ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00997

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 91 del 27/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 27/11/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 27/11/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00997
presentato da
MURONI Rossella
testo di
Martedì 27 novembre 2018, seduta n. 91

   MURONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   bambini che sguazzano in acque di scarto industriale e rubinetti dai quali fuoriesce acqua giallastra dal puzzo nauseabondo sono i segnali di un progressivo inquinamento della falda acquifera a Favignana, l'isola dell'arcipelago delle Egadi che, dagli anni Settanta, è alimentata da una centrale termoelettrica a gasolio, come riportato da «Il Fatto Quotidiano» del 26 ottobre 2018;

   a tal proposito, si ricorda che due anni fa la Sea, l'azienda che gestisce la centrale, aveva chiesto lo spostamento dell'impianto in altro luogo sempre situato sull'isola di Favignana, ma l’iter è stato bloccato dal parere negativo della regione siciliana;

   all'epoca, l'azienda presentò un dossier che conteneva anche una relazione tecnica, datata settembre 2014, in cui si ricostruiva la genesi e lo sviluppo di uno sversamento di gasolio che ha penetrato le «rocce permeabili» fino alla falda acquifera. Negli anni Ottanta si era verificato un rilascio di prodotti petroliferi da un serbatoio interrato localizzato nella centrale elettrica;

   nel 1984 il serbatoio è stato rimosso e si è proceduto con la rimozione del terreno impattato. L'incidente sembrava risolto, ma nel 2001 venne di nuovo rilevata la presenza di prodotto petrolifero all'interno di un pozzo industriale localizzato all'interno della centrale. I monitoraggi continuarono fino al 2014 e i tecnici fino all'ultimo test rilevarono una significativa presenza di surnatante (sostanza oleosa galleggiante);

   tale documento prodotto dalla stessa azienda che fornisce l'energia elettrica con fonti fossili alle utenze di Favignana viene elaborato al fine di accedere all’iter autorizzativo per la delocalizzazione dell'impianto industriale; quindi, ne erano a conoscenza tutti gli attori compresi la regione siciliana e il comune di Favignana;

   viene denunciato altresì da un consigliere comunale attraverso un atto di sindacato ispettivo in aula;

   la centrale si trova in contrada Madonna a poche decine di metri dalla costa e da residenze che utilizzano i pozzi artesiani. L'intera area è stata perforata per estrarre i campioni di acqua e monitorare la presenza degli olii. Le attività dell'impianto, però, non si sono mai fermate, anche perché risulta essere l'unica fonte di energia elettrica non essendo interconnessa a terra ferma. Sono evidenti due grossi tubi neri che portano acqua industriale direttamente in mare. Qui, nonostante il cartello di divieto di balneazione, si tuffano turisti e famiglie. Le chiamano «terme calde», ma non sanno che potrebbero essere tossiche –:

   di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa e se non intenda avviare immediatamente, anche per il tramite del Comando dei Carabinieri per la tutela dell'ambiente e in collaborazione con la regione siciliana, un'azione di monitoraggio delle acque e delle emissioni in atmosfera in modo da verificare se nel territorio di Favignana insistano eventuali pericoli per la salute dei cittadini, dei turisti e l'ambiente.
(5-00997)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento marino

prodotto petrolifero

inquinamento da idrocarburi