ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00811

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 70 del 24/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: DAGA FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEIANA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
FEDERICO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
FONTANA ILARIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
LICATINI CATERINA MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
MANCA ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
MARAIA GENEROSO MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
RICCIARDI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
ROSPI GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
TRAVERSI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
VARRICA ADRIANO MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
VIANELLO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 24/10/2018


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 24/10/2018
Stato iter:
25/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/10/2018
Resoconto DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 25/10/2018
Resoconto DELL'ORCO MICHELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 25/10/2018
Resoconto DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/10/2018

SVOLTO IL 25/10/2018

CONCLUSO IL 25/10/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00811
presentato da
DAGA Federica
testo di
Mercoledì 24 ottobre 2018, seduta n. 70

   DAGA, DEIANA, D'IPPOLITO, FEDERICO, ILARIA FONTANA, LICATINI, ALBERTO MANCA, MARAIA, RICCIARDI, ROSPI, TERZONI, TRAVERSI, VARRICA, VIANELLO, VIGNAROLI e ZOLEZZI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   il tema dell'emergenza abitativa riguarda milioni di cittadini che nel nostro Paese vivono limite della soglia di povertà, e necessita di soluzioni quanto più rapide e definitive. L'ultimo provvedimento in materia risale al decreto-legge n. 47 del 24 marzo 2014 (legge n. 80 del 2014);

   tale provvedimento prevede, all'articolo 1, il finanziamento di due fondi, quello nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, istituito dalla legge n. 431 del 1998, e quello destinato agli inquilini morosi incolpevoli, istituito dall'articolo 6 del decreto-legge n. 102 del 2013 (legge n. 124 del 2013);

   l'articolo 3, comma 1, del decreto-legge n. 47 del 2014, nel modificare il decreto-legge n. 112 del 2008 (legge n. 133 del 2008), dispone che il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'economia e delle finanze e il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, previa intesa della Conferenza unificata, approvano con decreto le procedure di alienazione degli immobili di proprietà dei comuni, degli enti pubblici anche territoriali, nonché degli istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati. Il suddetto decreto dovrà tenere conto anche della possibilità di favorire la dismissione degli alloggi nei condomini misti nei quali la proprietà pubblica è inferiore al 50 per cento oltre che in quelli inseriti in situazioni abitative estranee all'edilizia residenziale pubblica. Le risorse derivanti dalle alienazioni devono essere destinate esclusivamente a un programma straordinario di realizzazione o di acquisto di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica e di manutenzione straordinaria del patrimonio esistente;

   l'articolo 4 prevede, con una tempistica ben chiara, l'approvazione di un decreto attuativo volto a promuovere un programma di recupero di immobili e alloggi di edilizia residenziale pubblica e stabilisce che il Governo riferisca alle competenti Commissioni parlamentari circa lo stato di attuazione del programma di recupero con cadenza semestrale, fino alla completa attuazione del programma;

   la Conferenza unificata ha recentemente approvato il piano di riparto delle somme per il programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei comuni e degli istituti autonomi per le case popolari –:

   se, in riferimento allo stato di attuazione della legge n. 80 del 2014 e all'attuale disponibilità dei fondi da essa previsti, intenda adottare iniziative per prevedere specifiche e straordinarie risorse per l'edilizia residenziale pubblica, anche attraverso la riqualificazione del patrimonio esistente.
(5-00811)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 ottobre 2018
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00811

  In premessa ricordo che nell'attuale assetto istituzionale la competenza in materia di edilizia residenziale pubblica è in capo alle Regioni e agli Enti locali.
  Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti svolge comunque un importante ruolo a livello nazionale attraverso la promozione di azioni di recupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e di misure di sostegno al reddito mediante il finanziamento di strumenti per l'accesso alle abitazioni in locazione, nonché di riduzione del disagio abitativo quale il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione (legge n. 431 del 1998) e il Fondo inquilini morosi incolpevoli (legge n. 124 del 2013).
  Circa il programma di recupero di immobili di edilizia residenziale pubblica, l'articolo 4 del decreto-legge n. 47 del 2014 ha finanziato per 492 milioni di euro il programma di recupero degli immobili di proprietà di comuni ed ex IACP comunque denominati, poi rifinanziato per soddisfare tutto il fabbisogno segnalato dalle Regioni con ulteriori 321 milioni provenienti dal Fondo investimenti infrastrutturali di cui all'articolo 1, comma 140, della legge di stabilità 2017.
  In particolare, la disponibilità aggiuntiva è stata destinata agli interventi di manutenzione straordinaria da conseguire mediante l'adeguamento sismico, impiantistico e l'efficientamento energetico nonché la ridefinizione del numero degli alloggi mediante frazionamenti.
  Il decreto di assegnazione alle regioni degli ulteriori 321 milioni di euro stabilisce, altresì, nuovi criteri temporali per una più sollecita realizzazione degli interventi in argomento e viene anche introdotto un criterio di premialità che consente l'assegnazione alle Regioni più virtuose delle risorse revocate per mancata fattibilità degli interventi.
  Sul decreto di riparto alle regioni è stata acquisita l'intesa in sede di Conferenza unificata nella seduta del 13 settembre scorso e attualmente il decreto Ministero delle infrastrutture e dei trasporti-Ministero dell'economia e delle finanze è in corso di registrazione da parte degli organi di controllo.
  Con il citato programma il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha voluto dare priorità alla necessità di rispondere al disagio abitativo presente soprattutto nelle grandi aree urbane recuperando velocemente alloggi sfitti ma non utilizzabili per mancata effettuazione di lavori di lieve entità (linea a – max 15 mila euro/alloggio) oppure alloggi già abitati ma bisognosi di manutenzione straordinaria o ripristino anche nelle parti condominiali (linea b – max 50 mila euro/alloggio).
  Le regioni, acquisiti dai soggetti proprietari degli immobili di edilizia residenziale pubblica i relativi fabbisogni, hanno inviato al Ministero specifici elenchi di alloggi su cui intervenire con riferimento alle suddette tipologie di intervento e alle risorse assegnate inizialmente per 4480 alloggi di linea a) e 20.766 alloggi di linea b). A questi vanno aggiunti ulteriori 1150 alloggi di linea a) e 23.031 alloggi di linea b) per un totale di 5.630 alloggi di linea a) e 43.102 alloggi di linea b) come risulta dalle rimodulazioni operate dalle regioni.
  Ad oggi lo stato di attuazione del programma è il seguente:
   per la linea a) ultimati 4.833 alloggi;
   per la linea b) ultimati 3.888 alloggi e avviati 9.111.

