e previamente illustrato al Consiglio supremo di difesa, non ha delineato chiaramente gli obiettivi per la sicurezza internazionale e la difesa. Tali obiettivi hanno il fine ultimo di definire le linee fondamentali della politica strategica finalizzata a garantire la sicurezza del Paese, nell'ambito del sistema di alleanze e di quello internazionale;

   la parte più critica — riguardante il riordino dei vertici, la loro nomina e la durata del loro mandato — ha suscitato e suscita ancora oggi moltissime perplessità. Va inoltre considerato che i programmi di ammodernamento della difesa continuano a procedere con eccessiva e spesso immotivata lentezza;

   risulta, infatti, all'interrogante che si sia proceduto all'acquisizione di mezzi che sono considerati già superati prima del termine dei programmi di acquisizione. Ciò a causa di «modifiche dei programmi» del Ministero della difesa, di eccessiva diluizione dei tempi di approvvigionamento e talora di sospensione dei finanziamenti, come quelli relativi al veicolo blindato serie Dardo (nella scorsa legislatura);

   questi comportamenti mal si conciliano con un'oculata gestione delle risorse pubbliche destinate al comparto;

   è necessario, altresì, garantire investimenti in progetti (ad esempio case, caserme e altro) individuando obiettivi strategici nazionali, per determinare una politica della difesa che abbia una prospettiva almeno a medio termine, come messo in atto dai maggiori partner italiani con i quali la politica di sicurezza del nostro Paese deve necessariamente armonizzarsi;

   la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef) ha ridotto notevolmente gli stanziamenti economici per la Difesa. Questo fatto risulta molto preoccupante per il sistema nazionale della difesa italiana che ha sempre garantito, con la professionalità dei suoi militari, tra l'altro impegnati in diverse missioni internazionali, prestigio al nostro Paese a livello internazionale;

   non si intravede pertanto un piano strategico nazionale della Difesa che possa competere a livello europeo ed internazionale –:

   quali iniziative urgenti si intendano adottare per attenuare gli inevitabili effetti negativi innescati dalle ridotte risorse disponibili, in un momento in cui, ad esempio nell'ambito della Nato, si richiede un sensibile incremento qualitativo, quando non anche quantitativo (come nel caso della presenza multinazionale nell'area Baltica) alle Forze armate italiane, che continuano a contribuire significativamente al prestigio e alla considerazione del nostro Paese in ambito internazionale.
(5-01014)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 novembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-01014

