ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00898

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 78 del 07/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: FREGOLENT SILVIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO 07/11/2018
BOSCHI MARIA ELENA PARTITO DEMOCRATICO 07/11/2018
DI MAIO MARCO PARTITO DEMOCRATICO 07/11/2018
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 07/11/2018


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 07/11/2018
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/11/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00898
presentato da
FREGOLENT Silvia
testo di
Mercoledì 7 novembre 2018, seduta n. 78

   FREGOLENT, CARNEVALI, BOSCHI, MARCO DI MAIO e FIANO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   il 25 novembre è la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne la cui istituzione è avvenuta per la prima volta il 17 dicembre 1999 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite;

   da allora, rappresenta il momento più importante dell'anno per parlare, informare e sensibilizzare su questo grave problema che riguarda tutti i Paesi del mondo;

   in Italia, a partire dal 2014, grazie alla legge n. 119 del 2013 sul cosiddetto «femminicidio», il precedente Governo ha sostenuto l'apertura di nuovi centri antiviolenza e case rifugio, nonché ha potenziato quelli esistenti, trasferendo finanziamenti alle regioni e alle province autonome con cadenza biennale o annuale;

   nel dicembre 2017 è stato emanato il piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017-2020;

   il nuovo piano si fonda su quattro linee di intervento: prevenzione, protezione e sostegno, repressione dei reati, assistenza e promozione;

   quanto alla prevenzione, le priorità sono il rafforzamento del ruolo strategico del sistema di istruzione e formazione, la formazione degli operatori del settore pubblico e del privato sociale, l'attivazione di programmi di intervento per gli uomini autori o potenziali autori di violenza, la sensibilizzazione dei mass media sul ruolo di stereotipi e sessismo. Sul versante della protezione e del sostegno alle vittime, la priorità è la presa in carico. Quanto alla repressione dei reati, le priorità sono: garantire la tutela delle donne vittime di violenza (compreso lo stalking) attraverso una efficace e rapida valutazione e gestione del rischio di letalità, gravità, reiterazione e recidiva; migliorare l'efficacia dei procedimenti giudiziari a tutela delle vittime di abusi e violenze e di delitti connessi alla violenza maschile contro le donne;

   nel bilancio 2018 della Presidenza del Consiglio dei ministri – sul cap. 496 (somme da destinare al piano contro la violenza alle donne), nel quale sono iscritti sia i fondi destinati al piano straordinario (articolo 5 del decreto-legge n. 93 del 2013) che quelli per i centri antiviolenza e le case rifugio (articolo 5-bis del decreto-legge 2013) – risultavano stanziate per il 2018 risorse per 35,4 milioni di euro:

   il 10 maggio 2018 è stata raggiunta l'intesa nell'ambito della Conferenza Stato-regioni sul riparto delle risorse per l'anno 2018 e alle regioni sono destinati 20 milioni di euro da investire ai centri antiviolenza e alle case rifugio;

   di questi il 33 per cento 6,6 milioni di euro sono destini all'istituzione di nuovi centri antiviolenza e di nuove case-rifugio, mentre i rimanenti 13,4 milioni sono rispettivamente suddivisi nella misura del 45 per cento per il finanziamento dei centri antiviolenza pubblici e privati già esistenti in ogni regione, nella misura del 45 per cento per il finanziamento delle case-rifugio pubbliche e private già esistenti in ogni regione e nella misura del 10 per cento per il finanziamento aggiuntivo degli interventi regionali già operativi volti ad attuare azioni di assistenza e sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli;

   a tutt'oggi, però, manca in Gazzetta ufficiale la pubblicazione del decreto e quindi l'effettivo trasferimento alle regioni delle risorse finanziarie necessarie a portare aventi i progetti già deliberati –:

   quale sia allo stato attuale l’iter di riparto del decreto sopramenzionato su cui la Conferenza Stato-regioni ha già espresso il suo parere positivo e quali siano stati gli elementi ostativi che, ad oggi, né hanno impedito la pubblicazione ad oltre 5 mesi dal raggiungimento dell'accordo;

   se il Governo intenda adottare iniziative per investire ulteriori risorse nell'anno 2019 sul cap. 496 «Somme da destinare al piano contro la violenza alle donne» rispetto agli oltre 30 milioni di euro già stanziati dal precedente Governo Gentiloni.
(5-00898)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pianificazione regionale

aiuto alle vittime

aiuto sociale