ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00901

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 78 del 07/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: MANDELLI ANDREA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 07/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROSSELLO CRISTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 07/11/2018


Commissione assegnataria
Commissione: V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 07/11/2018
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 07/11/2018
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER IL SUD delegato in data 21/11/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00901
presentato da
MANDELLI Andrea
testo di
Mercoledì 7 novembre 2018, seduta n. 78

   MANDELLI e ROSSELLO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   l'emergenza meteorologica che sta flagellando l'Italia ha seriamente colpito almeno sei regioni e, in maniera più grave, Lazio, Veneto e Sicilia, cagionando ingenti danni alle persone, al territorio, alle imprese, all'agricoltura;

   la stima dei danni prospettata dal Vice Premier e Ministro dell'interno, Salvini, pari a 40 miliardi di euro, pare decisamente esagerata, atteso che con tale somma si potrebbe affrontare nel suo complesso l'intera questione del dissesto idrogeologico del nostro Paese;

   a tale proposito, a tutto voler concedere, per far fronte alla grave situazione in cui versa gran parte del territorio italiano e, quindi, per soccorrere cittadini, imprese ed agricoltori è operante un sistema europeo di sostegno – in attuazione degli articolo 175, paragrafi 3 e 212, 213 e 214, del Tfue;

   alla politica di coesione per il periodo 2014-2020 è destinato un terzo delle risorse previste nel bilancio complessivo dell'Unione europea, pari ad un investimento di 351,8 miliardi di euro, cui si aggiungono i contributi nazionali e gli altri investimenti privati, per un impatto quantificabile in circa 450 miliardi di euro;

   detta «Politica di Coesione» si articola in:

    un quadro strategico comune per tutti i fondi strutturali e di investimento, detti Fondi Esi (Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale europeo, Fondo di coesione, Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) che tradurrà gli obiettivi di Europa 2020 in priorità di investimento;

   accordi di partenariato che, basandosi sul quadro strategico comune, stabiliscono per ogni Stato membro le priorità di investimento, l'allocazione delle risorse nazionali e dell'Unione europea tra i settori e i programmi prioritari, e il coordinamento tra i fondi a livello nazionale;

   programmi operativi nazionali (Pon) e regionali (Por), che traducono i documenti strategici in concrete priorità d'investimento corredate da obiettivi chiari e misurabili: per quanto concerne l'Italia e il ciclo di programmazione 2014-2020, l'Accordo di partenariato, in cui si definisce la strategia per un uso ottimale dei Fondi europei, prevede l'investimento di 32,2 miliardi di euro cui si aggiungono 10,4 miliardi di euro per lo sviluppo rurale e 537 milioni di euro per il settore marittimo e della pesca;

   inoltre, il gruppo Banca europea per gli investimenti (Bei e Fei) e Cassa depositi e prestiti (Cdp) hanno firmato tre intese finalizzate allo stanziamento di nuove risorse, destinate, tra l'altro, nella misura di 530 milioni di euro a famiglie ed imprese per i danni da eventi calamitosi:

    Bei e Cdp hanno già stanziato una prima tranche di circa 230 milioni di euro per sostenere la ricostruzione dei danni subiti da famiglie e imprese a seguito di 40 eventi calamitosi (alluvioni, frane, e altro) verificatisi negli ultimi quattro anni in 16 regioni italiane;

   il meccanismo di finanziamento è il seguente: la Bei concede prestiti a tassi agevolati al Tesoro (per le ristrutturazioni pubbliche) ed alla Cdp (per la ricostruzione privata) che – tramite gli istituti di credito – finanziano famiglie ed imprese, ottenendo dal Ministero dell'economia e delle finanze un credito d'imposta pari agli importi erogati –:

   se il Governo abbia attivato le procedure per l'accesso ai fondi strutturali ed agli altri meccanismi di solidarietà europei per gli eventi calamitosi e, in caso positivo, quali abbia attivato, con particolare riferimento al Fesr ed ai finanziamenti Bei e, in caso negativo, per quali ragioni non vi abbia provveduto.
(5-00901)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

BEI

disastro naturale

istituto finanziario