ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00906

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 78 del 07/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: DE CARLO SABRINA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2018
CAPPELLANI SANTI MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2018
CARELLI EMILIO MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2018
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2018
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2018
DI STASIO IOLANDA MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2018
EHM YANA CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2018
EMILIOZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2018
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2018
OLGIATI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2018
PERCONTI FILIPPO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2018
ROMANIELLO CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2018
SIRAGUSA ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2018
SURIANO SIMONA MOVIMENTO 5 STELLE 07/11/2018


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 07/11/2018
Stato iter:
08/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/11/2018
Resoconto DE CARLO SABRINA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 08/11/2018
Resoconto PICCHI GUGLIELMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 08/11/2018
Resoconto DE CARLO SABRINA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/11/2018

SVOLTO IL 08/11/2018

CONCLUSO IL 08/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00906
presentato da
DE CARLO Sabrina
testo di
Mercoledì 7 novembre 2018, seduta n. 78

   SABRINA DE CARLO, CABRAS, CAPPELLANI, CARELLI, COLLETTI, DEL GROSSO, DI STASIO, EHM, EMILIOZZI, GRANDE, OLGIATI, PERCONTI, ROMANIELLO, SIRAGUSA e SURIANO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto diffuso dall'Agenzia Fides, in data 25 ottobre 2018 nello Stato del Delta, nel sud-est della Nigeria un commando di uomini armati ha rapito cinque suore delle Missionarie di Marta e Maria, un ordine religioso della diocesi di Issele-Uku;

   come riportato all'Agenzia, i banditi avrebbero intercettato le religiose che stavano tornando da una cerimonia funebre nei pressi di Agbor, 25 miglia ad ovest di Issele-Uku, e hanno sparato alcuni colpi d'arma da fuoco per fermare la vettura delle suore e almeno due religiose sono state raggiunte alle gambe da alcuni proiettili, mentre altre cinque venivano rapite;

   il rapimento delle religiose è solo l'ultimo di una serie di episodi analoghi che da tempo si verificano nello Stato del Delta e in altre zone del sud-est della Nigeria. Un sacerdote della stessa diocesi delle suore rapite, quella di Issele-Uku, è stato persino rapito due volte. Padre Andrew Anah, parroco della chiesa del Sacro Cuore di Obomkpa, era stato infatti rapito per la seconda volta il 5 giugno per poi essere rilasciato ai primi di luglio. Padre Anah era stato rapito una prima volta nel 2017, ed era stato liberato dopo alcuni giorni;

   il 19 settembre 2018, sempre nello stato del Delta un sacerdote cattolico nigeriano è morto pochi giorni dopo essere riuscito a fuggire dalle mani dei suoi rapitori. Diversi sacerdoti cattolici sono Stati rapiti nello Stato del Delta e nel solo 2018 non meno di cinque sacerdoti sono stati sequestrati a scopo d'estorsione in questo Stato del sud della Nigeria;

   desta particolare preoccupazione il crescente clima di diffusa insicurezza che si diffonde sempre più nel Paese, alimentato quotidianamente da aggressioni, omicidi, sequestri a scopo di riscatto perpetrati da mandriani Fulani, banditi e terroristi armati nei villaggi e comunità dei cristiani;

   secondo l'Ong «Intersociety», un totale di 2.000 agricoltori cristiani sono stati uccisi ira Nigeria nel 2018, sia dai mandriani Fulani, sia dai radicalisti di Boko Haram, mentre sarebbero circa 6 mila le persone, soprattutto donne, bambini e anziani, di famiglie di agricoltori cristiani, brutalmente mutilate e uccise in incursioni notturne ad opera di mandriani armati Fulani, a partire dal gennaio 2018 –:

   quali iniziative intenda con urgenza intraprendere il Governo, anche in ambito multilaterale, per la liberazione delle religiose e dei religiosi e per interrompere la spirale di violenza in atto in Nigeria e in particolare negli Stati del Delta e del Platau.
(5-00906)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 8 novembre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-00906