  Inoltre, sono state poi elaborate dalle regioni rimodulazioni per ottimizzare la programmazione nonché l'esecuzione degli interventi e anche ai fini del completo utilizzo delle risorse assegnate.
  Le maggiori criticità che hanno comportato ritardi nell'attuazione degli interventi sono emerse nella fase gestionale, di esclusiva competenza regionale, e sono da ascrivere, per la maggior parte dei casi, al mancato rispetto del termine previsto per l'emissione dei provvedimenti regionali di concessione dei finanziamenti (30 giorni dalla data di comunicazione di avvenuta validazione da parte dell'Ufficio centrale di bilancio dei decreti di trasferimento delle risorse statali) determinato dalla tempistica delle procedure di adozione dei bilanci regionali.
  Altro motivo di difficoltà, che ha negativamente inciso sulla puntuale attuazione del programma, è da individuarsi nella sopravvenuta impossibilità di realizzare alcuni interventi sia per sopraggiunte occupazioni abusive che per rinuncia da parte dell'ente proprietario.
  Ad oggi risultano trasferite per gli interventi di linea a) risorse per 71,39 milioni, pari al 77,60 per cento e che rappresentano pressoché il totale delle risorse programmate dalle regioni per il recupero dei primi 4480 alloggi di linea a).
  Le risorse trasferite alle regioni per la linea b) ammontano a oltre 367,55 milioni, pari al 91,88 per cento riferiti al primo stanziamento di 400 milioni.
  Segnalo anche che una prima importante misura prevista dalla legge n. 80 del 2014 consiste nel rifinanziamento del Fondo per l'accesso alle abitazioni in locazione, già finanziato dalle leggi finanziarie nel periodo 1999-2011 con complessivi 3,2 miliardi di euro.
  Il rifinanziamento di 100 milioni per ciascuno degli anni 2014-2015 è stato interamente ripartito alle regioni e le relative risorse integralmente trasferite alle medesime. È evidente come tale Fondo rappresenti un fondamentale sostegno per le categorie sociali deboli in possesso di determinati requisiti.
  Per tale Fondo è intenzione del Governo valutare la possibilità di rifinanziamento nella legge di bilancio 2019 con 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2032 utilizzando quota parte delle risorse provenienti dal Fondo investimenti di cui all'articolo 1, comma 1072, della legge di stabilità 2018.
  Una seconda misura sempre contenuta nella legge n. 80 del 2014 concerne l'incremento di finanziamento per complessivi 265,92 milioni per il periodo 2014-2020 del Fondo inquilini morosi incolpevoli.
  Dal monitoraggio svolto dal Ministero risulta che le risorse non sono state sempre compiutamente utilizzate per la riscontrata presenza di alcune criticità nella fase di formulazione delle domande e in particolare in relazione alla mancata capacità di attestazione della condizione di morosità incolpevole. Pertanto, già nel 2016 è stata effettuata la revisione dei criteri e delle procedure di accesso ai contributi al fine di rendere maggiormente efficace l'utilizzo delle risorse, dimensionando e finalizzando i contributi da assegnare, ai soggetti in possesso dei requisiti per l'accesso, in modo più aderente alle casistiche riscontrate.
  In particolare è stato innalzato da 8 a 12 milioni l'importo per sanare la morosità incolpevole accertata dal comune con contestuale rinuncia all'esecuzione del provvedimento di rilascio dell'immobile.
  Entrambi i Fondi sono strumenti capaci di svolgere il ruolo di «ammortizzatori sociali» in grado di ridurre le tensioni abitative presenti in numerose aree del Paese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ente pubblico territoriale

locazione

ente pubblico