  In merito al quesito posto dall'interrogante, mi preme innanzitutto ribadire quanto già ha affermato a suo tempo il Ministro esponendo le linee programmatiche del Dicastero: è nostro primario dovere migliorare e rendere più efficiente il settore della Difesa.
  La Nota di aggiornamento al DEF 2018, ricordata dall'onorevole collega, menziona, infatti, quale obiettivo del Dicastero, quello di evolvere verso uno strumento militare moderno, efficace, efficiente, economicamente sostenibile, da impiegare con oculatezza in relazione alle priorità strategiche dell'Italia.
  È, questo, un obiettivo che ci impegna, come Ministero e come Governo, a tutto campo: nei compiti di protezione del territorio e della sovranità nazionale, in quelli derivanti dal far parte della NATO e dell'Unione europea, nella tutela dell'industria italiana di settore, nella ricerca e nello sviluppo del nostro know how e, non ultimo, nel promuovere l'ottimizzazione dell'impiego delle risorse.
  Tale obiettivo, non a caso inserito nel Contratto di Governo, rappresenta la direttrice su cui la Difesa intende muoversi nei prossimi anni.
  Ora, l'aver assunto questo impegno non ci esime da ulteriori responsabilità: mi riferisco, in particolare, a quelle correlate all'odierno contesto economico-finanziario del Paese, che ha imposto una razionalizzazione delle spese alla quale, coerentemente, anche la Difesa è stata chiamata a contribuire.
  Si è reso necessario, in altri termini, armonizzare le esigenze di efficientamento dello Strumento militare con quelle di bilancio, e si è deciso di farlo sostenendo in primis le capacità operative e le linee di sviluppo capacitivo correlate all'assolvimento dei compiti istituzionali – innanzitutto quelli inerenti alla sicurezza collettiva. Ciò, anche in considerazione di quanto emerso nel Consiglio Supremo di Difesa del 31 ottobre scorso circa l'opportunità di concentrare le risorse disponibili sulle capacità di fronteggiare direttamente le esigenze di sicurezza del Paese.
  Alla luce di queste determinazioni, si è conseguentemente optato per rimodulare taluni programmi di ammodernamento e rinnovamento dello Strumento militare. In particolare, con il Documento Programmatico Pluriennale 2018-2020 si prevede, attualmente:
   l'inserimento, nell'ambito della programmazione al momento priva di finanziamento, del programma per il rinnovo della capacità di difesa aerea nazionale di corto e medio raggio;
   più in generale, la rimodulazione dei profili finanziari inerenti a taluni programmi pluriennali, di cui si prevede un finanziamento a valere sulle risorse attestate a bilancio Mi.S.E. e recate sia dal fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, di cui all'articolo 1, comma 140 della legge di Bilancio 2017, sia dal rifinanziamento della legge n. 266 del 1997 (Interventi urgenti per l'economia).
  Tale rimodulazione, volta a ridurre i livelli di spesa nel brevissimo periodo, ha consentito, al momento, il recupero di importanti risorse che saranno successivamente riallocate al Dicastero, pur dilazionate in un arco temporale decennale.
  Le soluzioni programmatiche individuate avranno l'effetto di realizzare delle minori spese, preservando lo sviluppo capacitivo delle Forze armate e l'indispensabile processo di ammodernamento e rinnovamento dello Strumento militare, salvaguardando il profilo, il ruolo e il contributo – qualitativo e quantitativo – del Paese in seno alle Alleanze e alle Organizzazioni di cui esso è parte e che l'interrogante richiamava.
  Sempre in tema di misure di ottimizzazione, mi sia infine consentito un cenno agli «investimenti in progetti, quali case e caserme» che l'interrogante ha menzionato, e che per questo ringrazio. Ebbene, è nostro obiettivo proseguire nella razionalizzazione delle strutture militari, accorpando, ove possibile, quelle che svolgono funzioni similari, in un'ottica di aggregazione interforze ed internazionale, privilegiando, ove finanziariamente sostenibile, una gravitazione infrastrutturale al Sud del Paese, valorizzando in modo chiaro la sua cardinale funzione geostrategica di frontiera meridionale europea venendo altresì incontro, per quanto possibile, alle esigenze del personale militare.
  E, in tema di progettualità abitative, intendiamo attualizzare il programma pluriennale concernente il patrimonio alloggiativo della Difesa, proseguendo con l'attività di alienazione degli alloggi già individuati, generando adeguati flussi di cassa e promuovendo la realizzazione di nuovi alloggi nelle aree a maggior densità ed impatto abitativo, anche mediante un programma per la realizzazione di alloggi a riscatto. Parallelamente, procederemo ad avviare un piano per il ripristino dell'efficienza degli alloggi ritenuti necessari ai fini istituzionali, ma ancora inefficienti.
  In conclusione, onorevoli colleghi, la situazione ha imposto delle scelte. E la Difesa non si è tirata indietro, adottando i provvedimenti necessari per garantire, coerentemente con il quadro economico-finanziario del Paese, le risorse utili a preservare e ad accrescere le capacità dello Strumento militare di adempiere ai fondamentali compiti istituzionali, in aderenza alle caratteristiche strategiche delle Forze armate del futuro e agli impegni assunti – e al ruolo rivestito – dal Paese in seno alle Alleanze di cui è contributore convinto e fedele.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

missione d'inchiesta

politica di difesa

sicurezza pubblica