Legislatura: 18Seduta di annuncio: 83 del 14/11/2018
Primo firmatario: MORETTO SARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MOR MATTIA ITALIA VIVA 07/11/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 14/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 07/11/2019 Resoconto TODDE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO) RINUNCIA REPLICA 07/11/2019 Resoconto MOR MATTIA ITALIA VIVA
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/11/2018
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 07/11/2019
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 07/11/2019
DISCUSSIONE IL 07/11/2019
SVOLTO IL 07/11/2019
CONCLUSO IL 07/11/2019
MORETTO, MOR. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
la Pernigotti è una delle principali aziende dolciarie italiane ed è attiva dal 1860 con lo stabilimento di produzione a Novi Ligure;
nel 2013 il gruppo turco Toksoz ne ha rilevato il marchio, ricco di storia e fascino e che identifica nel mondo il gianduia e il torrone italiano, e lo stabilimento, nel quale erano occupate 150 persone, prefigurando un progetto di sviluppo dell'attività in nuove e interessanti aree geografiche, tra cui la Turchia;
da fonti di stampa si apprende che nell'incontro tenutosi il 6 novembre 2018 presso la sede Confindustria di Alessandria, la proprietà ha annunciato la volontà di chiusura dello stabilimento produttivo di Novi, che ancora occupa 100 persone, per trasferire all'estero la produzione, e di aver presentato istanza di ammissione alla procedura di cassa integrazione guadagni straordinaria per 100 dipendenti nel periodo compreso tra il 3 dicembre 2018 e il 2 dicembre 2019, a seguito della parziale cessazione dell'attività aziendale;
le motivazioni di tale decisione sarebbero legate alla situazione di crisi che Pernigotti s.p.a. sta attraversando, determinata dal calo dei volumi di vendita e dal correlato decremento del fatturato che l'azienda non sarebbe riuscita a contrastare nonostante le azioni finora implementate a sostegno del business;
è evidente l'urgenza di affrontare la questione attraverso l'attivazione degli strumenti più utili a salvaguardare il futuro lavorativo delle circa cento persone coinvolte e la permanenza dell'azienda nel nostro Paese –:
quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato sui fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda mettere in atto per scongiurare la chiusura dello stabilimento e la delocalizzazione della produzione che rappresenterebbero un duro colpo per la città e l'economia della provincia.
(5-00937)
Rispondo congiuntamente agli atti in parola, posto che entrambi si riferiscono alle vicende che hanno riguardato la nota società Pernigotti S.p.A.
In particolare, si rappresenta che il Ministero dello sviluppo economico, come in altre occasioni presentatesi, ha agito come parte attiva nella risoluzione della crisi che ha interessato la società Pernigotti.
Brevemente evidenzio che la società ha sede legale e stabilimento in Novi Ligure (AL), sede commerciale e amministrativa in Milano (Mi) ed unità produttiva interessata in Novi Ligure (AL), opera nella produzione e commercializzazione di vari prodotti dell'industria alimentare ed occupa complessivamente circa 169 lavoratori.
La società ha dovuto ideare un complesso piano di risanamento allo scopo di arginare la grave situazione economica e finanziaria che ha registrato negli ultimi bilanci di esercizio.
Pertanto, lo scorso autunno è stata annunciata la decisione della proprietà turca, il gruppo Toksöz, di cessare la produzione nello stabilimento di Novi Ligure, in provincia di Alessandria.
Ciò ha comportato un intervento urgente e compatto di tutte le istituzioni e dei sindacati, al fine di evitare che una realtà importante come la Pernigotti potesse cessare di produrre in una delle sue sedi storiche, coinvolgendo peraltro centinaia di lavoratori.
È stato così aperto un apposito tavolo di confronto presso MiSE con tutte le parti interessate, al fine di individuare la possibile soluzione alla citata situazione di crisi.
Durante l'ultimo incontro del tavolo, svoltosi lo scorso 2 ottobre, il management della Pernigotti ha illustrato i termini dell'accordo che ha portato alla cessione del ramo relativo ai preparati per i gelati del marchio Pernigotti Maestri Gelatieri Italiani al gruppo Optima, azienda leader nel settore e sulla prosecuzione della produzione di cioccolato e torroni nel sito di Novi Ligure.
Riguardo ai lavoratori, è stata poi annunciata una riorganizzazione che possa contare su diversi strumenti, a partire dagli ammortizzatori sociali, per rendere economicamente sostenibile lo stabilimento.
Il Ministero del Lavoro, informa a tal proposito, che con proprio decreto direttoriale dell'11 aprile 2019 è stata autorizzata la concessione del trattamento di CIGS per il periodo 6 febbraio 2019 al 5 febbraio 2020 in favore di un numero massimo di 87 lavoratori dipendenti dalla sede di Novi Ligure.
L'azienda ha annunciato, infine, che presenterà a breve e nel dettaglio, il nuovo piano industriale.
Nel corso del tavolo, i rappresentanti del Gruppo Optima hanno evidenziato la strategicità della scelta di acquisire dalla Pernigotti il ramo dei gelati e il relativo brand, poiché permette di puntare su un marchio storico del Made in Italy, con numerosi prodotti di alta qualità. Optima ha inoltre annunciato di voler puntare molto sull'innovazione del prodotto in vista di una crescita internazionale che può già contare su una importante rete commerciale.
In conclusione, dunque, rappresento la massima attenzione del MiSE all'effettivo rilancio delle attività produttive nello stabilimento, da un lato, e nel garantire – per quanto di competenza – un'effettiva tutela dei lavoratori del sito di Novi Ligure, dall'altro. Ciò sarà effettuato al fine specifico di garantire un futuro certo e stabile ad un'azienda, come la Pernigotti, titolare di un marchio che ha fatto la storia del nostro Paese.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):cessazione d'attivita'
conservazione del posto di lavoro
produzione nazionale