ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01002

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 91 del 27/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: MELONI GIORGIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 27/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 27/11/2018
DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 27/11/2018


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 27/11/2018
Stato iter:
28/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/11/2018
Resoconto PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2018
Resoconto MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 28/11/2018
Resoconto PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/11/2018

SVOLTO IL 28/11/2018

CONCLUSO IL 28/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01002
presentato da
MELONI Giorgia
testo di
Martedì 27 novembre 2018, seduta n. 91

   MELONI, PRISCO e DONZELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 10 e l'11 dicembre 2018 i Governi del mondo saranno chiamati a firmare il Global compact per una migrazione «sicura, ordinata e regolare» e quello per i rifugiati promosso dalle Nazioni unite che mirano, tramite un approccio multilaterale, a creare un mondo dai confini aperti;

   il Global compact crea obblighi crescenti verso gli Stati in ordine ai servizi da fornire agli immigrati, anche a prescindere dal loro status di rifugiato, impedendo di perseguire penalmente chi fornisce assistenza indebita all'immigrazione;

   appare evidente, quindi, come il Global compact non sia altro che l'ennesimo tassello di un progetto volto ad annientare confini, culture ed in particolare le sovranità nazionali in tema di immigrazione;

   contro questo approccio immigrazionista numerosi Stati si sono già schierati a favore della sovranità nazionale, dichiarando che non sottoscriveranno il documento;

   l'inaccettabile compromissione della sovranità nazionale in tema di immigrazione è evidente laddove viene sottratta agli Stati, nazionali la gestione delle politiche migratorie;

   allo stesso modo ad avviso degli interroganti è inaccettabile, per chi voglia difendere la sovranità nazionale nella gestione dei flussi migratori, che l'assistenza, qualora ideologicamente definita umanitaria, non possa mai essere considerata illegale;

   in ogni caso la sottoscrizione del complesso reticolato di impegni del Global compact, anche laddove genericamente formulati, è tale da comportare un'inaccettabile cessione di sovranità sul tema migratorio;

   a causa della sua posizione al centro del Mediterraneo che la configura fatalmente come gigantesco «molo naturale» per le rotte di migranti provenienti dal continente africano l'Italia è destinata a pagare il prezzo più alto per questa impostazione ideologica sul tema delle migrazioni –:

   quali saranno gli effetti sull'immigrazione dell'adesione dell'Italia al Global compact e cosa intenda fare il Governo per difendere i confini, l'identità e i valori nazionali.
(5-01002)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 novembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-01002

Signor Presidente, Onorevoli Deputati, questo Governo, fin dal suo insediamento ha indirizzato ogni sforzo per contrastare i flussi migratori irregolari e il business del traffico degli esseri umani nel Mediterraneo. Le azioni messe in campo si sono sviluppate su più fronti.
  Sul piano europeo, abbiamo affermato in maniera decisa il principio di condivisione della responsabilità della difesa delle frontiere esterne, nonché la necessità di riformare il Regolamento Dublino in modo non penalizzante per il nostro Paese.
  Il Governo, sin da subito, si è impegnato nel potenziamento e nell'ampliamento degli accordi di collaborazione con i Paesi più esposti ai flussi di partenza e transito dei migranti. Ricordo che una delle prime azioni è stata proprio quella di fornire i mezzi (decreto-legge 12 motovedette) e la formazione adeguata alle autorità libiche per una più efficace azione di pattugliamento delle coste.
  Le concrete azioni del Governo hanno già prodotto risultati eccellenti. Eloquente è il dato sugli sbarchi: –80 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ottenuto anche grazie all'espulsione delle ONG dal Mediterraneo e alla chiusura dei porti alle imbarcazioni straniere.
  Inoltre, abbiamo nel Decreto sicurezza ed immigrazione (che oggi è stato/verrà convertito) introdotto misure significative per contrastare l'immigrazione irregolare, il traffico di esseri umani, garantendo accoglienza solo a coloro che ne hanno davvero diritto.
  È evidente che rispetto a questa linea politica avviata dal Governo, ogni elemento che possa determinare, come nel caso del Global Compact, eventuali interferenze sul percorso intrapreso deve essere ovviamente evitato.
  Va, in ogni caso, ricordato che l'iniziativa, avviata in ambito ONU nel settembre 2016, è stata sostanzialmente negoziata dal precedente Governo e valutata in occasione dell'Assemblea generale ONU dello scorso luglio.
  Il documento finale, che non sarà un atto giuridicamente vincolante, rischia di condizionare la politica nazionale in materia di immigrazione e di difesa dei confini, e mostra tutti i suoi limiti nel sovrapporre e non distinguere adeguatamente l'immigrazione legale da quella illegale.
  Questa linea di demarcazione è, infatti, cruciale nelle politiche del Governo non solo nell'ottica di garantire la sicurezza dei nostri cittadini ed il controllo delle nostre frontiere, ma anche per tutelare i diritti dei veri rifugiati.
  Il Governo ritiene quindi che il testo debba essere oggetto di un confronto in sede parlamentare. A tal riguardo, proprio stamane in Aula il Ministro Salvini ha annunciato che il Governo non firmerà il documento e non presenzierà alla Conferenza del 10 e 11 dicembre a Marrakech fino a quando il Parlamento non ne discuterà. Ed è di pochi minuti fa una nota del Presidente Conte che annuncia la parlamentarizzazione del dibattito precisando che a Marrakech il Governo non parteciperà.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica migratoria

politica di aiuto

immigrazione