Legislatura: 18Seduta di annuncio: 75 del 31/10/2018
Primo firmatario: DE MENECH ROGER
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BOND DARIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 31/10/2018
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 31/10/2018
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 31/10/2018
DE MENECH e BOND. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
tra domenica 28 e martedì 30 ottobre 2018 una fortissima ondata di maltempo, con forti piogge e trombe d'aria, si è abbattuta in tutto il territorio Veneto, facendo registrare la più grave situazione degli ultimi decenni. La regione ha decretato lo stato di crisi;
la provincia di Belluno ne esce devastata. Ad oggi ci sono ancora grandi parti del territorio non raggiungibili, paesi isolati, senza corrente, a causa della caduta dei tralicci tranciati dal vento o dagli alberi caduti sui fili, senz'acqua, perché le frane hanno scardinato le reti idriche dei paesi, rimasti senza linee telefoniche e radiofoniche;
il fiume Piave ha raggiunto il massimo della piena in provincia. Nella notte tra lunedì e martedì, tra la mezzanotte e l'una, il fiume è transitato a Busche con una portata di 2.500 metri cubi di acqua al secondo. A Belluno, alle 23 di lunedì, è arrivato a un livello di 5,16 metri. La pioggia scesa ha raggiunto un record storico: quello dei 667,4 millimetri per metro quadro rilevati a Soffranco;
il sistema idraulico sull'asta del Piave ha retto; il fiume è esondato al parco di Lambioi a Belluno, cancellandolo completamente; il Cordevole ha distrutto invece un'azienda al Mas;
le piste ciclabili sono state quasi totalmente cancellate dall'acqua, molte case sono state allagate, le auto si sono riempite di fango e ghiaia;
da tre giorni sono al lavoro migliaia di persone, la protezione civile, vigili del fuoco, il soccorso alpino, volontari, operai dei comuni, di Veneto Strade, di Anas, di Enel e di Terna. È arrivata anche la colonna mobile nazionale Ana, e da oggi è operativo nel territorio provinciale il Genio militare;
non essendoci la possibilità di garantire la sicurezza durante e dopo il maltempo delle scuole di ogni ordine e grado, il prefetto ha ordinato la sospensione delle attività didattiche per i tre giorni;
gli edifici scolastici sono serviti anche come luoghi di raccolta e dislocazione logistica delle forze che stanno operando e degli sfollati;
a causa della grave emergenza in tutta la provincia, il prefetto di Belluno ha disposto anche la chiusura degli uffici pubblici per le giornate del 29 e del 30 ottobre 2018;
ad oggi ci sono ancora 55 mila utenti al buio e si stima che per riparare l'80 per cento dei guasti ci vorranno altre 16-18 ore; dieci cabine primarie sono fuori uso e questo comporta l'interruzione non solo della linea di media tensione ma anche quella di alta tensione;
i due ospedali di Agordo e Pieve di Cadore sono alimentati con generatori a carburante che hanno un'autonomia di 20 ore;
si registrano due vittime in provincia: nel feltrino un ingegnere è stato colpito da un albero mentre rientrava a casa e a Falcade un operaio è annegato in un torrente ingrossato; risulta inoltre in gravi condizione un uomo che stava aiutando i soccorsi nel capoluogo;
sono oltre duecento gli sfollati in tutto il territorio provinciale; sono numerose le zone evacuate tra cui la zona industriale di Longarone; sono molte le aziende che hanno subito danni;
la linea ferroviaria ha subito danni a causa dei numerosi alberi finiti sui binari. Un treno è rimasto bloccato poco lontano dalla stazione di Quero-Vas;
la viabilità, principale e secondaria, ha subito gravi danni, sono molti i tratti stradali e i ponti ancora chiusi; nella parte alta del Bellunese molte zone sono ancora off limits –:
se il Governo intenda adottare ogni iniziativa di competenza per una risoluzione imminente dei problemi delle linee elettriche e di tutti i collegamenti, stradali, ferroviari, telefonici, radiofonici e dati;
se una volta determinati i danni si intendano adottare iniziative per prevedere stanziamenti adeguati già nel disegno di legge di bilancio.
(5-00866)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):corso d'acqua
vandalismo
rete stradale