  La Farnesina segue con attenzione la vicenda delle cinque religiose rapite in Nigeria e non mancherà di monitorare, assieme ai nostri partner europei, le azioni messe in atto dal Governo nigeriano per assicurare una risoluzione positiva del rapimento.
  A livello generale, la tutela e la promozione della libertà di religione o credo, nonché dei diritti degli appartenenti alle minoranze etniche, rappresentano temi prioritari per questo Governo. L'Italia, anche in coordinamento con i partner dell'Unione Europea e in ambito Nazioni Unite, porta avanti numerose iniziative sul tema, al fine di mantenere alta l'attenzione della Comunità Internazionale sulla situazione delle minoranze religiose nel mondo, inclusi i cristiani, che costituiscono minoranza in molte delle attuali aree di crisi.
  In Nigeria da anni si assiste a conflitti etnico-religiosi, che su un substrato di tensioni e conflitti endemici interni e regionali, presenza di gruppi terroristici o pulsioni indipendentiste, vede le comunità cristiane fra le principali vittime di episodi di estremismo violento. Non sempre si tratta di una discriminazione nei confronti dei cristiani in quanto tali, quanto piuttosto di violenze da inquadrare nell'ambito dei conflitti ancestrali per il controllo delle risorse. All'acuirsi delle violenze ha contribuito il diffondersi del terrorismo estremista di matrice islamica riconducibile al gruppo denominato Boko Haram, che dal 2009 affligge il nord-est della Nigeria.
  L'Italia sostiene il Governo nigeriano e le popolazioni nella lotta all'estremismo violento. Innanzitutto con forti prese di posizione politiche: a seguito di episodi di particolare violenza registrati lo scorso marzo, ad esempio, la nostra Ambasciata, assieme alle Ambasciate europee ad Abuja, ha svolto un'azione coordinata per manifestare allarme per la recrudescenza degli scontri fra pastori e agricoltori, spronando il Governo del Presidente Buhari ad agire con maggior determinazione per promuovere un dialogo costruttivo e perseguire i responsabili.
  Dal momento che tali episodi di violenza nei confronti delle comunità cristiane sono dovuti principalmente alla precarietà della situazione di sicurezza in alcune aree del Paese, l'Italia svolge da anni attività di formazione a favore di funzionari di sicurezza nigeriani. Si tratta di attività a cura dell'Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e del Ministero della difesa, alcune finanziate dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, destinate a rafforzare la capacità della polizia, delle Forze Armate e di altri corpi dello Stato nigeriano in materia di contrasto al terrorismo e rafforzamento dell'ordine pubblico.
  L'Italia ha inoltre sostenuto la decisione dell'Unione Europea di concedere un contributo di 50 milioni di euro nel quadro del sostegno alla MultiNational Joint Task Force, costituita da Benin, Camerun, Ciad, Niger e Nigeria per contrastare le attività terroristiche di Boko Haram.
  L'Italia è infine attiva sul fronte della risposta all'emergenza umanitaria causata dalle attività terroristiche in Nigeria e nella regione del Lago Ciad.
  L'Italia ha partecipato a febbraio 2017 alla Conferenza di Oslo e il 3 e 4 settembre 2018 alla Conferenza di Berlino, entrambe dedicate alla crisi umanitaria del Lago Ciad, area colpita da un inaridimento progressivo e allo stesso tempo soggetta alle azioni violente di Boko Haram. In tale ambito l'Italia ha confermato lo stanziamento di 15 milioni di euro da utilizzarsi nel triennio 2017-2019 per iniziative di emergenza e programmi di sviluppo in favore delle popolazioni stanziate nella regione del Lago Ciad. Tali programmi di assistenza rivestono particolare importanza in quanto alleviando le sofferenze della popolazione contribuiscono ad attenuare le tensioni tra gruppi etnici e religiosi per il controllo delle risorse.
  Continueremo a promuovere sia in ambito bilaterale che multilaterale la libertà religiosa o di credo, opponendoci fortemente ad ogni forma di intolleranza, violenza e persecuzione religiosa. In relazione al caso delle cinque religiose rapite, continueremo a seguirlo con attenzione affinché possa giungere a una positiva conclusione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

religione